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VISTO PER TURISMO PER SUOCERO (DL 30/2007) NEGATO

genze

VISTO PER TURISMO PER SUOCERO (DL 30/2007) NEGATO
« il: 19 Settembre 2011, 18:13:13 »
Buonasera a tutti,

volevo esporvi un problema che immagino abbia coinvolto già parecchie persone. Ho mandato mio suocero, cittadino ecuadoriano, a richiedere un visto per turismo per suocero (dl 30/2007) all'ambasciata italiana di Quito. I documenti con i quali si è presentato sono:

a) modello di richiesta visto Shenghen;
b) foto formato tessera;
c) passaporto in corso di validità (scadenza a dieci anni) e sue fotocopie;
d) lettera di invito/ospitalità complessiva da parte mia;
e) certificato di nascita plurilingue con indicazione dei genitori, secondo la convenzione di Vienna (già apostillato);
f) certificato di matrimonio originale del Comune e apostillato;
g) autocertificazione di residenza mia;
h) autocertificazione di cittadinanza mia;
m) fotocopie dei documenti miei e di mia moglie.

Si è presentato all'appuntamento (cosa che neanche si dovrebbe chiedere, stando alla legge) ed è stato respinto in malo modo, adducendo che dovesse richiedere un visto per ricongiungimento familiare. Specifico che io gli ho fatto chiedere un C5 (facendogli scrivere sul periodo di permanenza 3 mesi per ogni semestre per 5 anni); su mia indicazione, mio suocero è tornato alla carica poco dopo specificando che lui non vuole un visto per ricongiungimento familiare, ma uno per turismo, che è anche gratis per familiare ai sensi del DL 30/2007. Niente da fare, lo hanno respinto ancora e non hanno voluto rilasciare nessuna dichiarazione scritta dei motivi del non accoglimento della domanda. Preciso che nell'ambasciata di Quito lo sportellista è un ecuadoriano che è il responsabile di questi rifiuti immotivati.

Alla fine mio suocero, che ovviamente non conoscendo bene la legge come me non ha potuto ribattere in maniera opportuna, ha rinunciato sconfortato.

Volevo sapere, a vostro parere, che di casi ne avete risolti a centinaia, qual è la contromisura più efficace per fare in modo che la domanda di mio suocero venga accolta? Quale passo fareste voi? io ho qualche idea, presa qui e lì in giro per il forum, del quale sono un accanito sostenitore, ma credo di avere anche io un pò di confusione.

Vi ringrazio del continuo aiuto che date con questo servizio!

Genze

Re: VISTO PER TURISMO PER SUOCERO (DL 30/2007) NEGATO
« Risposta #1 il: 20 Settembre 2011, 02:30:06 »
Buonasera a tutti,

volevo esporvi un problema che immagino abbia coinvolto già parecchie persone. Ho mandato mio suocero, cittadino ecuadoriano, a richiedere un visto per turismo per suocero (dl 30/2007) all'ambasciata italiana di Quito. I documenti con i quali si è presentato sono:

a) modello di richiesta visto Shenghen;
b) foto formato tessera;
c) passaporto in corso di validità (scadenza a dieci anni) e sue fotocopie;
d) lettera di invito/ospitalità complessiva da parte mia;
e) certificato di nascita plurilingue con indicazione dei genitori, secondo la convenzione di Vienna (già apostillato);
f) certificato di matrimonio originale del Comune e apostillato;
g) autocertificazione di residenza mia;
h) autocertificazione di cittadinanza mia;
m) fotocopie dei documenti miei e di mia moglie.

Si è presentato all'appuntamento (cosa che neanche si dovrebbe chiedere, stando alla legge) ed è stato respinto in malo modo, adducendo che dovesse richiedere un visto per ricongiungimento familiare. Specifico che io gli ho fatto chiedere un C5 (facendogli scrivere sul periodo di permanenza 3 mesi per ogni semestre per 5 anni); su mia indicazione, mio suocero è tornato alla carica poco dopo specificando che lui non vuole un visto per ricongiungimento familiare, ma uno per turismo, che è anche gratis per familiare ai sensi del DL 30/2007. Niente da fare, lo hanno respinto ancora e non hanno voluto rilasciare nessuna dichiarazione scritta dei motivi del non accoglimento della domanda. Preciso che nell'ambasciata di Quito lo sportellista è un ecuadoriano che è il responsabile di questi rifiuti immotivati.

