Gentile signora,
le informazioni che le hanno dato contravvengono sia la direttiva europea 2004-38-CE, sia la legge spagnola sul registro dei cittadini dell'Unione, sia la logica più elementare, sia le esperienze personali fatte da me e mia moglie.
Non posso che dedurne che, o i funzionari con cui lei è entrata in contatto sono degli incompetenti (il che succede non raramente), o i politici della comunità autonoma delle Beleari hanno dato ordine di trattare gli stranieri in una maniera incompatibile con le direttive europee.
Comunque visto che destreggia così bene lo spagnolo, mi chiedo proprio perché pone dei quesiti su questo sito invece di arrangiarsi. In particolare, è strano che lei prima ripeta delle cose che avrebbe dovuto capire lei stessa che sono illogiche e poi, quando faccio notare tali fatti e li spiego, anziché ringraziare, "fa l'offesa". Bella gratitudine per la mezz'ora di lavoro che mi sono fatto, per la quale un avvocato avrebbe fatturato 100 euro!
Come ho ripetuto molte volte, gli utenti dovrebbero prima cercare le informazioni su internet e sul sito prima di porre quesiti.
Perché non cerca le leggi rilevanti su internet e se le consulta tutte? Sul foglio verde, p.es. è menzionato il Decreto Reale rilevante, il 240/2007, basta cercarlo con Google. E per i coniugi di cittadini della Unione, è il Decreto Reale 178/2003, in particolare gli articoli 2, 5.2, 7, 11, 14 e 15.
Per quanto riguarda i permessi italiani: effettivamente, l'Italia dovrebbe, secondo la direttiva 2004-38-CE già menzionata sopra (che le consiglio di leggersi dalla A alla Z) emettere carte di soggiorno in un formato che sia riconosciuto in tutta la UE. Evidentemente, o l'Italia, tanto per cambiare, è in ritardo, o la Spagna non è ben informata sui formati che usano le p.a. italiane per le carte ed i permessi di soggiorno!
Per finire: ma che cosa si preoccupa a fare della carta di soggiorno italiana? Se lei in qualità di cittadina UE si iscrive all'anagrafe in Spagna, suo marito ha il diritto di essere iscritto immediatamente all'anagrafe come suo convivente ed ha il diritto di ottenere un permesso di soggiorno quinquennale come coniuge di cittaino UE (=tarjeta de residecia para conjuge de ciudadano de la Unión) senza condizione alcuna, né contratto di lavoro, né soldi, né niente di niente. A quel punto, quando danno a suo marito il permesso spagnolo, la carta di soggiorno italiana se la può appendere al muro come ricordino.
Per quanto riguarda l'iscrizione all'anagrafe del comune spagnolo: dovrebbe essere veramente evidente che lei, quale cittadina della UE, deve avere almeno la carta d'identità e suo marito, quale extracomunitario, deve presentare il passaporto. Non solo, ma i funzionari, sia dell'anagrafe che dell'ufficio stranieri che dell'ufficio carte d'identità (oficina DNI) che emette il foglio verde, chiedono non raramente un certificato di nascita, e hanno ragionissima, visto che molto spesso succede che le generalità non vengano trascritte esattamente ed in maniera completa dall'atto di nascita al passaporto o alla carta d'identità. E non mi è successo solo in Spagna che mi chiedano il certificato di nascita, ma pure in Germania, pur essendo io cittadino tedesco e pur avendo solo traslocato da un paesucolo ad un altro a 20km di distanza!
Con tutto ciò, il tema è stato trattato dalla A alla Z, il che è utile a tutti gli utenti che hanno problemi simili. Chiedo quindi di non aggiungere interventi che intaserebbero solo il topic inutilmente.