Amedeo, mi faresti un ulteriore favore? Potresti dare un'occhiata all'autotutela e dirmi se c'è qualcosa di errato o impreciso in quanto esposto?
Grazie!!!
Forlì, 15/09/2011
Al Questore di Forlì Dr. Cacciaguerra Antonino - S.P.M. - Corso Garibaldi 173, 47121 Forlì
Al Dir. Ufficio Imm.ne Dr.Michele Truppi - S.P.M. - Piazza Ordelaffi n. 2 - 47121 Forlì
Al Pres. della Rep. Ital. On. Giorgio Napolitano - S.P.M. - Palazzo del Quirinale, 00187 Roma - Piazza del Quirinale
Al Ministro dell’Interno On. Roberto Maroni - S.P.M. - Piazza del Viminale n. 1 - 00184 Roma
Al Ministro per la Semplificazione Normativa On. Roberto Calderoli - S.P.M. - Piazza di San Lorenzo in Lucina, 4 - 00186 Roma
Al Ministro Pub. Amm. e Innovazione On. Renato Brunetta - S.P.M. - Corso Vittorio Emanuele, 116 00186 Roma
Al Pres. Corte dei Conti Dr. Luigi Giampaolino - S.P.M. - Viale Giuseppe Mazzini, n. 105 00195 Roma
Raccomandata a R.
OGGETTO: Richiesta di attivazione del procedimento di autotutela per rilascio di P.d.S. in luogo di Carta di Soggiorno ai sensi del D.L. 30/2007
I sottoscritti:
- XXX, nata a Forlì il xx.xx.xxxx, residente in Forlì, tel , cittadina Italiana;
- YYY, nato a Zarzis (Tunisia) il yy.yy.yyyy, residente in Forlì, cittadino tunisino, passaporto N. , coniuge di XXX XXX .
anticipando in via preliminare che la propria famiglia ha già dovuto subire pesanti illegalità e discriminazioni dalla pubblica amministrazione conseguenti al suo stato per cui alcuni componenti sono italiani ed altri stranieri, e dovute alla scarsa conoscenza della normativa sull’immigrazione da parte di molti impiegati e funzionari pubblici, tra cui si segnalano solo sommariamente l'Ambasciata Italiana a Tunisi e l'Ufficio Immigrazione della Questura di Forlì
Premesso che:
- Il sottoscritto YYY YYY ha fatto ingresso in Italia in data 26/6/2006 dopo aver ottenuto un visto ordinario per turismo rilasciato dall' Ambasciata Italiana a Tunisi (Tunisia) con scadenza il 6/8/2006;
- in data 15/7/2006 i sottoscritti XXX e YYY hanno contratto matrimonio presso il Comune di Forlì;
- Dopo aver richiesto ed ottenuto un primo P.d.S con scadenza annuale, In data 31.07.2007 è stata fatta richiesta di Carta di Soggiorno ai sensi sempre del citato D.L. 30/2007 da parte di XXX XXX a favore di YYY YYY presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Forlì, non senza dover contestare una procedura illegittima:
1. In accettazione non esisteva un modulo per C.d.S., ma solo per P.d.S.
2. Secondo gli impiegati incaricati di compilare la richiesta e di verificare in via preliminare la documentazione la Carta di Soggiorno non esisteva, non solo a livello di modulistica.
- Ritirato in data 23.11.2007 il titolo di soggiorno si accorgevano successivamente che in luogo della richiesta Carta di Soggiorno, veniva consegnato loro un Permesso di soggiorno per “motivi familiari” ai sensi del T.U. 286/1998 con scadenza quinquennale.
