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Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno

Re: Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno
« Risposta #15 il: 29 Maggio 2012, 19:02:53 »
@Maxytorino

Ok grazie.

Io indubbiamente dal 1 giugno saro' uno dei candidati che ipotizzi, dato che ora non invio diffide e aspetto fino al 1 giugno per vedere se sulla mia pratica nel sito del Ministero resta la dicitura '...in attesa dei pareri'; dopodiche' il 1 giugno richiedo nuovo accesso agli atti alla Prefettura, appena mi ricevono chiedo al Dirigente come stanno gestendo questo camio di competenze, se vale la stessa dinamica nei vari casi, ecc. ecc.
Poi postero' tutto.

Speriamo bene, dati gli attori in gioco... ::)

Se in data 1. giugno la prefettura non dovesse ancora aver inoltrato la tua pratica a Roma, allora sarà molto interessante curiosare e constatare se se la tengono e la evadono loro o se la inviano a Roma col pretesto che la domanda era già stata presentata prima del 1. giugno. Ti ringraziamo tutti per farci sapere che cosa scoprirai grazie alla visione della tua pratica.
Laureato in ingegneria a Torino
Laureato in economia ad Hagen
Specialista in Diritto di cittadinanza
Sostenitore dei Diritti Umani
Critico delle religioni, già incaricato regionale dell' IBKA
Sostenitore della psicoanalisi
Attivista contro gli abusi della psichiatria
Lingue: DE, FR, IT, EN, SP, NL

Action

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Re: Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno
« Risposta #16 il: 29 Maggio 2012, 21:43:35 »
Io continuo ad essere mezza convinta che passerano alla Prefettura solo le pratiche nuove o ancora ancora quelle che si trovano nel 1 step.Tanto il 1 giugno è vicino,aspettiamo fino al 3.Per il momento non riesco a trovare neanche una mezza circolare in giro.

Re: Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno
« Risposta #17 il: 30 Maggio 2012, 16:40:09 »
Effettivamente, cara Action, ciò che dici è ciò che ho detto anch´io, anche se sei stata molto più concisa... un arte che mi manca decisamente. Loro scelgono sempre la strada piu comoda, e sarebbe molto scomodo far ritornare da Roma le pratiche che sono già state inoltrate. cioè le pratiche che hanno superato il passo 1.
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Re: Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno
« Risposta #18 il: 01 Giugno 2012, 12:06:11 »
Ho chiamato oggi la Preffettura di Roma per chiedere chiarimenti al riguardo.

Purtroppo l'uff.Cittadinanza non risponde mai (tel.06/433621214 06/433621219 06/433621220. Se qualcuno ha degli altri numeri dell'Uff.cittadinanza che rispondono, potete farmeli avere please). Ho chiamato l'URP della Prefettura (06 67294353; 06 67294571), che invece risponde, anche se non e' sicuro che sia al 100% competente e aggiornato essendo solo un Ufficio Relazioni con il Pubblico e non il dipartimento specifico che gestisce le pratiche di cittadinanza.
Comunque ho chiesto per la mia pratica, avviata a inizio 2012 e dormiente in Prefettura(nonostante la Questura abbia gia' espresso il suo parere), e mi hanno detto che sicuramente il Decreto sara' adottato dal Prefetto. Ho chiesto quindi se debba sollecitare la Prefettura solo per il completamento istruttoria e non piu' per la trasmssione al Ministero e mi hanno detto di si', di sollecitare completamento istruttoria e anche firma decreto, direttamente alla Prefettura.

Hanno aggiunto inoltre che questo cambiamento di competenze "per gli utenti non cambia niente", perche' anche prima l'invio delle pratiche dalla Prefettura al Ministero era solo 'virtuale' in quanto avveniva per via telematica, le pratiche cartacee e i documenti restavano comunque in Prefettura(lo sapevae? vi risulta?). Per questo, dicono che per tutte le pratiche, anche quelle avviate prima del 1 giugno, il Decreto sara' adottato dal Prefetto, dato che le Prefetture hanno in carico la pratica (anche nei casi in cui completata l'istruttoria la pratica sia stata trasmessa al Ministero).

