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ORDINANZA N. 15243 DEL 12/01/2012 TRIB. DI MILANO

ORDINANZA N. 15243 DEL 12/01/2012 TRIB. DI MILANO
« il: 14 Gennaio 2012, 06:25:10 »
SENTENZA STORICA: ANCHE GLI STRANIERI REGOLARMENTE SOGGIORNANTI POSSONO ACCEDERE AL “SERVIZIO CIVILE” - ORDINANZA N. 15243 DEL 12/01/2012 TRIBUNALE DI MILANO

Per la prima volta un giudice sancisce il principio che anche ai cittadini
stranieri che soggiornano regolarmente in Italia e appartengono quindi "in
maniera stabile e regolare alla comunita'", puo' essere esteso "il dovere di
difesa della Patria quale dovere di solidarieta' politica, economica e sociale"
previsto dalla Costituzione.
Pertanto, escluderli dal servizio civile, in quanto privi della cittadinanza
italiana, costituisce un atto di discriminazione.
Sono le motivazioni con le quali il giudice Carla Bianchini del Tribunale del
Lavoro ha accolto oggi il ricorso presentato lo scorso ottobre da uno studente
pachistano di 26 anni a cui era stata respinta, pur essendo residente in Italia
da 15 anni, la domanda di partecipazione al "Bando per la selezione di 10.481
volontari da impiegare in progetti di servizio civile In italia e all'estero"
pubblicato il 20 settembre 2011, perche' privo del requisito della cittadinanza
italiana.
Dichiarando il "carattere discriminatorio" del bando, il giudice ha ordinato
"alla Presidenza del Consiglio dei ministri - Ufficio nazionale per il servizio
civile di sospendere le procedure di selezione, di modificare il bando (...),
consentendo l'accesso anche agli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia
e di fissare un nuovo termine per le domande".

COMUNICATO STAMPA ASGI

L’ASGI, promotrice dell’azione giudiziaria anti-discriminazione, assieme all’Associazione Avvocati per Niente, esprime piena soddisfazione per l’ordinanza del giudice di Milano che ha dichiarato discriminatorio il requisito della cittadinanza italiana ai fini dell’ammissione al servizio civile nazionale.

La decisione conferma che il servizio civile rappresenta una forma di partecipazione alla vita civile e al progresso della collettività dalla quale non possono essere esclusi coloro che, indipendentemente dalla loro cittadinanza formale, appartengono stabilmente ad una comunità e condividendo diritti e doveri con tutti coloro che vivono su un territorio.

Resta così confermato come le anacronistiche divisioni che ancora il nostro ordinamento prevede (dall'accesso al pubblico impiego, a una distribuzione non egualitaria delle prestazioni assistenziali,…) debbono essere superate assumendo come riferimento il diritto-dovere di solidarietà fissato dall'art. 2 Cost. e il principio di uguaglianza fissato dall'art. 3.

L’ASGI coglie l’occasione di questa vittoria giudiziaria per confermare l'esigenza di superare l'attuale normativa sulla cittadinanza nel senso proposto dalla Campagna "Italia sono anch'io" attualmente in corso e alla quale tutte le associazioni promotrici dell'azione giudiziaria aderiscono, riconoscendo la cittadinanza italiana in particolare a tutti i giovani che o perchè nati in Italia o perchè hanno qui condiviso un percorso di studio e di lavoro, sono ormai pienamente parte della nostra collettività.

Le organizzazioni promotrici invitano pertanto il governo da un lato a dare pieno ed immediato adempimento alla decisione del Giudice riaprendo i bandi di concorso per garantire la possibilità di accesso anche agli stranieri; dall'altro ad assumere e proporre in Parlamento i contenuti della proposta di modifica della legge sulla cittadinanza oggetto della campagna.

ASGI
Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione

Milano/Torino, 12 gennaio 2012

SENTENZA DEL TRIBUNALE DI MILANO, SEZ. LAVORO, ORDINANZA NR. 15243/11 R.G. DEPOSITATA IL 12.01.2012 : http://www.asgi.it/public/parser_download/save/trib_milano_ord_12012012.pdf
Saluti
luogabri