Tutto Stranieri

Caso complicatissimo, HELP ME !!!

Caso complicatissimo, HELP ME !!!
« il: 05 Giugno 2012, 02:14:30 »
Innanzitutto un saluto ed un ben trovati a tutti/e!!!

Purtroppo diversi problemi mi hanno tenuta lontana dalla partecipazione attiva al forum,
ma conto di riprendere da subito...

Così vi espongo un caso MOLTO complicato e che mi sta particolarmente a cuore, sperando
che la vostra esperienza e disponibilità possano aiutarci...

Lei, cittadina italiana precedentemente sposata ed in attesa di sentenza di cessazione degli effetti civili
del matrimonio, con udienza fissata inizialmente per il 26 marzo 2012 e rinviata per sciopero avvocati ad OGGI, 5 giugno 2012, convive da diversi anni con lui, senegalese, sprovvisto di permesso di soggiorno, che viene fermato IERI (che fortuna, eh?) dalla polizia, identificato ed in seguito condotto in questura, dove viene effettuato fotosegnalamento ed infine gli viene notificato un decreto di espulsione emanato dal prefetto.
Tale provvedimento (parole testuali) risulta essere immediatamente esecutivo (con concessione di 30 giorni per lasciare volontariamente l'Italia) anche nel caso di impugnativa da parte dell'interessato e si sottolinea il divieto di reingresso per 3 anni. Vengono concessi comunque 30 giorni per il ricorso davanti al giudice di pace (ma, come già detto, tale eventuale ricorso NON sospende l'espulsione...).
Contestualmente gli viene notificato un ordine della questura il quale obbliga il senegalese a:
- consegnare il passaporto in questura fino al giorno del rimpatrio
- dimorare obbligatoriamente presso il proprio domicilio
- presentarsi obbligatoriamente ogni mattina presso il commissariato di zona.
Quest'ultimo provvedimento (contro il quale è ammesso ricorso entro 60 giorni) viene trasmesso al giudice di pace il quale risponde dopo poche ore notificando al senegalese un "biglietto d'invito" in cui lo si invita, appunto, a presentarsi l'indomani mattina (ossia oggi) presso gli uffici della questura dove si terrà udienza di convalida delle prescrizioni suesposte.
NOTA: Il senegalese non aveva permesso di soggiorno perchè, essendo titolare di permesso di soggiorno per lavoro subordinato fino al giugno 2004, nell'agosto dello stesso anno gli veniva dato un foglio di via entro 5 giorni, ordine al quale non ottemperava.
Tutto questo grande caos è venuto a galla solo ieri, pur essendo la compagna a conoscenza di tutto da sempre.
Aggiungo inoltre che l'italiana dal precedente matrimonio ha avuto una figlia che ora ha 9 anni che, a causa della latitanza del padre naturale, è stata nei fatti cresciuta dal senegalese.

Le mie domande sono:
1) Come fa il senegalese a rimpatriare (costo del biglietto circa 600-700 euro) se entrambi hanno serie difficoltà economiche, visto che lui lavorava come ambulante e lei è stata da poco licenziata?
2) Se la ragazza nei prossimi giorni ottenesse finalmente la sentenza di cessazione degli effetti civili del matrimonio precedente,
potrebbe correre in comune a fare le pubblicazioni e riuscire a sposarsi in Italia prima dei 30 giorni consentiti al senegalese per rimpatriare?
3) Se così fosse, il senegalese con quale documento d'identità si presenta al comune se l'unico in suo possesso (il passaporto) è trattenuto in questura fino al rimpatrio?
4) La bambina, seppur non figlia naturale, non ha diritto di non vedersi tolto all'improvviso l'unico padre che conosce?
5) La ragazza rischia qualcosa?
6) La padrona di casa in cui abitano verrà informata dei fatti? (In questo caso la ragazza e la bambina verrebbero cacciate di casa!!!)
7) Veramente non c'è nessuna alternativa al rimpatrio? Per la ragazza (quasi divorziata, con una bambina ed appena licenziata)
sarebbe quasi impossibile raggiungere il compagno in Senegal in tempi brevi per andarlo a sposare lì...
8) Il divieto di reingresso in Italia per 3 anni si elimina con il matrimonio?

So di aver postato un messaggio lunghissimo ma scusatemi, la situazione è veramente complicata... e seria...

GRAZIE MILLE per tutto l'aiuto che potrete darci.

Anna 75

Amedeo

  • *****
  • 1914
Re: Caso complicatissimo, HELP ME !!!
« Risposta #1 il: 05 Giugno 2012, 11:56:58 »
Innanzitutto un saluto ed un ben trovati a tutti/e!!!

Purtroppo diversi problemi mi hanno tenuta lontana dalla partecipazione attiva al forum,
ma conto di riprendere da subito...

Così vi espongo un caso MOLTO complicato e che mi sta particolarmente a cuore, sperando
che la vostra esperienza e disponibilità possano aiutarci...