Ribadisco comunque che la fonte di tutto cio' e' l'URP, che pur essendo parte della Prefettura, puo' non essere aggiornato o coinvolto direttamente negli ultimi sviluppi di tale cambio di competenze(a maggior ragione se, da quanto risulta, non ci sono ancora circolari o regolamenti che approfondiscano il tutto).

In ogni caso, dato quanto sopra, dovro' inviare appena possibile una nuova diffida+richiesta accesso atti, chiedendo pero ' questa volta completam.istruttoria + firma decreto anziche' completam.istruttoria+invio ministero.

Sapreste dirmi come vada modificato il modulo relativo presente qui sul forum?
E dirmi se tra le leggi citate all'inizio della diffida vada aggiunta la Direttiva del Ministro dell'Interno 7 marzo 2012 - e nel caso come vada riportata?   

Le leggi citate all'inizio del modulo che ho usato precdentemente erano:

"Vitse le leggi:
-Legge 5 febbraio 1992, n°91 e modifiche;
-Regolamento di attuazione legge 5/2/92 n°92 (D.P.R. 572/93);
-Disciplina procedimenti di acquisto cittadinanza (DPR 362/94);
-Legge 7 agosto 1990, n°241;
-Legge 11 febbraio 2005, n°15;
-Legge 14 maggio 2005, n°80;"

va aggiunto ora:
'-Direttiva Min.Interno 7 marzo 2012' ?

Grazie a chi sapra' rispondermi, cos¡ posso richiedere subito accesso agli atti e poi farvi sapere.

Speriamo presto,
Ct.

Re: Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno
« Risposta #19 il: 01 Giugno 2012, 13:36:44 »
Gracias Carlos, noticia muuuuuy útil.
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Re: Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno
« Risposta #20 il: 02 Giugno 2012, 04:47:42 »
Grazie Maxytorino.

mi serviva anche sapere come vada ora cambiata la diffida per la Prefettura per completamento istruttoria, dato il cambio di competenze.

Ho provato a buttare giu´io una diffida modificata, chiedo ai moderatori e a chi mastica leggi piu' di me, di vedere se possa andare(non sapendo inserire i moduli in bianco nel testo, li riporto qui come allegati):

-la precedente diffida di completamento istruttoria(=quando la competenza di firma era del Ministero) era cosi'(=> allegato 1).

-la nuova diffida di completamento istruttoria (=con la competenza di firma al Prefetto), potrebbe essere cosi' (=> allegato 2). Sono incerto in particolare su:
  • se si possa inserire ora nell'oggetto della diffida, oltre al completamento istruttoria anche la firma decreto da parte del Prefetto
  • se vada aggiunta tra le leggi anche la direttiva del ministro interno 7 marzo 2012 (e se sia corretto a livello giuridico riportarla cosi')
  • se lasciare o eliminare il testo alla lettera b) (=30 gg per trasmettere la pratica al Ministero), dato che con la nuova competenza al Prefetto questo comma perde di validita'(ma nessuna circolare o regolamento lo ha ancora specificato)

Attendo vostri suggerimenti/correzioni,
grazie,
Ct.
« Ultima modifica: 02 Giugno 2012, 04:53:46 da CarlosTevez »

Action

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Re: Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno
« Risposta #21 il: 02 Giugno 2012, 20:41:24 »
Provo a vedere se riesco a tirare giù due righe domani.Vediamo di modificare qualcosa di esistente.

Action

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Re: Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno
« Risposta #22 il: 02 Giugno 2012, 20:43:04 »
Effettivamente, cara Action, ciò che dici è ciò che ho detto anch´io, anche se sei stata molto più concisa... un arte che mi manca decisamente. Loro scelgono sempre la strada piu comoda, e sarebbe molto scomodo far ritornare da Roma le pratiche che sono già state inoltrate. cioè le pratiche che hanno superato il passo 1.

Penso che sia cosi perche nella direttiva si parla di pratiche in fase di istruttoria e non di quelle con l'istruttoria già conclusa.

