Bene, senza prendermi nessuna responsabilità per il consiglio "pirata" che ti do, ascolta un po quello che è successo a me.
Dovendo fare la carta di soggiorno di mia moglie, mi informo dappertutto, per internet e per telefono. Mi reco con mia moglie a quello che chiamerò l'ufficio 1. Mi dicono che sono al posto sbagliato, devo andare all'ufficio 2.
Vado due o tre giorni dopo (sempre con moglie e tre bambini, di cui uno lattante) all'ufficio 2. Trovo una coda di 50 o 100 persone, con la gente seduta per terra come in Zambia (o forse peggio, perché, senza andare in Zambia, in Marocco, ove ho vissuto 2 anni, una situazione cosí non esiste). Mi infilo grazie alla cortesia di un'altra utente davanti alla coda e chiedo allo sportello solo velocemente se almeno sono al posto giusto. Mi si dice: no, deve farla col kit della posta.
Vado, una settimana dopo, con mia moglie alla posta, con tanto di kit preparato e tutti i documenti. La posta mi dice che non può accettare la domanda perché mia moglie viene da un altro paese UE con permesso di altro paes UE e cerca di rimandarmi all'ufficio 2. Protesto e mi viene detto laconicamente di chiedera alla questura.
Scrivo 2 mails all'URP della questura che, in 2 settimane non mi vengono risposte. Poi scrivo una mail infuocata con minaccia di inviare una petizione comitato petizioni del Parlamento Europeo se continuano a prendermi per i fondelli. Mi viene prontamente detto di recarmi, anche il giorno dopo, all'URP della questura. Ci vado, con moglie, tre bimbi e cugino e la responsabile protesta un po per la mail a suo parere "polemica" ma, visibilmente affievolita dalla vista dei tre pargoli di cui uno che succhia il latte da mia moglie, ci fa sedere nel corridoio, prende le cartaccie, inserisce i dati di mia moglie nel computer, parte con mia moglie per 10 minuti per "prendere le misure" (impronte digitali, foto, segni particolari, etc.), mi rende la moglie e mi dice di tornare tra un'ora o due.
Torniamo due ore più tardi e la carta di soggiorno è pronta.
Non saprei cosa dire... consigliare di fare lo stesso è ovviamente stupido, perché la situazione era comunque particolare (più fattori hanno contribuito a "convincere" i funzionari a muoversi subito... però, una conclusione generale la si può trarre: Quando gli uffici ne fanno di troppe, bisogna scrivere una lettera infuocata (diffida, o minaccia di querela, o minaccia di rivolgersi alle autoritá dell'Unione Europea, o qualsivoglia cosa che rompa veramente), pretendere un'appuntamento di persona e far capire ai funzionari che non si uscirà dal loro ufficio senza un risultato concreto in mano.
Ad ognuno il compito di far capire in una maniera "ad hoc" che si è incazzati veramente e non si è pronti a continuare a farsi prendere in giro. Il tutto in maniera formalmente corretta, per non mettersi dalla parte del torto...