Alla fine mio suocero, che ovviamente non conoscendo bene la legge come me non ha potuto ribattere in maniera opportuna, ha rinunciato sconfortato.

Volevo sapere, a vostro parere, che di casi ne avete risolti a centinaia, qual è la contromisura più efficace per fare in modo che la domanda di mio suocero venga accolta? Quale passo fareste voi? io ho qualche idea, presa qui e lì in giro per il forum, del quale sono un accanito sostenitore, ma credo di avere anche io un pò di confusione.

Vi ringrazio del continuo aiuto che date con questo servizio!

Genze


Non essendo stata data una risposta scritta,la pratica é ancora in corso.Quindi scriva immediatamente via fax,PEC,racc.A/R al consolato italiano di Quito nella persona del console,con conoscenza all'ambasciatore,il MAE,la commissione europea.Li diffidi a concedere il visto ed a mettere per iscritto eventuali normative che giustificherebbero il rifiuto e che se entro 30 gg. non riceverá risposta,proecederá alla denuncia presso la competente autoritá giudiziaria.
Saluti

genze

Re: VISTO PER TURISMO PER SUOCERO (DL 30/2007) NEGATO
« Risposta #2 il: 20 Settembre 2011, 15:36:42 »

Ciao Barranqueno, inizio già a preparare i documenti da inviare via fax, PEC e racc a/r. Nel frattempo, per chi ha pazienza, riporto la conversazione "telematica" che sto avendo con l'ufficio visti di Quito, magari per chi ha la pazienza di arrivare fino in fondo può nascere qualche spunto interessante.

Ho mandato una mail all'Ufficio Visti dell'Ambaschiata di Quito, per segnalare il fatto. C'è da dire che in passato avevo già richiesto informazioni sui documenti da presentare all'atto della domanda, specificando quali si' e quali no, utilizzando il modello di Amedeo. Comunque, ieri ho scritto questo:

"Buonasera,

In data 19 settembre ho mandato mio suocero, cittadino ecuadoriano, di nome, Julio Cesar Ojeda Espinoza, a richiedere un visto per turismo per suocero (dl 30/2007). I documenti con i quali si è presentato sono:


a) modello di richiesta visto Shenghen;
b) foto formato tessera;
c) passaporto in corso di validità (scadenza a dieci anni) e sue fotocopie;
d) lettera di invito/ospitalità complessiva da parte mia;
e) certificato di nascita plurilingue con indicazione dei genitori, secondo la convenzione di Vienna (già apostillato);
f) certificato di matrimonio originale del Comune e apostillato;
g) autocertificazione di residenza mia;

h) autocertificazione di cittadinanza mia;
m) fotocopie dei documenti miei e di mia moglie.

Si è presentato all'appuntamento (cosa che neanche si dovrebbe chiedere, stando alla legge) ed è stato respinto in malo modo, adducendo che dovesse richiedere un visto per ricongiungimento familiare.
Specifico che io gli ho fatto chiedere un C5 (facendogli scrivere sul periodo di permanenza 3 mesi per ogni semestre per 5 anni); su mia indicazione, mio suocero è tornato alla carica poco dopo specificando che lui non vuole un visto per ricongiungimento familiare, ma uno per turismo, che è gratis per familiari di cittadini UE ai sensi del DL 30/2007.
 
Niente da fare, lo hanno respinto ancora e non hanno voluto rilasciare nessuna dichiarazione scritta dei motivi del non accoglimento della domanda. Preciso che nell'ambasciata di Quito lo sportellista è un ecuadoriano, che è il responsabile di questi rifiuti immotivati.

Alla fine mio suocero, che ovviamente non conoscendo bene la legge come me non ha potuto ribattere in maniera opportuna, ha rinunciato sconfortato.