Action

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Re: Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno
« Risposta #23 il: 04 Giugno 2012, 22:18:58 »
Grazie Maxytorino.

mi serviva anche sapere come vada ora cambiata la diffida per la Prefettura per completamento istruttoria, dato il cambio di competenze.

Ho provato a buttare giu´io una diffida modificata, chiedo ai moderatori e a chi mastica leggi piu' di me, di vedere se possa andare(non sapendo inserire i moduli in bianco nel testo, li riporto qui come allegati):

-la precedente diffida di completamento istruttoria(=quando la competenza di firma era del Ministero) era cosi'(=> allegato 1).

-la nuova diffida di completamento istruttoria (=con la competenza di firma al Prefetto), potrebbe essere cosi' (=> allegato 2). Sono incerto in particolare su:
  • se si possa inserire ora nell'oggetto della diffida, oltre al completamento istruttoria anche la firma decreto da parte del Prefetto
Penso di si
  • se vada aggiunta tra le leggi anche la direttiva del ministro interno 7 marzo 2012 (e se sia corretto a livello giuridico riportarla cosi')
Assolutamente si
  • se lasciare o eliminare il testo alla lettera b) (=30 gg per trasmettere la pratica al Ministero), dato che con la nuova competenza al Prefetto questo comma perde di validita'(ma nessuna circolare o regolamento lo ha ancora specificato)
lascialo,cosi fai pesare a loro il fatto di non aver lavorato entro i tempi[/list]

Attendo vostri suggerimenti/correzioni,
grazie,
Ct.

rash

Re: Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno
« Risposta #24 il: 06 Giugno 2012, 20:04:28 »
Fonte Ministero dell'Interno
24/04/2012
Una Direttiva del ministro dell'Interno trasferisce ai prefetti il potere di adottare provvedimenti di cittadinanza per matrimonio


Pubblicata nella Gazzetta ufficiale la Direttiva del ministro dell'Interno 7 marzo 2012 con la quale, a partire dal 1° giugno 2012, viene attribuita ai prefetti la competenza ad adottare provvedimenti in materia di concessione o diniego della cittadinanza nei confronti di cittadini stranieri coniugi di cittadini italiani.

La competenza sarà, invece, del capo del dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione, qualora il coniuge straniero abbia la residenza all'estero, e del ministro dell’Interno nel caso sussistano ragioni inerenti alla sicurezza della Repubblica.

Il provvedimento prosegue nel percorso di razionalizzazione già intrapreso dal ministero dell’Interno, impegnato a migliorare l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa nell’interesse dei cittadini.



http://www.interno.it/mininterno/export/sites/default/it/assets/files/23/0981_direttiva_7_marzo_2012.pdf


Alla domanda: come sul piano operativo l'Ufficio di cittadinanza attua la Direttiva del ministro dell'Interno 7 marzo 2012  del ministro dell'Interno da 1 giugno?
 La responsabile del procedimento della concessione della cittadinanza della prefettura di xxxxx, ha risposto:
1 Abbiamo preso in carica tutte le pratiche di nostre competenze ancora dormiente al ministero
2 le pratiche sono classificate per ordine cronologico di presentazione e di stato di lavorazione già raggiunto al ministero.
3 Ogni pratica viene lavorata secondo questo ordine e se necessario chiederemo integrazione.
4 Adozione del decreto di concessione

Alla domande c'è un circolare o un documento relativo all'attuazione della Direttiva del ministro dell'Interno 7 marzo 2012  del ministro dell'Interno?
La responsabile ha risposto non c'è.

Cari amici cosa ne pensate ???
« Ultima modifica: 06 Giugno 2012, 20:24:20 da rash »

Re: Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno
« Risposta #25 il: 06 Giugno 2012, 20:19:57 »
Penso che il ministero dell'interno ne aveva le scatole talmente piene di ricevere una valanga di diffide e querele che ha praticamente obbligato le prefetture a prendersi carico anche delle pratiche giá mezze evase giacenti al ministero!!!!!!!! Un vero e proprio scarica barile alla romana!!!!!!!! Conosco la sfacciataggine romana, ma non pensavo che arrivassero a qusto punto!!!!!!

