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Conversione: Da PDS per Motivi Familiari a Carta di Soggiorno

Ciao tutti,

Ho alcune domande da porvi e vi ringrazierei tanto se mi rispondeste.

Sono un cittadino messicano. A gennaio 2010 mi sono sposato con una cittadina italiana. Allora non avevo nessun permesso di soggiorno, ma solo il visto turistico.

Subito dopo il matrimonio ho richiesto il Permesso di Soggiorno per motivi familiari. Circa un mese dopo mi è stato rilasciato un PDS cartaceo da cinque anni il quale ho subito scambiato per quello elettronico.

A quel punto tutto è andato a buon fine e ho proseguito con la mia vita in Italia.

Dopo due anni di matrimonio e di residenza in Italia, l'anno scorso ho deciso di presentare la mia pratica per la cittadinanza italiana. Ho inviato tutti i documenti e mi hanno detto che in alcuni casi ci vogliono più di due anni per completare la pratica. D'accordo, non mi rimaneva altro che aspettare.

Il mio problema nasce poco fa, dopo che mi hanno offerto un lavoro in Spagna. Ho cominciato a fare delle ricerche sui diversi permessi e mi sono reso conto che con questo permesso quinquennale non sono in grado di lavorare in altri pesi UE. L'unico modo in cui potrei farlo sarebbe avendo la Carta di Soggiorno in mano, la quale dovrei aver richiesto sin dall'inizio.

Ho due domande: è vero che subito dopo il matrimonio è possibile richiedere la Carta di Soggiorno, saltando il requisito dei 5 anni di PDS?

Se la risposta fosse affermativa, sarebbe ancora possibile scambiare il mio PDS elettronico attuale per la Carta di Soggiorno? Quali sarebbero i passi da seguire e che implicherebbe rispetto a la pratica per la cittadinanza che è ancora in corso?


Vi ringrazio anticipatamente per le vostre risposte e vi porgo cordiali saluti.


Daniel

Re:Conversione: Da PDS per Motivi Familiari a Carta di Soggiorno
« Risposta #1 il: 01 Maggio 2013, 19:42:51 »
Lei ha il diritto assoluto di avere una carta di soggiorno gratuita valevole 5 anni, in quanto lei è coniugato con cittadina italiana residente in Italia.

Per quanto riguarda il lavoro in Spagna: con la carta di soggiorno (e anche col permesso di soggiorno) può certamente andare in Spagna e cominciare a lavorare. Se poi ci resta definitivamente, ovviamente, anche sua moglie traslocherà e verrà ad abitare con lei. Quindi dovrà iscriversi con sua moglie all'anagrafe spagnola (padron municipal), sua moglie dovrà richiedere il certificado de registro de ciudadano de la unión che contiene il N.I.E. (numero de identificación de extranjero) e lei, dopo 6 mesi di residenza in Spagna, potrà richiedere l'equivalente spagnolo della carta di soggiorno, la tarjeta de residencia (regimen comunitario) che le verrà dato senza il minimo problema se presenta il certificato di matrimonio e la carta di soggiorno italiana. Tale tarjeta de residencia contiene i suoi dati, nome e cognome della sua coniuge, e le sue impronte digitali e vale 5 anni (sono le direttive europee che prescrivono tale validità, le stesse direttive devono quindi essere applicate in Italia come in Spagna).

Per quanto riguarda la sua pratica di cittadinanza: la pratica non decade, ma ci sarà il grosso svantaggio che, quando lei trasloca ufficialmente (cioè sua moglie lei si iscriveranno all'anagrafe spagnola e sua moglie si iscrive all'AIRE, cosa che comporta anche la cancellazione del coniuge straniero dall'APR), la competenza della sua pratica passerà dall'UTG al Ministero dell'Interno, ove l'istruttoria ricomincia da capo. Si deve prendere cura di comunicare all'UTG il suo nuovo indirizzo all'estero chiedendo trasferimento della pratica al Ministero dell'Interno e presentare al consolato di competenza un volante de empadronamiento / convivencia insieme con il codice K10 per dimostrare la perdurante convivenza con la sua coniuge italiana ed assicurare che il consolato si prenda carico della sua pratica (e starci dietro per assicurarsi che lo facciano). Certo che i 730 giorni massimi non ricominciano da zero, questi decorrono comunque dalla data in cui lei presentò la sua domanda all'UTG di competenza, e pure il codice K10 resta lo stesso, ma, se per caso la sua pratica fosse stata ad un pelo dalla firma, il "trasloco" le farà perdere una marea di tempo. D'altra parte, ho appena fatto l'amara costatazione che nel mio comune di residenza c'è una coda di 4 mesi per fare il giuramento, per cui, visto che se lei espatria dovrà giurare al consolato italiano, ove probabilimente il giuramento lo potrà fare in una settimana dalla notifica del decreto, tale vantaggio potrebbe compensare la perdita di tempo causata dal "trasloco". In tutti i casi, il fare "traslocare" una pratica di cittadinanza è una potenziale sorgente di grane senza fine, quindi sempre da evitare, se possibile (consiglio spassionato di una mia buona conoscente, dirigente dei servizi demografici di Bologna).
Laureato in ingegneria a Torino
Laureato in economia ad Hagen
Specialista in Diritto di cittadinanza
Sostenitore dei Diritti Umani
Critico delle religioni, già incaricato regionale dell' IBKA
Sostenitore della psicoanalisi
Attivista contro gli abusi della psichiatria
Lingue: DE, FR, IT, EN, SP, NL