Specifico che avevo già inviato una mail per richiedere informazioni sui documenti da presentare per l'ottenimento di un tale visto da parte di mia suocera (immagino che suocero e suocera si equivalgano, giuridicamente) e che potete visionare nella cronologia dei messaggi la mia domanda e la vostra risposta, che ritengo ASSOLUTAMENTE UNIVOCHE.

Ho prenotato per mio suocero un nuovo appuntamento per il giorno 11 ottobre, e con la presente chiedo da vostra parte garanzie sul fatto che questa volta la sua domanda sia giustamente accolta, in base ai diritti che gli conferisce il Decreto Legislativo DL 30/2007 in base al visto per turismo per familiari di cittadini UE. Qualora si verificasse un'altra volta una situazione del genere, sarò costretto a ricorrere per vie legali per l'ottenimento di un giusto diritto non riconosciuto.


Sicuro di un riscontro positivo, vi invio i miei cordiali saluti."

La loro risposta è arrivata immediatamente, ed è stata:

"Egregio sig.
 
Abbiamo chiesto al Suo suocero di ripresentare la domanda di visto perchè non ha presentato la lettera d'invito, la prenotazione dell'aereo e neppure l'assicurazione medica che sono necessarie per un visto di turismo."

Facciamo ordine.Innanzitutto, la lettera di invito mio suocero la teneva eccome,scritta bene e originale firmata da me, mentre non aveva nè prenotazione dell'aereo nè assicurazione, perchè. correggetemi se sbaglio(!!), per un familiare ai sensi del DL30 non sono necessari, come anche mi avevano assicurato dall'ambasciata in risposta alla prima mail di informazioni. Sarò stupido, ma intanto rispondo questo:

"Egregio Ufficio Visti,

Vorrei ulteriori chiarimenti sulla procedura, in quanto ho ricevuto da voi stessi informazioni contrastanti.

Il D.L. del 6 febbraio n. 30 del 2007 specifica che i familiari di cittadini UE possono chiedere un "Visto per turismo per familiare di cittadino UE" che, a differenza del normale visto per turismo, non richiede nè assicurazione medica, nè prenotazione del volo.Inoltre, questa tipologia di visto non ha durata pari al periodo di soggiorno ma può essere di natura C1, C2 etc fino a C5 (con la limitazione di 90 giorni di soggiorno per semestre). Il riferimento è sempre il "decreto Legislativo n.30 del 6 febbraio del 2007, che posto nel seguente link: http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/testi/07030dl.htm"

 Per quanto riguarda la lettera di invito, sono sicuro che mio suocero ne era in possesso, in quanto ho provveduto personalmente a formirgliela.

D'altra parte, avevo già scritto in data 24 giugno 2011 a questo ufficio per chiedere informazioni sui documenti da presentare per il visto di turismo per familiare di cittadino UE per mia suocera. Vi riporto il messaggio:

"
Buongiorno, vi scrivo per richiedere informazioni riguardo all'ottenimento di un visto turistico per familiare ai sensi del DL 30 del 2007.

La mia famiglia, residente in Italia è composta da:

- me, cittadino italiano;
- mia moglie cittadina ecuadoriana con Permesso di Soggiorno.

Vorrei poter ospitare ogni tanto e per brevi periodi, durante le vacanze estive, natalizie ed in altre occasioni, mia suocera, cittadina ecuadoriana residente a Cuenca (Ecuador). La tipologia di visto che vorrei far richiedere a mia suocera è quella per turismo e secondo il D.L. 30 del 2007, trattandosi di familiare di cittadino italiano. Vorrei farle chiedere un visto turistico multingresso e di durata annuale o biennale, per evitare di dover accedere all'Ambasciata Italiana di Quito due o tre volte l'anno.