Comunque, io non posso che sorridere sotto i baffi. Ogni cosa che Roma delega alle regioni è un piccolo passo verso il federalismo. Non sono leghista, perché la lega ha fatto e detto ormao troppe menate allucinanti per aver ancora la più minima credibilità. Ma una repubblica federale e, eventualmente, un giorno, una secessione delle regioni del nord, farebbe da un punto di vista sia politico che economico, soltanto del bene, sia al nord che al sud. Al tempo attuale le tasse esose rubate al nord non finiscono nelle tasche dei poveracci che vivono nel meridione, bensí nelle tasche di pochi potentati meridionali, che per di più usano questi soldi per corrompere tutte le istituzioni e consolidare cosí il loro potere. Tagliare i fondi al meridione d'Italia non significherebbe impoverire il popolo, significerebbe togliere il sangue alla classe di potentati politico-mafiosi (sono tutti correlati tra di loro), quindi indebolirli, quindi dare al popolo una chance di fare una rivoluzione e sbatterli tutti fuori dai loro seggioloni di potere guadagnati solo con l'arroganza, i soprusi e la violenza.
Laureato in ingegneria a Torino
Laureato in economia ad Hagen
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rash

Re: Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno
« Risposta #26 il: 10 Giugno 2012, 18:08:01 »
Con l'entrata in vigore della famosa Direttiva di 7 marzo 2012, ho mandato un sollecito di conclusione di procedimento alla prefettura di Milano, visto  che la mia pratica, per matrimonio(presentata in luglio 2011), era ferma al punto 3: "L'istruttoria è completa; la domanda è in fase di valutazione" da mesi.
La mitica Dott.ssa D CERA,come al solito, mi rispose con il seguente mail:
"La pratica verrà definita entro il termine biennale previsto dal procedimento". Ma mi ha dato un appuntamento  per un accesso agli atti  Il 15/06/2012
Voglio andare ficcare il naso alla prefettura per vedere cosa succede dal 1 giugno 2012.
Mi serve il vostro aiuto e suggerimenti su quale domande fare.
In oltre chiedo a chi si ricorda di spiegarmi com'è ottenuto i famosi 730 gg entro i quali il procedimento deve concludersi. Avevo letto un topic in cui un degli esperti ha dimostrato con un calcolo coma si ottiene i famosi 730 giorni. Ma malgrado la ricerca fatta tutto questo week end non sono riuscito a risalire a quello topic.
grazie ??? ???

Re: Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno
« Risposta #27 il: 10 Giugno 2012, 22:40:49 »
Questa Dr.ssa Cera mi è giá tristemente nota da altre persone che si sono lamentate. La prefettura di Milano mi è anche tristemente nota per ritardare apposta i procedimenti.

Come me lo aspettavo da tale sorta di funzionario "puzzone", ora la prefettura di Milano pretende di ignorare il termine di 30 giorni e crede di poter far valere il termine di 730 giorni, crede quindi di avere tutto il "diritto" di lasciar le pratiche prendere polvere per 729 giorni prima anche solo di protocollarle.

Contro tale attitudine bisogna agire con decisione. Anche se tutto viene fatto in prefettura, comunque, vi sono quanto minimo due istanze (magari anche tre): una che si procura i documenti (e/o i cosiddetti pareri) necessari e ne fa una valutazione preliminare, ed il prefetto, che controlla tutto e firma.

Resta indiscusso che (e bisogna insisterci)
- ogni istanza della prefettura è tenuta a rispettare il termine di 30 giorni,
- il termine di 730 giorni era previsto dal legislatore considerando il passaggio dal collo di bottiglia del ministero dell'interno, un passaggio che ora non c'è più,
- tale termine di 730 giorni è comunque un massimo assoluto calcolato considerando che ogni istanza ha 30 giorni, che di istanze ce n'erano prima 6, che ora non ce ne sono che 1 o 2 e che è stato calcolato un margine aggiuntivo per tener conto del caso in cui fossero necessarie indagini approfondite,
- quindi tale termine di 730 giorni non ha più il minimo senso per un procedimento in prefettura, a meno che il richiedente non sia sotto inchiesta e che la pratica debba essere passata a Roma.