Re:Conversione: Da PDS per Motivi Familiari a Carta di Soggiorno
« Risposta #2 il: 06 Maggio 2013, 10:33:29 »
Gentile maxytorino,

Grazie mille per la sua risposta!

Tanti saluti.



« Ultima modifica: 06 Maggio 2013, 10:35:07 da Smitty »

Re:Conversione: Da PDS per Motivi Familiari a Carta di Soggiorno
« Risposta #3 il: 12 Maggio 2013, 21:01:24 »
Gentile maxytorino,

Le scrivo solo per condividere con Lei alcune informazioni che ho appena ricevuto: mi è stato detto che non posso lavorare in Spagna con il solo permesso di soggiorno italiano (quello che mi hanno dato dopo il matrimonio con cittadina italiana al posto della carta di soggiorno).
A questo punto sono intenzionato a richiedere la CdS quanto prima - anche se qui a Milano anche solo essere ricevuti all'ufficio immigrazione è un calvario.
Vorrei sapere se c'è un modo per ottenere questo documento prima possibile, magari dimostrando che ne avevo diritto sin dal principio e che invece mi è stato dato un altro documento?
Ha già avuto esperienze del genere?
Qual è secondo Lei il miglior iter da seguire?
Sto anche considerando l'idea di appoggiarmi ad una agenzia/sindacato, pensa che possa essere una buona idea?

Ringrazio per l'attenzione e rimango in attesa di un cortese riscontro.


Re:Conversione: Da PDS per Motivi Familiari a Carta di Soggiorno
« Risposta #4 il: 12 Maggio 2013, 21:41:23 »
Per darle un'informazione esatta dovrei ricercare nelle direttive europee e nelle leggi spagnole, ma non ne ho il tempo. Ritengo molto strano che un permesso di soggiorno italiano non sia riconosciuto in altri paesi membri.

Comunque, reitero che lei aveva diritto fin da subito alla carta di soggiorno e che dovrebbe insistere vehementemente che gliela diano.

Non so darle un consiglio preciso sul come far pressione sulle p.a. di Milano. Ormai è risaputo che a Milano tutte le p.a. sono di una lentezza e di un menefreghismo esasperanti.

Potrei raccontarle che io, a Torino, per mia moglie, prima ho fatto un'odissea da un ufficio all'altro (perché A mi inviava a B, B mi inviava a C e C mi ri-inviava ad A) finché mi sono strarotto le sfere, ho scritto una lettera "incendiaria" alla Questura, l'URP mi ha detto di passare ed io sono piombato lì con moglie, due bambini ed un bébé appeso al seno che ciucciava. Dopo che la capo ufficio mi accusò di "polemica" ed io risposi che avevo tutto il diritto e le ragioni di criticare e lei aveva il dovere di analizzare la mia critica in maniera razionale e mettere a posto le cose che non andavano e, inoltre, che "polemica" non è un parametro giuridico, bensí solo "ragione" o "torto" lo sono e che, tra l'altro, in Germania un tale documento viene fatto e rilasciato in 5 minuti, si è indebolita, poi si è intenerita vedendo i tre pargoli e ha detto "vabbé, per questa volta". Tre ore dopo avevamo la carta di soggiorno.