Fatto notare, al funzionario dell'Ufficio immigrazione della Questura di Forlì, di aver ricevuto un P.d.S con scadenza quinquennale anziché una “Carta di soggiorno di familiare di un cittadino dell'Unione” ai sensi del sopra citato D.L. 30/2007, i sottoscritti si sono sentiti rispondere, per l'ennesima volta, che in sostanza si trattava dello stesso documento;
- Ad oggi non è stato loro notificato alcun motivato provvedimento di rifiuto del titolo di soggiorno originariamente richiesto e pertanto la relativa procedura deve ritenersi ancora in svolgimento;
- In attesa di rilascio di cittadinanza Italiana,il sottoscritto Belgacem Chouikha, dovrebbe probabilmente procedere a rinnovo di tale PDS in scadenza l'8.9.2012;
Considerato che:
- Un “procedimento amministrativo complesso” (riguardante più amministrazioni dello Stato) che inizia con l’applicazione di una specifica normativa, deve concludersi con le stesse norme con cui è stato avviato (nel caso in esame con l’applicazione del D.L. 30/2007) o con il suo rigetto;
- L’applicazione al caso in esame del D.L. 30/2007 con conseguente rilascio di Carta di Soggiorno, oltre ad essere evidente, è prescritto da apposita Circolare del Ministero dell’Interno;
- il rilascio di un Permesso di Soggiorno della validità di n. 5 anni in luogo di una Carta di Soggiorno comporta il ripetersi di numerose procedure di rinnovo, con tutti i maggiori oneri che lo Stato deve di conseguenza sopportare;
- sembra che alcuni Uffici Immigrazione evitino per quanto possibile di rilasciare Carte di Soggiorno, discriminando fortemente nei casi del tipo in esame le famiglie “miste” dalle altre famiglie composte di soli italiani e spesso provocando costosi contenziosi;
- Un rilascio di Permesso di Soggiorno ai sensi del T.U. 286/1998 in luogo della prescritta Carta di Soggiorno ai sensi del D.L. 30/2007 è socialmente riduttivo e dannoso per tutti i sottoscritti e che tale situazione li costringerebbe all’esperimento di tutte le azioni legali necessarie, sia in sede italiana che europea, al ripristino della legalità ed al risarcimento del danno;
- In conclusione l’episodio potrebbe anche essere solo il frutto di un errore, sia esso procedurale o interpretativo.
Constatato che:
- In relazione ai parenti stranieri di cittadini italiani, la normativa in vigore e le procedure che, in conseguenza ad essa, vengono così lentamente attuate appaiono in contrasto con il dettato Costituzionale, la Convenzione Europea per i Diritti dell’Uomo e le norme dell’U.E. in genere;
- Il ritardo e gli errori qui evidenziati sono comuni a molti altri casi, non trovano alcuna giustificazione ragionevole e rappresentano un notevole costo per lo Stato a causa della duplicazione di procedure e dei contenziosi, nonché per l’utenza in genere;
- In tali situazioni si continuano a scaricare sull’utente le disfunzioni della Pubblica Amministrazione;
- L’utente che vuole difendersi senza affidarsi ai costosi servizi di un legale è costretto a sottrarre tempo alla famiglia per studiare la normativa e poter così replicare opportunamente ad ogni abuso;
- Entrambi i sottoscritti hanno ormai la determinazione e la cultura legale per contrastare queste situazioni;
CHIEDONO
In via bonaria e transattiva e senza che ciò possa costituire riconoscimento alcuno, l’attivazione delle prescritte procedure di autotutela della Pubblica Amministrazione al fine di ottenere la richiesta Carta di Soggiorno ai sensi del D.L. 30/2007 in luogo dei rilasciati Permessi di Soggiorno ai sensi del T.U. 286/1998;
E comunicano infine per conoscenza i fatti sopra esposti a tutte le altre autorità indicate in indirizzo, affinché queste possano attivare attraverso i rispettivi canali istituzionali i necessari interventi atti a sanare situazioni come questa, che spesso rimangono silenti a causa della scarsa conoscenza delle norme e della mancanza di forza intellettuale ed economica da parte di molti utenti italiani e stranieri, ed a prevenirne il nuovo verificarsi, anche per evitare dispendiosi quanto inutili contenziosi tra Stato e cittadini.
Con osservanza,
__________ __________________XXX XXX
__________ __________________YYY YYY