Buongiorno, sono nuova del forum e ringrazio in anticipo chi vorrà aiutarmi. Vado a spiegare:
Sono una cittadina extracomunitaria, sposata con un cittadino italiano da 13 anni, però da 7 non conviviamo più anche se non abbiamo fatto la separazione legale. cioè, SIAMO ATTUALMENTE SPOSATI A TUTTI GLI EFFETTI. Abbiamo vissuto come marito e moglie per ben 4 anni e mezzo e poi abbiamo continuato ad avere la residenza insieme per altri 7 anni.
Il problema:
Nel 2011 per irreperibilità mi è stata tolta la residenza presso la casa di mio marito e ora ho fatto richiesta di residenza presso la casa del mio attuale compagno. Ho chiamato la questura per sapere come fare per aggiornare la residenza sulla mia Carta di Soggiorno e mi hanno detto quanto segue:
Signora; se lei non convive più con suo marito sotto lo stesso tetto e non ha la residenza insieme a lui NON HA DIRITTO A CONTINUARE AD AVERE LA CARTA DI SOGGIORNO. Si deve trovare un lavoro, poi le daremo un permesso di soggiorno per lavoro.
(premetto che, per questioni di salute dal gennaio di questo anno non ho più un lavoro)
Mi hanno semplicemente fatto capire che: o trovo un lavoro grazie al quale potrei avere diritto ad un normale permesso di soggiorno per lavoro (e addio carta di soggiorno a tempo indeterminato), oppure torno sotto lo stesso tetto di mio marito.
Domande:
E davvero cosi? Potrei perdere la mia carta di soggiorno e persino il diritto a risiedere in Italia?
Quali sono miei diritti?
Cosa succede se non aggiorno la carta di soggiorno dopo aver ottenuto la nuova residenza?
Tutte le questure hanno il dovere di seguire delle leggi generali oppure ogni questura può interpretare la legge a suo modo?
Nella mia attuale situazione, posso viaggiare all’estero (nazione di cittadinanza)? Corro il rischio di non poter rientrare in Italia?
Corte di Cassazione, Sez. VI civile, sentenza del 9 gennaio 2013, n. 12745 (Depositata il 23 maggio 2013)
Per il coniuge straniero non comunitario di cittadino italiano o appartenente ai Paesi UE deve ritenersi applicabile il d.lgs.n.30 del 2007 escludendo, percio', tra i criteri di riconoscimento iniziale e conservazione dei titoli di soggiorno previsti da tale normativa, la convivenza effettiva. Rimane vigente il divieto di abuso del diritto e di frode, realizzabile mediante matrimoni fittizi .
Dopo aver letto questo mi sento più tranquilla, ma vorrei comunque che qualcuno mi desse conferme...