salve, vi scrivo per alcuni chiarimenti e un consiglio per una conversione di permesso di soggiorno da studio a lavoro autonomo.
La mia ragazza è turca, ed ha conseguito qui in italia una laurea magistrale in lingue. Adesso si trova a dover rinnovare il permesso di soggiorno, e pensava di farlo come lavoratrice autonoma, in particolare traduttrice e interprete.
Cercando un po' ho capito che, in quanto laureata in italia, per la conversione non sarebbe soggetta ai flussi, ma per il resto non ho ben capito quali sono i requisiti da soddisfare e come dimostrarli, ho letto varie indicazioni sul web, ma riferimenti sicuri ne ho trovati pochi, e dove c'erano, erano ad interi testi di legge che ho decifrato a fatica - e credo anche male, visto che non ho trovato risposta a molte domande. Provo a mettere un po' d'ordine:
ALLOGGIO; serve un contratto di fitto o la dichiarazione di ospitalità di qualcuno, cosa che abbiamo già fatto finora per il permesso per studio, ma andrà bene anche per quello di lavoro?
REDDITO: deve dimostrare un reddito di 8500 euro l'anno, ma come, se inizia l'attività solo ora? O forse è solo per l'esenzione dalla spesa sanitaria? In quel caso basterebbe pagare l'assicurazione annuale e avere qualcuno che dichiari di supportarla economicamente, come per l'alloggio (anche questo l'abbiamo fatto per il permesso per studio)?
PROFESSIONE: non esistendo un albo dei traduttori, non capisco bene come potrebbe dimostrare di essere una professionista in quel settore, ho letto dell'iscrizione al ruolo dei periti e degli esperti alla camera di commercio, ma ho telefonato alla camera di commercio e mi hanno detto che non ha valore per questo tipo di cose, e che comunque loro potrebbero inserirla solo con un permesso di soggiorno già "ottenuto" (?!?).
PARTITA IVA: serve neccessariamente la partita iva? Non ho trovato alcun riferimento preciso che lo confermi o lo smentisca, ho chiesto sempre alla camera di commercio e mi hanno detto che, anche qui, senza permesso non può ottenerla (anche se dubito che la cosa abbia senso). Non basta il codice fiscale?
Questi sono i dubbi principali, inoltre mi sarebbe utile capire se ci siano altre alternative, per esempio il permesso per lavoro subordinato si può ottenere sempre senza tener conto dei flussi? Andrebbe bene anche un contratto a progetto? In quel caso però mi sembra di aver capito che il permesso dovrebbe essere per lavoro autonomo (chissà perchè!). Dopo tutte le ricerche mi sembra di essere ancora più confuso, se qualcuno ha qualche indicazione, riferimento o consiglio, ci sarebbe di grande aiuto! Grazie,
athos