Lei, cittadina italiana precedentemente sposata ed in attesa di sentenza di cessazione degli effetti civili
del matrimonio, con udienza fissata inizialmente per il 26 marzo 2012 e rinviata per sciopero avvocati ad OGGI, 5 giugno 2012, convive da diversi anni con lui, senegalese, sprovvisto di permesso di soggiorno, che viene fermato IERI (che fortuna, eh?) dalla polizia, identificato ed in seguito condotto in questura, dove viene effettuato fotosegnalamento ed infine gli viene notificato un decreto di espulsione emanato dal prefetto.
Tale provvedimento (parole testuali) risulta essere immediatamente esecutivo (con concessione di 30 giorni per lasciare volontariamente l'Italia) anche nel caso di impugnativa da parte dell'interessato e si sottolinea il divieto di reingresso per 3 anni. Vengono concessi comunque 30 giorni per il ricorso davanti al giudice di pace (ma, come già detto, tale eventuale ricorso NON sospende l'espulsione...).
Contestualmente gli viene notificato un ordine della questura il quale obbliga il senegalese a:
- consegnare il passaporto in questura fino al giorno del rimpatrio
- dimorare obbligatoriamente presso il proprio domicilio
- presentarsi obbligatoriamente ogni mattina presso il commissariato di zona.
Quest'ultimo provvedimento (contro il quale è ammesso ricorso entro 60 giorni) viene trasmesso al giudice di pace il quale risponde dopo poche ore notificando al senegalese un "biglietto d'invito" in cui lo si invita, appunto, a presentarsi l'indomani mattina (ossia oggi) presso gli uffici della questura dove si terrà udienza di convalida delle prescrizioni suesposte.
NOTA: Il senegalese non aveva permesso di soggiorno perchè, essendo titolare di permesso di soggiorno per lavoro subordinato fino al giugno 2004, nell'agosto dello stesso anno gli veniva dato un foglio di via entro 5 giorni, ordine al quale non ottemperava.
Tutto questo grande caos è venuto a galla solo ieri, pur essendo la compagna a conoscenza di tutto da sempre.
Aggiungo inoltre che l'italiana dal precedente matrimonio ha avuto una figlia che ora ha 9 anni che, a causa della latitanza del padre naturale, è stata nei fatti cresciuta dal senegalese.

Le mie domande sono:
1) Come fa il senegalese a rimpatriare (costo del biglietto circa 600-700 euro) se entrambi hanno serie difficoltà economiche, visto che lui lavorava come ambulante e lei è stata da poco licenziata?
2) Se la ragazza nei prossimi giorni ottenesse finalmente la sentenza di cessazione degli effetti civili del matrimonio precedente,
potrebbe correre in comune a fare le pubblicazioni e riuscire a sposarsi in Italia prima dei 30 giorni consentiti al senegalese per rimpatriare?
3) Se così fosse, il senegalese con quale documento d'identità si presenta al comune se l'unico in suo possesso (il passaporto) è trattenuto in questura fino al rimpatrio?
4) La bambina, seppur non figlia naturale, non ha diritto di non vedersi tolto all'improvviso l'unico padre che conosce?
5) La ragazza rischia qualcosa?
6) La padrona di casa in cui abitano verrà informata dei fatti? (In questo caso la ragazza e la bambina verrebbero cacciate di casa!!!)
7) Veramente non c'è nessuna alternativa al rimpatrio? Per la ragazza (quasi divorziata, con una bambina ed appena licenziata)
sarebbe quasi impossibile raggiungere il compagno in Senegal in tempi brevi per andarlo a sposare lì...
8) Il divieto di reingresso in Italia per 3 anni si elimina con il matrimonio?

So di aver postato un messaggio lunghissimo ma scusatemi, la situazione è veramente complicata... e seria...

GRAZIE MILLE per tutto l'aiuto che potrete darci.

Anna 75


1) Viene rinchiuso in un centro di espulsione e accompagnato in patria in aereo a spese italiane appena possibile.
2) No dovrà attendere 300 giorni .  Si può ovviare con un ricorso in tribunale allegando un certificato di non gravidanza.
3) Si fa fare un documento provvisorio dal suo consolato prima di consegnare il passaporto.
4) In teoria no, anche se in pratica con un ricorso al tribunale dei minori si può fare qualcosa.
5) Assoliutamente no.
6) No.
7) Purtroppo no.
8) Si.

Un saluto,
Amedeo

Autore di:
- Manuale di sopravvivenza burocratica per italiani con partner straniero
- Ricongiungimento ... step by step
reperibili su www.edizionidellimpossibile.com

e-mail (solo casi riservatissimi): amedeo_si@yahoo.it

Re: Caso complicatissimo, HELP ME !!!
« Risposta #2 il: 05 Giugno 2012, 12:50:43 »
Grazie delle risposte, Amedeo.
Come ultime note della situazione, aggiungo che:
1) credo che non sia necessaria l'attesa dei 300 giorni in quanto in sede di separazione è stato
attestato che i coniugi separandi vivevano già di fatto separati da oltre 2 anni
2) oggi c'è stata l'udienza di divorzio consensuale, la sentenza positiva verrà pronunciata entro pochi giorni
3) il passaporto gli è già stato ritirato ieri, all'atto del fermo. Non può eventualmente usare una carta consolare per sposarsi in Italia?

Grazie sempre.
Ci risentiremo presto.

Anna

Amedeo

  • *****
  • 1914
Re: Caso complicatissimo, HELP ME !!!
« Risposta #3 il: 05 Giugno 2012, 17:45:51 »
Grazie delle risposte, Amedeo.
Come ultime note della situazione, aggiungo che:
1) credo che non sia necessaria l'attesa dei 300 giorni in quanto in sede di separazione è stato
attestato che i coniugi separandi vivevano già di fatto separati da oltre 2 anni
2) oggi c'è stata l'udienza di divorzio consensuale, la sentenza positiva verrà pronunciata entro pochi giorni
3) il passaporto gli è già stato ritirato ieri, all'atto del fermo. Non può eventualmente usare una carta consolare per sposarsi in Italia?

Grazie sempre.
Ci risentiremo presto.

Anna

3) Si.

Un saluto,
Amedeo

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