Certo che se, a Milano, come ho letto qui e là, in Questura nemmeno ricevono il pubblico senza appuntamenti, non c'è speranza. Ma restano, ovviamente, le diffide e le querele per omissione d'atto d'ufficio, le lettere ai responsabili, dirigenti e al Questore, e magari anche lettere al ministero dell'interno.

Una cosa è certa: se lei ha urgenza, lo faccia valere motivandolo bene. Le p.a. sono tenute, in casi di urgenza documentata dagli interessati, a prescindere dall'ordine cronologico.
Laureato in ingegneria a Torino
Laureato in economia ad Hagen
Specialista in Diritto di cittadinanza
Sostenitore dei Diritti Umani
Critico delle religioni, già incaricato regionale dell' IBKA
Sostenitore della psicoanalisi
Attivista contro gli abusi della psichiatria
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Re:Conversione: Da PDS per Motivi Familiari a Carta di Soggiorno
« Risposta #5 il: 06 Giugno 2013, 21:38:01 »
Anche io e mia moglie ci siamo trovati nella stessa situazione.

Sposati nel 2010;
Ricevuto semplice PDS mot. fam  valido 5 anni;
Aprile 2013 nata ns. figlia;
Per ricevere l'assegno di maternità serve PDS CE lungo soggiornanti oppure CDS.
Inviata la seguente raccomandata alla Questura :

" Ill.mo DIRIGENTE dell'Ufficio Immigrazione della QUESTURA di XXXXX

OGGETTO
Richiesta Carta di Soggiorno ai sensi del D.Lgs. 30/2007

I sottoscritti coniugi
XXXXXX, cittadino italiano, nato a XXXXXX il XX/XX/XXXX
XXXXXXXXX, cittadina XXXXXXXXX, nata a XXXXXXX il XXX/XX/XXXX, 
entrambi residenti a XXXXX, Via XXXXXXXX, X,

Espongono

   In data XXXXX 2010 hanno contratto matrimonio civile in XXXX,
   Dopo la celebrazione del matrimonio, la sottoscritta XXXXXX ha ottenuto, in data XX.XX.2010, il permesso di soggiorno n. XXXXXXXXX.
   Attualmente l'intero nucleo familiare ha conseguito la residenza a XXXXX, attualmente stabilita nella Via XXXX n.X
   I sottoscritti sono genitori della piccola XXXXXXXX, nata a XXXX in data XX/XX/2013.
   Interessa ai sottoscritti coniugi che la XXXXXXXX possa beneficiare della normativa che prevede la corresponsione, a carico dello Stato o del Comune di residenza, degli assegni di maternità.
   Pregiudiziale all'ottenimento di tale beneficio è che la Signora XXXXXXX  sia portatrice della Carta di Soggiorno che spetta ai familiari di cittadini dell'Unione - e quindi, anche italiani - ai sensi dell'art. 2 del D.l.gs. 6 febbraio 2007 n.30 con cui è stata data attuazione alla direttiva 2004 /38/CE.


Tale diritto è ampiamente riconosciuto in Giurisprudenza (vedi Corte di Cass. Ordinanza n. 25261 del 17.12.2010 e Corte Cass. Sez. I, Sentenza. n.4868 del 01/03/2010, nonché, Sentenza n. 17346 del 23.07.2010).
   La   disciplina giurisprudenziale citata stabilisce espressamente:
- che le disposizioni del citato decreto legislativo si applicano ai familiari dei cittadini italiani non aventi la cittadinanza italiana,
-  che il diritto all'ingresso ed al soggiorno per ricongiungimento familiare del cittadino extracomunitario con cittadino italiano è regolato esclusivamente dalla disciplina normativa di derivazione comunitaria, introdotta dal Dl.gs. 6 febbraio 2007, n. 30, che ha recepito la direttiva 2004/38/CE:
   Per quanto sopra, trovandosi nelle condizioni di cui alla normativa sopracitata ed al fine di poter godere dei benefici previdenziali sopracitati, i sottoscritti coniugi
                  fanno istanza
al Competente Ufficio Immigrazione della Questura di XXXXX perché venga rilasciata alla XXXXXXX la Carta di Soggiorno ai sensi del D.l.gs. 30/2007.
                   ------------
                     