I documenti che dovrebbe produrre l'interessata, secondo le informazioni prese, dovrebbero essere:

a) modello di richiesta visto Shenghen;
b) foto formato tessera;
c) passaporto in corso di validità (scadenza a dieci anni) e sue fotocopie;
d) lettera di invito/ospitalità complessiva da parte mia;
e) certificato di nascita plurilingue con indicazione dei genitori, secondo la convenzione di Vienna (già apostillato);
f) certificato di matrimonio plurilingue, redatto secondo la convenzione di Vienna (già apostillato);
g) autocertificazione di nascita di mia moglie con indicazione dei genitori;
h) autocertificazione di cittadinanza mia;
m) fotocopie dei documenti miei e di mia moglie.

L'interessata, ai sensi del D.L. 30 del 2007, non dovrebbe, invece, produrre:

n) prenotazione di accesso al consolato (trattandosi di coniuge di cittadino comunitario e parente di cittadino italiano);
o) attestazione di pagamento del visto (gratuito secondo il D.L. 30/2007);
p) attestazione (fidejussione, ecc.) dei mezzi di sostentamento per il viaggio (non previsti dal D.L. 30/2007);
q) assicurazione sanitaria (non prevista dal D.L. 30/2007);
r) prenotazione o acquisto biglietti di viaggio (non previsti dal D.L. 30/2007).

In conclusione, gradirei avere una conferma di quanto indicato oppure l'indicazione di quanto si debba ancora produrre con i relativi riferimenti normativi da verificare in sede di normativa dell'UE.

In attesa di un gradito riscontro, saluto cordialmente,

Vincenzo Masillo"


A precisa domanda ho ricevuto da voi la seguente risposta, il giorno 29 giugno 2011 alle ore 20.51:

"
Il giorno 29 giugno 2011 20:51, Ufficio Visti - Ambasciata d'Italia Quito <visti.quito@esteri.it> ha scritto:
Gentile Sig.re,
 
I documenti indicati da Lei van bene. Soltanto deve essere certo che il certificato di matrimonio sia quello italiano emesso dal Comune e che il certificato di nascita di sua moglie sia legalizzato dal locale Ministero degli Affari Esteri.
 
L'appuntamento per il visto si prende sul sito web segnalato in basso. Vedere sezione in spagnolo.
 
Pietro Pilo
 
Ufficio Visti
 
Ambasciata d'Italia a Quito
Embajada de Italia en Quito"


Capirete, dunque, la mia grande sorpresa e delusione neò vedere mio suocero respinto perchè non in possesso di documenti che voi stesso mi indicato di non presentare.

Certo di avere una risposta tanto rapida quanto esaustiva, vi ringrazio per la pazienza avuta nel leggere una mail tanto lunga quanto importante, e
Vi porgo i miei Cordiali Saluti,

Vincenzo Masillo


Vi terrò aggiornati, intanto la prossima "cita" è il 7 ottobre, cercherò di far arrivare mio suocero preparato.
Un saluto a tutti




Re: VISTO PER TURISMO PER SUOCERO (DL 30/2007) NEGATO
« Risposta #3 il: 20 Settembre 2011, 18:21:50 »
Gentili utenti, sono quattro anni che sono sposata con un cittadino cubano , sto invitando i miei suoceri per la seconda volta e mai avevo sentito parlare di questo visto per familiari. Rimango sbalordita di come le ambasciate italiane si comportino visto che quella all'Avana non menziona assolutamente questa possibilità! Personalmente per la seconda volta sto facendo un visto turistico adducendo tutti i documenti richiesti per un qualsiasi turista compresi fideiussione, assicurazione medica e lettera d'invito presso ambasciata cubana a roma autenticata da notaio e legalizzata in procura! ... e nonostante tutto anche in caso di completezza della documentazione si riservano il diritto di negare il visto.
Scusate lo sfogo...

