Salve,
sono un cittadino italiano sposato con cittadina straniera (non UE). Dal momento che viviamo qui in Italia, ci siamo recati presso la questura competente (Trieste) per richiedere la carta di soggiorno della mia consorte, presentando la documentazione richiesta secondo quanto indicato dal decreto legge 30/2007, art. 10, comma 3, ma l’impiegata dell’ufficio immigrazione della suddetta questura, si è rifiutata di accettare la nostra istanza, in quanto, a suo dire, avremmo dovuto presentare anche la documentazione in merito alla disponibilità di alloggio (contratto locazione, cessione fabbricati, ecc.).
Ho tentato di appellarmi al decreto legge sopra citato, nel quale non si fa menzione alcuna del documento richiesto. Ho fatto notare che circa il rilascio della carta di soggiorno per coniuge italiano, ogni questura (inspiegabilmente) richiede una documentazione diversa, ma l’impiegata non ha voluto sentire ragioni. Le ho chiesto, allora, di mettermi per iscritto le motivazioni del suo personale rifiuto, ma mi è stato risposto letteralmente “di rivolgermi ai suoi superiori, che comunque adesso non ci sono”. Infine, quando le ho chiesto come mai mi avesse dato, per formulare la mia istanza, il modulo 210 (per richiedenti permesso soggiorno) diverso da quello che sarebbe corretto per la carta di soggiorno decreto legge 30/2007, mi è stato risposto, in malo modo, che i moduli corretti erano finiti ed avrei dovuto accettare quello che lei mi ha dato.
Senza voler entrare nel merito dei commenti personali circa l’intera faccenda, vorrei chiedere cosa sarebbe giusto fare, in questo caso, dato che i 90 giorni per soggiorno in area Schengen di mia moglie, sono quasi al termine?
Grazie anticipatamente.
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