LE NORMATIVE > Ricongiungimento familiare
AndyRm7:
14 Dicembre 2011, 15:09:43
Ciao a tutti,
sottopongo l'ultimo problema che la famiglia della mia compagna sta affrontando a causa dell'inefficienza dell'ambasciata italiana a Santo Domingo e/o della Questura. Riassumo i fatti.
Signora over65enne arriva in Italia da Santo Domingo su istanza di figlia residente in Italia e cittadina italiana, dunque era stato richiesto all'ambasciata italiana a Santo Domingo un ricongiungimento per ascendente a carico di cittadino Ue (Art. 2 D.lgs 30/2007).
L'Ambasciata italiana ha richiesto più volte integrazione della documentazione comprovante lo stato di "a carico" della signora - che non percepisce redditi, si sostenta con delle entrate provenienti per il tramite della figlia italiana, e che fra l'altro ha seri problemi di salute - fino a decidersi, pochi mesi fa, a concedere il visto.
Una volta arrivata in Italia, la Questura di Vicenza le ha dato un permesso di soggiorno di 2 anni ai sensi dell'articolo 30 del D.lgs 286/1998, che evidentemente nulla c'entra con i familiari di cittadino Ue, i quali hanno diritto a una carta di soggiorno apposita di durata di 5 anni.
Ora la figlia, cittadina italiana, è molto preoccupata perché con quel titolo di soggiorno la mamma avrà delle difficoltà (mi pare dei costi aggiuntivi, avendo più di 65 anni) nella copertura sanitaria. E dato che è diabetica ha già subito diversi ricoveri e a questo punto teme, dovendo consegnare la tessera sanitaria in ospedale entro fine dicembre, di vedersi addebitate tutte le spese per i ricoveri.
La figlia mi ha detto di non avere in mano praticamente più nulla in quanto i documenti per la richiesta del visto se li è tenuti l'Ambasciata e quelli per la richiesta della carta di soggiorno la Questura.
A mio parere ci sarebbero gli estremi per ricorrere/impugnare o comunque chiedere alla Questura un'immediata revisione del permesso rilasciato in una carta di soggiorno per familiare cittadini Ue.
Il mio dubbio è che l'errore sia avvenuto in Ambasciata al momento dell'apposizione del visto in cui c'è scritto solo ricongiungimento familiare... secondo voi, ora, cosa è possibile fare?
La signora è ascedente a carico di cittadino Ue, su questo non ci piove e sono stati portati più volte tutti i documenti idonei a dimostrarlo. Quindi la legge è dalla sua parte. Come riuscire a ottenere quello che le spetta, evitando alla famiglia che la sta ospitando e mantenendo spese rilevanti per i ricoveri?
Grazie!
Barranqueño:
14 Dicembre 2011, 17:22:13
Ciao a tutti,
sottopongo l'ultimo problema che la famiglia della mia compagna sta affrontando a causa dell'inefficienza dell'ambasciata italiana a Santo Domingo e/o della Questura. Riassumo i fatti.
Signora over65enne arriva in Italia da Santo Domingo su istanza di figlia residente in Italia e cittadina italiana, dunque era stato richiesto all'ambasciata italiana a Santo Domingo un ricongiungimento per ascendente a carico di cittadino Ue (Art. 2 D.lgs 30/2007).
L'Ambasciata italiana ha richiesto più volte integrazione della documentazione comprovante lo stato di "a carico" della signora - che non percepisce redditi, si sostenta con delle entrate provenienti per il tramite della figlia italiana, e che fra l'altro ha seri problemi di salute - fino a decidersi, pochi mesi fa, a concedere il visto.
Una volta arrivata in Italia, la Questura di Vicenza le ha dato un permesso di soggiorno di 2 anni ai sensi dell'articolo 30 del D.lgs 286/1998, che evidentemente nulla c'entra con i familiari di cittadino Ue, i quali hanno diritto a una carta di soggiorno apposita di durata di 5 anni.
Ora la figlia, cittadina italiana, è molto preoccupata perché con quel titolo di soggiorno la mamma avrà delle difficoltà (mi pare dei costi aggiuntivi, avendo più di 65 anni) nella copertura sanitaria. E dato che è diabetica ha già subito diversi ricoveri e a questo punto teme, dovendo consegnare la tessera sanitaria in ospedale entro fine dicembre, di vedersi addebitate tutte le spese per i ricoveri.
La figlia mi ha detto di non avere in mano praticamente più nulla in quanto i documenti per la richiesta del visto se li è tenuti l'Ambasciata e quelli per la richiesta della carta di soggiorno la Questura.
A mio parere ci sarebbero gli estremi per ricorrere/impugnare o comunque chiedere alla Questura un'immediata revisione del permesso rilasciato in una carta di soggiorno per familiare cittadini Ue.
Il mio dubbio è che l'errore sia avvenuto in Ambasciata al momento dell'apposizione del visto in cui c'è scritto solo ricongiungimento familiare... secondo voi, ora, cosa è possibile fare?
La signora è ascedente a carico di cittadino Ue, su questo non ci piove e sono stati portati più volte tutti i documenti idonei a dimostrarlo. Quindi la legge è dalla sua parte. Come riuscire a ottenere quello che le spetta, evitando alla famiglia che la sta ospitando e mantenendo spese rilevanti per i ricoveri?
Grazie!
AndyRm7:
15 Dicembre 2011, 08:59:49
Grazie mille!
Il problema è che se nel visto c'è scritto semplicemente ricongiungimento familiare allora il problema potrebbe essere stato causato dall'ambasciata, non dalla questura...
Barranqueño:
15 Dicembre 2011, 13:57:31
Grazie mille!
Il problema è che se nel visto c'è scritto semplicemente ricongiungimento familiare allora il problema potrebbe essere stato causato dall'ambasciata, non dalla questura...
AndyRm7:
15 Dicembre 2011, 18:31:40
La legge che tu giustamente citi ha modificato il d.l. 30/2007, ok.
Ma il punto è un altro: in questo caso non basterebbe la qualità di familiare in quanto occorre la qualità di familiare "a carico", in quanto trattasi di ascendente.
Ora, questa qualità è stata dimostrata all'ambasciata italiana a Santo Domingo, per cui era stato richiesto quello specifico visto ai sensi del d.lgs 30/2007.
Ma se l'ambasciata (parlo per assurdo) non avesse apposto un visto ai sensi del d.lgs 30, a questo punto l'errore sarebbe suo, non della questura. Che potrebbe non concedere la Cds non avendo (suppongo io) elementi per valutare la vivenza a carico (elemento che ribadisco essere fondamentale in questo caso).
Per questo chiedevo lumi su come uscirne e su chi interpellare...