Re: VISTO PER TURISMO PER SUOCERO (DL 30/2007) NEGATO
« Risposta #4 il: 20 Settembre 2011, 18:52:05 »
Gentili utenti, ho un quesito da porre:
avendo io già un appuntamento per visto turistico per i miei suoceri ed avendo già preparato tutta la documentazione compreso fideiussione e assicurazione non conoscendo questa forma di visto turistico per familiare C1 etc etc, potrei comunque ottenere questa tipologia di visto aggiungendo una mia richiesta tramite atto notorio e facendoli presentare con i documenti che dimostrano la nostra parentela (certificato di nascita di mio marito tradotto e legalizzato dall'ambasciata italiana+ certificato di matrimonio)?
Questo mi permetterebbe a quanto ho capito di essere sicura di ottenere il visto in caso di completezza della documentazione e di poterli far tornare senza ogni volta spendere soldi senza aver la sicurezza del rilascio.
Spero qualcuno mi possa aiutare. Grazie infinite

Re: VISTO PER TURISMO PER SUOCERO (DL 30/2007) NEGATO
« Risposta #5 il: 20 Settembre 2011, 22:34:07 »
Ciao ragazzi, io sto facendo fare alla mia ragazza il visto per turismo (dobbiamo chiedere il colloquio in questi giorni) ho visto da ciò che avete scritto che avete già esperienza con la ambasciata di Quito...come mi consigliate di muovermi? dico per non farlo negare (tengo presente che le faccio carta di invito e polizza fidejussoria a nome di mia madre per evitare di far insorgere dubbi e che le faccio scrivere dal suo titolare del lavoro una autocertificazione dove dice che lavora per lui, da quando, quanto prende di stipendio e che le lascia 3 settimane per viaggio di turismo in Italia)grazie a tutti =)
Andrea

Re: VISTO PER TURISMO PER SUOCERO (DL 30/2007) NEGATO
« Risposta #6 il: 21 Settembre 2011, 01:19:34 »

Ciao Barranqueno, inizio già a preparare i documenti da inviare via fax, PEC e racc a/r. Nel frattempo, per chi ha pazienza, riporto la conversazione "telematica" che sto avendo con l'ufficio visti di Quito, magari per chi ha la pazienza di arrivare fino in fondo può nascere qualche spunto interessante.

Ho mandato una mail all'Ufficio Visti dell'Ambaschiata di Quito, per segnalare il fatto. C'è da dire che in passato avevo già richiesto informazioni sui documenti da presentare all'atto della domanda, specificando quali si' e quali no, utilizzando il modello di Amedeo. Comunque, ieri ho scritto questo:

"Buonasera,

In data 19 settembre ho mandato mio suocero, cittadino ecuadoriano, di nome, Julio Cesar Ojeda Espinoza, a richiedere un visto per turismo per suocero (dl 30/2007). I documenti con i quali si è presentato sono:


a) modello di richiesta visto Shenghen;
b) foto formato tessera;
c) passaporto in corso di validità (scadenza a dieci anni) e sue fotocopie;
d) lettera di invito/ospitalità complessiva da parte mia;
e) certificato di nascita plurilingue con indicazione dei genitori, secondo la convenzione di Vienna (già apostillato);
f) certificato di matrimonio originale del Comune e apostillato;
g) autocertificazione di residenza mia;

h) autocertificazione di cittadinanza mia;
m) fotocopie dei documenti miei e di mia moglie.

Si è presentato all'appuntamento (cosa che neanche si dovrebbe chiedere, stando alla legge) ed è stato respinto in malo modo, adducendo che dovesse richiedere un visto per ricongiungimento familiare.
Specifico che io gli ho fatto chiedere un C5 (facendogli scrivere sul periodo di permanenza 3 mesi per ogni semestre per 5 anni); su mia indicazione, mio suocero è tornato alla carica poco dopo specificando che lui non vuole un visto per ricongiungimento familiare, ma uno per turismo, che è gratis per familiari di cittadini UE ai sensi del DL 30/2007.
 
Niente da fare, lo hanno respinto ancora e non hanno voluto rilasciare nessuna dichiarazione scritta dei motivi del non accoglimento della domanda. Preciso che nell'ambasciata di Quito lo sportellista è un ecuadoriano, che è il responsabile di questi rifiuti immotivati.

Alla fine mio suocero, che ovviamente non conoscendo bene la legge come me non ha potuto ribattere in maniera opportuna, ha rinunciato sconfortato.