Su tutto ciò è utile insistere, a mio parere, nelle diffide.

Una cosa è certa: ci sono state 19061 istanze di cittadinanza per matrimonio nel 2011. Visto che in Italia ci sono più che 100 prefetture, ció significa una media di 190 istanze per prefettura all'anno, cioè in media meno di una pratica al giorno lavorativo per prefettura. Ciò rende semplicemente ridicolo l'argomento del "carico di lavoro" sempre assiduamente citato dalla tristemente nota Dr.ssa Cera. Il carico di lavoro è ridicolissimamente irrisorio!!!

La vera motivazione delle prefetture a bloccare le pratiche di cittadinanza è di natura puramente politica: lo fanno apposta per scoraggiare, frenare ed umiliare i coniugi di italiani. Da tali "manovre politiche" subdole, ovviamente illegali e perseguibili penalmente, le prefetture si aspettano
- che una parte dei richiedenti prima o poi litighi col coniuge e si separi facendo decadere il suo diritto alla cittadinanza italiana,
- che una parte dei richiedenti per ignoranza e/o paura non osi inviare diffide e che la pratica possa, cosí, essere dimenticata senza mai essere evasa,
riducendo, cosí, il numero di nuovi cittadini italiani. Tutto ciò, quindi, non ha nulla a che vedere con il "carico di lavoro", ma con una determinazione ferma di negare ai naturalizzandi i loro diritti manipolando le leggi con "interpretazioni" dubbie e raccontando grasse menzogne ai cittadini!!!
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Re: Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno
« Risposta #28 il: 11 Giugno 2012, 10:32:47 »
Questa Dr.ssa Cera mi è giá tristemente nota da altre persone che si sono lamentate. La prefettura di Milano mi è anche tristemente nota per ritardare apposta i procedimenti.

Come me lo aspettavo da tale sorta di funzionario "puzzone", ora la prefettura di Milano pretende di ignorare il termine di 30 giorni e crede di poter far valere il termine di 730 giorni, crede quindi di avere tutto il "diritto" di lasciar le pratiche prendere polvere per 729 giorni prima anche solo di protocollarle.

Contro tale attitudine bisogna agire con decisione. Anche se tutto viene fatto in prefettura, comunque, vi sono quanto minimo due istanze (magari anche tre): una che si procura i documenti (e/o i cosiddetti pareri) necessari e ne fa una valutazione preliminare, ed il prefetto, che controlla tutto e firma.

Resta indiscusso che (e bisogna insisterci)
- ogni istanza della prefettura è tenuta a rispettare il termine di 30 giorni,
- il termine di 730 giorni era previsto dal legislatore considerando il passaggio dal collo di bottiglia del ministero dell'interno, un passaggio che ora non c'è più,
- tale termine di 730 giorni è comunque un massimo assoluto calcolato considerando che ogni istanza ha 30 giorni, che di istanze ce n'erano prima 6, che ora non ce ne sono che 1 o 2 e che è stato calcolato un margine aggiuntivo per tener conto del caso in cui fossero necessarie indagini approfondite,
- quindi tale termine di 730 giorni non ha più il minimo senso per un procedimento in prefettura, a meno che il richiedente non sia sotto inchiesta e che la pratica debba essere passata a Roma.

Su tutto ciò è utile insistere, a mio parere, nelle diffide.

Una cosa è certa: ci sono state 19061 istanze di cittadinanza per matrimonio nel 2011. Visto che in Italia ci sono più che 100 prefetture, ció significa una media di 190 istanze per prefettura all'anno, cioè in media meno di una pratica al giorno lavorativo per prefettura. Ciò rende semplicemente ridicolo l'argomento del "carico di lavoro" sempre assiduamente citato dalla tristemente nota Dr.ssa Cera. Il carico di lavoro è ridicolissimamente irrisorio!!!

