Tutto Stranieri

extracomunitaria con permesso di residenza spagnolo può lavorare in italia?

Salve a tutti, da poco la mia ragazza ha ricevuto in Spagna la residenza comunitaria valida per 5 anni in quanto io cittadino italiano e lei di nazionalità messicana siamo registrati proprio in Spagna come coppia di fatto.
Come saprete con questa tessera ora può esercitare a pieno titolo l'attività lavorativa in Spagna e viaggiare nell'area Schengen fino a 6 mesi in un anno e massimo 10 totali nell'arco di 5. Ma la domanda è, se venisse a vivere con me in Italia si può in qualche modo ottenere un permesso equipollente? Può, e se sì in che modo, avere i documenti per poter stare in Italia e non come turista? Il problema nasce dal fatto che ormai quasi solo in Italia il partner di una coppia di fatto anche se registrata in un paese comunitario non viene riconosciuto a livello del coniuge, si parla solo di "agevolazioni", ma mi chiedo che tipo di passaggi bisogna fare e soprattutto per ottenere cosa?
In questura mi spiegavano la differenza tra la carta di soggiorno e il permesso per lunghi periodi ma faccio ancora confusione, poi si è parlato di una carta blu.
Qualcuno sa dirmi se c'è quindi la possibilità che la mia ragazza possa trasferirsi e restare in Italia? Perchè da quello che ho capito e mi hanno spiegato in Spagna questo è possibile solo se il partner dell'extracomunitario beneficiario vada a vivere in Italia. Mi scuso per essere prolisso ma come sempre in questi casi l'argomento è delicato, spero che qualcuno mi dia indicazioni, grazie per l'attenzione.

Amedeo

  • *****
  • 1914
Salve a tutti, da poco la mia ragazza ha ricevuto in Spagna la residenza comunitaria valida per 5 anni in quanto io cittadino italiano e lei di nazionalità messicana siamo registrati proprio in Spagna come coppia di fatto.
Come saprete con questa tessera ora può esercitare a pieno titolo l'attività lavorativa in Spagna e viaggiare nell'area Schengen fino a 6 mesi in un anno e massimo 10 totali nell'arco di 5. Ma la domanda è, se venisse a vivere con me in Italia si può in qualche modo ottenere un permesso equipollente? Può, e se sì in che modo, avere i documenti per poter stare in Italia e non come turista? Il problema nasce dal fatto che ormai quasi solo in Italia il partner di una coppia di fatto anche se registrata in un paese comunitario non viene riconosciuto a livello del coniuge, si parla solo di "agevolazioni", ma mi chiedo che tipo di passaggi bisogna fare e soprattutto per ottenere cosa?
In questura mi spiegavano la differenza tra la carta di soggiorno e il permesso per lunghi periodi ma faccio ancora confusione, poi si è parlato di una carta blu.
Qualcuno sa dirmi se c'è quindi la possibilità che la mia ragazza possa trasferirsi e restare in Italia? Perchè da quello che ho capito e mi hanno spiegato in Spagna questo è possibile solo se il partner dell'extracomunitario beneficiario vada a vivere in Italia. Mi scuso per essere prolisso ma come sempre in questi casi l'argomento è delicato, spero che qualcuno mi dia indicazioni, grazie per l'attenzione.

Purtroppo, senza una adeguata azione legale (la norma c'è, ma non viene rispettata) non sarà possibile.

Un saluto,
Amedeo

Autore di:
- Manuale di sopravvivenza burocratica per italiani con partner straniero
- Ricongiungimento ... step by step
reperibili su www.edizionidellimpossibile.com

e-mail (solo casi riservatissimi): amedeo_si@yahoo.it

Vi conviene restare residenti in Spagna, perché per i cittadini di paesi hispanoparlanti bastano due anni di residenza per poter richiedere la cittadinanza spagnola. Dopo due anni esatti la richiede, in un anno di attesa gliela danno e poi può andare dove gli pare, in qualsiasi paese della UE. Cerca in interned "nacionalidad española" e "codigo civil".
Laureato in ingegneria a Torino
Laureato in economia ad Hagen
Specialista in Diritto di cittadinanza
Sostenitore dei Diritti Umani
Critico delle religioni, già incaricato regionale dell' IBKA
Sostenitore della psicoanalisi
Attivista contro gli abusi della psichiatria
Lingue: DE, FR, IT, EN, SP, NL

vi ringrazio per le pronte ed esaustive risposte, aggiungo solo una cosa, leggendo la direttiva 38/2004 all'articolo 3.2 si legge chiaramente che il partner (non il coniuge) di un'unione civile registrata in uno stato membro a diritto ad essere agevolato circa l'ingresso ed il soggiorno, ma in cosa consiste concretamente quest'agevolazione? Una sorta di ricongiungimento? Io davvero non mi do pace, adesso in questura qui a Pavia mi hanno detto che mai si è presentato un caso simile e che farebbero richiesta al ministero, d'altra parte la mia compagna è ora liberissima di entrare in italia però come turista, io mi rifaccio a una sentenza che c'è stata questo febbraio nella quale al coniuge uruguayano di un italiano sposato in Spagna hanno riconosciuto il diritto al permesso di soggiorno anche nel nostro paese, il problema è che noi non siamo coniugi in senso stretto. Come potremmo muoverci? Mi hanno fatto capire che sì lei potrebbe stare in Italia ma solo se in Italia ci sto io e così sarebbe. Vi metto questo link che ho riletto più volte e che mi riaccende la speranza. Qualcuno saprebbe dirmi qualcosa di più? Grazie di cuore.

http://www.musulmaniditalia.com/attualita-coppie_di_fatto._il_partner_e_straniero_avra_diritto_al_permesso_di_soggiorno_1211.html

Non capisco il vostro affanno per l'Italia, visto che la Spagna è la "versione più pulita dell'Itailia" e quindi là dovreste stare meglio che qui.

Inoltre, se aveste cercato bene sul nostro sito, avreste già scoperto che c'è stata una sentenza che ha concesso la carta di soggiorno anche al compagno omossessuale extracomunitario di un italiano, ove il legame non era un matrimonio bensí un partenariato registrato, e, se non mi sbaglio, proprio in Spagna.

Inoltre ho postato io qualche mese fa uno studio approfonditissimo su di un caso italo-olandese.

Per favore, cercate e leggete prima di ripetere domande.
Laureato in ingegneria a Torino
Laureato in economia ad Hagen
Specialista in Diritto di cittadinanza
Sostenitore dei Diritti Umani
Critico delle religioni, già incaricato regionale dell' IBKA
Sostenitore della psicoanalisi
Attivista contro gli abusi della psichiatria
Lingue: DE, FR, IT, EN, SP, NL