Specifico che avevo già inviato una mail per richiedere informazioni sui documenti da presentare per l'ottenimento di un tale visto da parte di mia suocera (immagino che suocero e suocera si equivalgano, giuridicamente) e che potete visionare nella cronologia dei messaggi la mia domanda e la vostra risposta, che ritengo ASSOLUTAMENTE UNIVOCHE.

Ho prenotato per mio suocero un nuovo appuntamento per il giorno 11 ottobre, e con la presente chiedo da vostra parte garanzie sul fatto che questa volta la sua domanda sia giustamente accolta, in base ai diritti che gli conferisce il Decreto Legislativo DL 30/2007 in base al visto per turismo per familiari di cittadini UE. Qualora si verificasse un'altra volta una situazione del genere, sarò costretto a ricorrere per vie legali per l'ottenimento di un giusto diritto non riconosciuto.


Sicuro di un riscontro positivo, vi invio i miei cordiali saluti."

La loro risposta è arrivata immediatamente, ed è stata:

"Egregio sig.
 
Abbiamo chiesto al Suo suocero di ripresentare la domanda di visto perchè non ha presentato la lettera d'invito, la prenotazione dell'aereo e neppure l'assicurazione medica che sono necessarie per un visto di turismo."

Facciamo ordine.Innanzitutto, la lettera di invito mio suocero la teneva eccome,scritta bene e originale firmata da me, mentre non aveva nè prenotazione dell'aereo nè assicurazione, perchè. correggetemi se sbaglio(!!), per un familiare ai sensi del DL30 non sono necessari, come anche mi avevano assicurato dall'ambasciata in risposta alla prima mail di informazioni. Sarò stupido, ma intanto rispondo questo:

"Egregio Ufficio Visti,

Vorrei ulteriori chiarimenti sulla procedura, in quanto ho ricevuto da voi stessi informazioni contrastanti.

Il D.L. del 6 febbraio n. 30 del 2007 specifica che i familiari di cittadini UE possono chiedere un "Visto per turismo per familiare di cittadino UE" che, a differenza del normale visto per turismo, non richiede nè assicurazione medica, nè prenotazione del volo.Inoltre, questa tipologia di visto non ha durata pari al periodo di soggiorno ma può essere di natura C1, C2 etc fino a C5 (con la limitazione di 90 giorni di soggiorno per semestre). Il riferimento è sempre il "decreto Legislativo n.30 del 6 febbraio del 2007, che posto nel seguente link: http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/testi/07030dl.htm"

 Per quanto riguarda la lettera di invito, sono sicuro che mio suocero ne era in possesso, in quanto ho provveduto personalmente a formirgliela.

D'altra parte, avevo già scritto in data 24 giugno 2011 a questo ufficio per chiedere informazioni sui documenti da presentare per il visto di turismo per familiare di cittadino UE per mia suocera. Vi riporto il messaggio:

"
Buongiorno, vi scrivo per richiedere informazioni riguardo all'ottenimento di un visto turistico per familiare ai sensi del DL 30 del 2007.

La mia famiglia, residente in Italia è composta da:

- me, cittadino italiano;
- mia moglie cittadina ecuadoriana con Permesso di Soggiorno.

Vorrei poter ospitare ogni tanto e per brevi periodi, durante le vacanze estive, natalizie ed in altre occasioni, mia suocera, cittadina ecuadoriana residente a Cuenca (Ecuador). La tipologia di visto che vorrei far richiedere a mia suocera è quella per turismo e secondo il D.L. 30 del 2007, trattandosi di familiare di cittadino italiano. Vorrei farle chiedere un visto turistico multingresso e di durata annuale o biennale, per evitare di dover accedere all'Ambasciata Italiana di Quito due o tre volte l'anno.

I documenti che dovrebbe produrre l'interessata, secondo le informazioni prese, dovrebbero essere:

a) modello di richiesta visto Shenghen;
b) foto formato tessera;
c) passaporto in corso di validità (scadenza a dieci anni) e sue fotocopie;
d) lettera di invito/ospitalità complessiva da parte mia;
e) certificato di nascita plurilingue con indicazione dei genitori, secondo la convenzione di Vienna (già apostillato);
f) certificato di matrimonio plurilingue, redatto secondo la convenzione di Vienna (già apostillato);
g) autocertificazione di nascita di mia moglie con indicazione dei genitori;
h) autocertificazione di cittadinanza mia;
m) fotocopie dei documenti miei e di mia moglie.