La vera motivazione delle prefetture a bloccare le pratiche di cittadinanza è di natura puramente politica: lo fanno apposta per scoraggiare, frenare ed umiliare i coniugi di italiani. Da tali "manovre politiche" subdole, ovviamente illegali e perseguibili penalmente, le prefetture si aspettano
- che una parte dei richiedenti prima o poi litighi col coniuge e si separi facendo decadere il suo diritto alla cittadinanza italiana,
- che una parte dei richiedenti per ignoranza e/o paura non osi inviare diffide e che la pratica possa, cosí, essere dimenticata senza mai essere evasa,
riducendo, cosí, il numero di nuovi cittadini italiani. Tutto ciò, quindi, non ha nulla a che vedere con il "carico di lavoro", ma con una determinazione ferma di negare ai naturalizzandi i loro diritti manipolando le leggi con "interpretazioni" dubbie e raccontando grasse menzogne ai cittadini!!!

io non attribuirei volontà o intelligenza a chi questa caratteristica non ha. Semplicemente ci sono questi ritardi perché le prefetture come tutti gli uffici pubblici sono pieni di incompetenti che decidono su procedimenti inefficienti e burocraticamente lunghi e inutili solo perché devono tornare a casa presto avendo fatto il meno possibile. Non tentiamo di vedere la furbizia o l'intelligenza laddove non ci sono.

Re: Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno
« Risposta #29 il: 11 Giugno 2012, 13:22:16 »
Teniamo fermi alcuni punti:

a) È evidente che hanno fatto un cambio di competenze senza pensare bene alle conseguenze e senza organizzare la cosa con tutti i dettagli - il che non è che assolutamente tipico per il pressapochismo italiano.

b) Come avevo già commentato mesi fa, quando Baccoli aveve pre-annunciato che un tale cambiamento era stato annunciato, tali reorganizzazioni hanno moltissimi risvolti. Avevo anche citato che in Germania già funziona cosí, però la Germania ha una struttura federale che l'Italia, purtroppo, non ha.

c) Per esperienza, possiamo contare sul fatto che i vari funzionari faranno le cose come fa più comodo a loro, il che implica:
- che il ministero mai e poi mai si metterà a smistare le vecchie domande, già trattati a diversi stadi, per rimandarle ella prefetture di nuova competenza, perché costerebbe più lavoro che non continuarle fino alla fine,
- e che quiondi, le vecchie domande che già si trovano al ministero, verranno completate dal ministero,
- che le prefetture molto probabilmente non ivieranno più, a partire dal 1. giugno, nessuna domanda per matrimonio al ministero, anche perché altrimenti il ministero gliele rimanderebbe indietro con gentile preghiera di sbrigarsele loro,
- che, quindi, con tutta probabilità, le domande per matrimonio non ancora inoltrate al ministero, non importa quale sia la loro data di presentazione, verranno trattate dalle prefetture.

d) L'osservazione sul termine di 30 giorni è tutta da vedere. Bisogna un po vedere come si organizzano le prefetture, se l'ufficio che fa le indagini è separato da quello che le valuta ed emette i decreti ed una marea di altri dettagli. Al limite, si potrebbe arrivare al punto di poter addirittura pretendere di attenersi al termine di 30 giorni per tutta la pratica...! Teniamo conto che il lavoro necessario per valutare una cittadinanza per matrimonio ed emettere un decreto ammonta a 2 o 3 ore in tutto (il che significa che i funzionari sono pagati, a botte di 200 euro per pratica, tra 65 e 100 euro all'ora...).

Per ora consiglio di aspettare e vedere. Una volta arrivato il 1. giugno, ci vorrebbe un candidato che, dopo aver presentato la sua domanda, vada a rompere le scatole ogni 3-4 settimane per sapere dov'è, perché, che cosa stanno facendo e chi è il responsabile. Chi si offre per eseguire questa missione di pioniere?