Un saluto a tutti gli amici di tuttostranieri,vi descrivo la mia esperienza con la questura di torino...non ancora terminata...attendendo le Vostre risposte.
Sono italiano convivente con una ragazza moldava entrata in italia con permesso turistico poi trasformato in un permesso per cure mediche dopo essere venuti a conoscenza che aspettavamo un bambino.
Dopo la nascita di nostro bambino mi sono informato in maniera maniacale su quale permesso si sarebbe potuto richiedere presso la questura di torino per mettere a posto definitivamente la sua posizione verso lo stato italiano.
Dopo aver atteso i tempi tecnici necessari (2 mesi circa) per poter lasciare nostro figlio in mano ad una terza persona (perchè volevamo risparmiargli la gita presso il "girone dantesco" che è l'ufficio immigrazione), ci siamo recati con tutta la documentazione possibile ed immaginabile presso la questura torino.
Arrivati in loco richiediamo il ticket numerato per poter depositare la nostra domanda ai sensi del Dlgs 30/2007 come ci aveva insegnato il Vostro forum,per poter avere la carta di soggiorno come madre di cittadino italiano.
Una gentile (si fa' per dire) poliziotta ci liquida dicendo che non si poteva presentare l'istanza e ci rifila un ticket per lo spotello delle informazioni.
Dopo circa 2 ore di attesa arriva il nostro turno,entriamo allo sportello e dopo aver spiegato in maniera dettagliata le nostre ragioni ci viene detto dal poliziotto (credo il più maleducato della questura) che nella maniera piu' assoluta la questura di torino non avrebbe ritirato la nostra istanza perchè (come gia' detto mille volte nel forum..) la madre non poteva essere a carico del figlio,alchè ho elencato a memoria leggi,decreti,circolari (che avevo stampato e portato al seguito) e quant'altro appreso su questo sito e il poliziotto mi ha risposto che sarebbe stato meglio che io fossi stato straniero così qualsiasi cosa mi avrebbe detto la avrei accettata senza polemiche...
fermo sulla mia posizione ho continuato a farmi valere (e a farmi rispondere maleducatamente) mantenendo la calma,chiedendo anche per quale motivo le leggi italiane vengono interpretate diversamente da una questura all'altra senza ottenere risposta!
dopo circa 20 minuti di discussioni chiedo di parlare con un superiore e mi viene negato...allora chiedo il nome del poliziotto e questo alla mia richiesta perde le staffe e inizia a chiedermi che cosa pensavo di fare...pazzesco!!! passati un paio di minuti decide di darmi il nome della responsabile dell'ufficio e il suo (peraltro non riscontrabile perchè privo di qualsiasi cartellino di identificazione)...subito dopo mi rifila una domanda di pds (127 euro da pagare) per motivi famigliari fissandomi (secondo me intenzionalmente) l'appuntamento per presentare l'istanza a quasi 2 mesi di distanza (per fine Aprile) dicendomi che se volevamo fare più in fretta avevamo solo da presentare domanda tramite kit postale....
il poliziotto mi chiedeva di allontanarmi e mi diceva di smetterla di lamentarmi...successivamente si congedava con le seguenti parole "...io adesso me ne vado a prendere un caffè che sono già 2 ore che lavoro e non l'ho ancora preso voi fate come volete..." e dire che essendo anche di lunedi mattino erano le sue prime 2 ore della settimana...ma il venerdi come si comporta?
Comunque adesso non sappiamo che fare..autotutela?..in base a cosa? non ci è stato rilasciato nulla di sbagliato...la domanda ai sensi del dlgs 30/2007 in ogni caso non ce la fanno depositare...accettiamo a denti stretti sto maledetto pds per 2 anni? perdendoci assegni di maternita' e pure pagandolo profumatamente?
Ovunque dite che facendosi valere si riesce ad farsi rilasciare sta benedetta cds 30/2007...io sono stato determinatissimo ma è come parlare ai muri e con le nostre prove cartacee presentate in questura ci si puliscono i piedi...la realta' è questa: alla questura di torino è impossibile farsela rilasciare....se avete idee,consigli e considerazioni fatevi avanti io sono pronto a battagliare anche per tutti coloro che si troveranno in questa situazione in futuro.
Grazie a tutti.