L'interessata, ai sensi del D.L. 30 del 2007, non dovrebbe, invece, produrre:

n) prenotazione di accesso al consolato (trattandosi di coniuge di cittadino comunitario e parente di cittadino italiano);
o) attestazione di pagamento del visto (gratuito secondo il D.L. 30/2007);
p) attestazione (fidejussione, ecc.) dei mezzi di sostentamento per il viaggio (non previsti dal D.L. 30/2007);
q) assicurazione sanitaria (non prevista dal D.L. 30/2007);
r) prenotazione o acquisto biglietti di viaggio (non previsti dal D.L. 30/2007).

In conclusione, gradirei avere una conferma di quanto indicato oppure l'indicazione di quanto si debba ancora produrre con i relativi riferimenti normativi da verificare in sede di normativa dell'UE.

In attesa di un gradito riscontro, saluto cordialmente,

Vincenzo Masillo"


A precisa domanda ho ricevuto da voi la seguente risposta, il giorno 29 giugno 2011 alle ore 20.51:

"
Il giorno 29 giugno 2011 20:51, Ufficio Visti - Ambasciata d'Italia Quito <visti.quito@esteri.it> ha scritto:
Gentile Sig.re,
 
I documenti indicati da Lei van bene. Soltanto deve essere certo che il certificato di matrimonio sia quello italiano emesso dal Comune e che il certificato di nascita di sua moglie sia legalizzato dal locale Ministero degli Affari Esteri.
 
L'appuntamento per il visto si prende sul sito web segnalato in basso. Vedere sezione in spagnolo.
 
Pietro Pilo
 
Ufficio Visti
 
Ambasciata d'Italia a Quito
Embajada de Italia en Quito"


Capirete, dunque, la mia grande sorpresa e delusione neò vedere mio suocero respinto perchè non in possesso di documenti che voi stesso mi indicato di non presentare.

Certo di avere una risposta tanto rapida quanto esaustiva, vi ringrazio per la pazienza avuta nel leggere una mail tanto lunga quanto importante, e
Vi porgo i miei Cordiali Saluti,

Vincenzo Masillo


Vi terrò aggiornati, intanto la prossima "cita" è il 7 ottobre, cercherò di far arrivare mio suocero preparato.
Un saluto a tutti





La prenotazione aerea non serve ma secondo il Reg.810/09/CE l'assicurazione medica è richiesta per i soggiorni brevi,anche per congiunti di cittadino UE anche se non tutti i consolati italiani nel mondo la richiedono.

Re: VISTO PER TURISMO PER SUOCERO (DL 30/2007) NEGATO
« Risposta #7 il: 21 Settembre 2011, 01:22:12 »
Gentili utenti, ho un quesito da porre:
avendo io già un appuntamento per visto turistico per i miei suoceri ed avendo già preparato tutta la documentazione compreso fideiussione e assicurazione non conoscendo questa forma di visto turistico per familiare C1 etc etc, potrei comunque ottenere questa tipologia di visto aggiungendo una mia richiesta tramite atto notorio e facendoli presentare con i documenti che dimostrano la nostra parentela (certificato di nascita di mio marito tradotto e legalizzato dall'ambasciata italiana+ certificato di matrimonio)?
Questo mi permetterebbe a quanto ho capito di essere sicura di ottenere il visto in caso di completezza della documentazione e di poterli far tornare senza ogni volta spendere soldi senza aver la sicurezza del rilascio.
Spero qualcuno mi possa aiutare. Grazie infinite

Non serve atto notorio per la nota di richiesta.Molti consolati fanno gli "gnorry" ma sanno benissimo che questo tipo di visto esiste.
Cerca di concentrare i quesiti in un solo post,per evitare dispersioni.
Saluti

genze

Re: VISTO PER TURISMO PER SUOCERO (DL 30/2007) NEGATO
« Risposta #8 il: 21 Settembre 2011, 12:28:35 »

[/quote]

La prenotazione aerea non serve ma secondo il Reg.810/09/CE l'assicurazione medica è richiesta per i soggiorni brevi,anche per congiunti di cittadino UE anche se non tutti i consolati italiani nel mondo la richiedono.
[/quote]

Scusa Barranqueno, ma se io gli faccio chiedere un visto C5, per quanto tempo devo fargli fare questa assicurazione medica?