Nel precisare che l'articolo 10 del D.l.gs 30/2007, comma 3, applicabile al caso di specie, stabilisce che “per il rilascio della Carta di soggiorno, è richiesta la presentazione:
a) del passaporto o documento equivalente, in corso di validità, nonché del visto di ingresso, qualora richiesto;
b) di un documento che attesti la qualità di familiare e, qualora richiesto, di familiare a carico;
c) dell'attestato della richiesta d'iscrizione anagrafica del familiare cittadino dell'Unione;
d) della fotografia dell'interessato, in formato tessera, in quattro esemplari;
e che, al comma 4, lo stesso articolo 10 aggiunge che “la carta di soggiorno di familiare di un cittadino dell'Unione ha una validità di cinque anni dalla data del rilascio,
                 fanno ulteriore istanza

perchè venga fissato ai sottoscritti un appuntamento per la produzione dei documenti sopraelencati.
I sottoscritti si riservano di regolarizzare la presente istanza con il bollo dovuto nella misura di euro 14,62, seguendo l'orientamento espresso dalla Agenzia della Entrate nella risoluzione n. 250/E del 17 settembre 2009, all’atto della produzione dei documenti medesimi.   
XXXXXX XX.05.2013
                                   Con Osservanza
                               
         XXXXXXXXX ______________________

         XXXXXXXX ______________________

"

dopo  3 gg. dal ricevimento della raccomandata abbiamo ricevuto telefonata dall'ufficio immigrazione per dirci che bastava andare li per richiederlo e non inviare una raccomandata.
Il giorno dopo siamo andati per portare la documentazione ( approffitando abbiamo anche fatto aggiornare i dati del nuovo passaporto di mia moglie).

Ci e stata rilasciata una ricevuta con l' indicazione " Aggior. Mot. Famiglia Art. 10 Dlgs 30/07 "

Cotrollando online nel sito della Polizia di Stato:

XX/05/2013 Presentazione domanda presso L’ufficio Immigrazione
21/05/2013 Stato del suo permesso di soggiorno: documento di soggiorno in trattazione.
XX/06/2013 Il documento di soggiorno è pronto per la consegna.
In consegna, con sms le verrà indicato quando e dove ritirare il permesso di soggiorno
Lo può ritirare presso: UFFICIO IMMIGRAZIONE PRESSO UFFICIO STRANIERI POLIZIA - XXXXX

Prossima settimana andremmo a ritirarla.
Comunque devo dire rispetto al 2010 il clima dentro l'ufficio immigrazione e molto cambiato, saranno le varie diffide e sentenze ????

« Ultima modifica: 08 Giugno 2013, 14:48:00 da luogabri »
Saluti
luogabri

Re:Conversione: Da PDS per Motivi Familiari a Carta di Soggiorno
« Risposta #6 il: 10 Giugno 2013, 13:23:26 »
Ritirata stamattina.Lo stampato che hanno consegnato a mia moglie è identico a quello che ho messo in allegato.
 In referenze in Italia c'è scritto " VALIDO COME CARTA DI SOGGIORNO ART. 10DLGS 30/07"

Saluti
luogabri

Action

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  • 1070
Re:Conversione: Da PDS per Motivi Familiari a Carta di Soggiorno
« Risposta #7 il: 10 Giugno 2013, 13:41:20 »
Ed è quello giusto.Vai con l'assegno

Re:Conversione: Da PDS per Motivi Familiari a Carta di Soggiorno
« Risposta #8 il: 10 Giugno 2013, 14:02:34 »
Ed è quello giusto.Vai con l'assegno

già protocollata in comune la carta di soggiorno..................
Saluti
luogabri

Re:Conversione: Da PDS per Motivi Familiari a Carta di Soggiorno
« Risposta #9 il: 27 Giugno 2013, 19:09:09 »
stamane accreditato l'assegno di maternità tramite bonifico da parte dell'INPS di € 1.672,65 sul conto di mia moglie.

 ;D ;D ;D ;D
« Ultima modifica: 27 Giugno 2013, 19:17:50 da luogabri »
Saluti
luogabri

Re:Conversione: Da PDS per Motivi Familiari a Carta di Soggiorno
« Risposta #10 il: 01 Luglio 2013, 21:48:21 »
salve, se un ragazzo è in italia da tre anni con permesso di soggiorno regolare, e la sua moglie da 10 anni regolare di carta di soggiorno e non lavora invece suo marito si.
il ragazzo può richiedere CARTA DI SOGGIORNO PER LUI ( i requisiti richiesti per la carta di soggiorno li ha attestato di scuola, cud ecc....) allegando i documenti della moglie,
vuole allegare i documenti della moglie per un solo motivi perchè non ha ancora 5 anni di permesso di soggiorno per fare la richiesta della Carta di soggiorno. grazie