Non ci metterei la mano sul fuoco, ma se non mi sbaglio chi resta assente dall'Italia per più di un anno perde normalmente il diritto di soggiorno. Inoltre, tutti i paesi europei considerano un cittadino residente nel proprio paese solo se passa più di 183 giorni all'anno nel territorio del paese stesso.
Chiederei ad Amedeo di dare informazioni esatte, lui queste cose le sa a memoria. Io dovrei cercare le leggi e studiarle. Comunque, le leggi le trovi anche tu in internet se cerchi.
Comunque, essendomi occupato poco tempo fa di un caso un po similie, mi ricordo che avevo trovato una circolare interessante, in base alla quale (se mi ricordo bene) ritengo (senza garanzia) che se sei stata iscritta all'anagrafe italiana tutto il tempo e se la tua dimora in Italia ti è stata disponibile oggettivamente tutto il tempo della tua assenza, tu non eri che in "missione di lavoro". Tale caso viene considerato in detta circolare (non mi ricordo più quale, dovrei cercarla) che diceva che assenze anche di più di un anno ma per motivi transitori di lavoro o di famiglia non sono da considerarsi per questioni di cittadinanza (e quindi, per esteso, anche per questioni di permessi di soggiorno) se la residenza anagrafica e la dimora in Italia sono mantenute durante l'assenza e se esiste l'intenzione di ritornare in tutti i casi in Italia dopo l'incarico di lavoro all'estero o dopo la permanenza all'estero per importanti motivi di famiglia.
Se cerchi in internet dovresti trovarle anche tu da sola le circolari. È un lavoraccio, si perde ore e ore per trovarle, ma alla fine, se si ha perseveranza, si trova tutto.
PS: Non vorrei incitarti alla menzogna, ma non sarebbe furbo lo scrivere semplicemente sul modulo che te ne sei andata dall'Italia un anno e mezzo fa, altrimenti, ovviamente, cestinano tutto senza nemmeno analizzare il tuo caso. Insomma, pensaci bene... tra la menzogna e la veritá ci sono anche sfumature, per esempio, dire la veritá ma omettendo dettagli scomodi...