Amedeo

  • *****
  • 1914
Re: VISTO PER TURISMO PER SUOCERO (DL 30/2007) NEGATO
« Risposta #9 il: 21 Settembre 2011, 14:40:12 »


La prenotazione aerea non serve ma secondo il Reg.810/09/CE l'assicurazione medica è richiesta per i soggiorni brevi,anche per congiunti di cittadino UE anche se non tutti i consolati italiani nel mondo la richiedono.
[/quote]

Scusa Barranqueno, ma se io gli faccio chiedere un visto C5, per quanto tempo devo fargli fare questa assicurazione medica?
[/quote]

Infatti questo è un problema non previsto dal legislatore.   In realtà si risolve facendo una assicurazione per un anno ed una dichiarazione con cui ci si impegna a fare questa assicurazione anche per gli anni successivi.

Un saluto,
Amedeo

Autore di:
- Manuale di sopravvivenza burocratica per italiani con partner straniero
- Ricongiungimento ... step by step
reperibili su www.edizionidellimpossibile.com

e-mail (solo casi riservatissimi): amedeo_si@yahoo.it

Re: VISTO PER TURISMO PER SUOCERO (DL 30/2007) NEGATO
« Risposta #10 il: 22 Settembre 2011, 22:39:43 »
 :( nessuno che risponde a me? voi che avete esperienza... :(
Andrea

Amedeo

  • *****
  • 1914
Re: VISTO PER TURISMO PER SUOCERO (DL 30/2007) NEGATO
« Risposta #11 il: 23 Settembre 2011, 07:22:37 »
Ciao ragazzi, io sto facendo fare alla mia ragazza il visto per turismo (dobbiamo chiedere il colloquio in questi giorni) ho visto da ciò che avete scritto che avete già esperienza con la ambasciata di Quito...come mi consigliate di muovermi? dico per non farlo negare (tengo presente che le faccio carta di invito e polizza fidejussoria a nome di mia madre per evitare di far insorgere dubbi e che le faccio scrivere dal suo titolare del lavoro una autocertificazione dove dice che lavora per lui, da quando, quanto prende di stipendio e che le lascia 3 settimane per viaggio di turismo in Italia)grazie a tutti =)

Non ci sono consigli da dare in questi casi.   Il tutto spesso dipende da quale impiegato del consolato esamina la pratica in un certo giorno, da come ha dormito la notte, da come ha fatto colazione.

Un saluto,
Amedeo

Autore di:
- Manuale di sopravvivenza burocratica per italiani con partner straniero
- Ricongiungimento ... step by step
reperibili su www.edizionidellimpossibile.com

e-mail (solo casi riservatissimi): amedeo_si@yahoo.it

genze

Re: VISTO PER TURISMO PER SUOCERO (DL 30/2007) NEGATO
« Risposta #12 il: 23 Settembre 2011, 10:28:38 »
Quindi ricapitolando la situazione, faccio fare a mio suocero una assicurazione medica annuale.
Rimane dunque, per l'ambasciata, il solo problema della prenotazione del volo (che voi mi confermate non dovuta). Ma una prenotazione volo costa circa 10 euro e rimane una prenotazione.

Secondo il vostro parere, conviene che mandi mio suocero a forzare lo stesso la mano ai burocrati "imbecilli" (come piace definirli ad Amedeo) senza prenotazione volo?

Lo chiedo perchè, prima di iniziare una guerra di raccomandate, vorrei essere sicuro di essere dalla parte del giusto e con le carte in regola per affrontarla  :-\