Tar Lazio: possibilità di rinnovo del permesso di soggiorno anche in presenza di reati
Il Tar del Lazio, con la sentenza breve n.4393, del 2 maggio 2013, ha accolto il ricorso presentato da una cittadina straniera alla quale la Questura aveva notificato l’istanza di diniego per il rinnovo del permesso di soggiorno.
I fatti: una cittadina peruviana aveva presentato, alla Questura di competenza, la domanda per il rinnovo del suo permesso di soggiorno. L’Amministrazione ha rigettato la richiesta, in quanto la cittadina straniera era stata condannata per il reato di rapina, ma risultava essere residente in Italia da oltre 10 anni e convivente con i suoi tre figli minori.
La sentenza: la cittadina peruviana è stata oggetto di condanna, a pena ‘patteggiata’, per il reato di cui all’art.628, 2° comma del codice penale, ossia reato di rapina, ed è a causa di questa condanna che la Questura si è rifiutata di concedere alla cittadina straniera il rinnovo del permesso di soggiorno. Il Tar del Lazio ha accolto la richiesta della cittadina peruviana, in quanto anche se, in base alla normativa italiana, è previsto il diniego del rinnovo del permesso di soggiorno relativo a determinati reati, tra cui anche quello commesso dalla donna peruviana, è altrettanto importante non ‘automatizzare’ le operazioni, ma affrontarle una ad una. In questo caso il Tar del Lazio afferma che ‘il Questore ha il potere-diritto di esaminare la situazione complessiva in cui versa il richiedente, tenendo conto, in una prospettiva volta all’esigenza di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, del livello del suo inserimento sociale e delle sue particolari condizioni familiari’. Sostanzialmente l’autorità di polizia ha omesso di svolgere qualsiasi valutazione in merito alla reale pericolosità sociale dell’interessata. L'Amministrazione, spiegano i giudici, non ha preso in considerazione il fatto che la donna risiedesse già in Italia da diversi anni e avesse a carico figli minori. Per questo motivo specifico, il Tar ha accolto il ricorso della cittadina peruviana.
Sentenza Tar Lazio n.4393 in allegato
fonte: programmaintegra