Salve a tutti!
Vorrei innanzitutto ringraziare per questo bellissimo Forum e per l’aiuto che offre a coloro che si trovano in difficoltà.
Sono un utente nuovo e non sono qui per chiedere consigli, ma per condividere la mia esperienza personale sperando che possa servire ad altre persone che si trovano in difficoltà… Anch’io come molti altri utenti ho trovato molto aiuto leggendo questo forum. Scusate se posto in questa sessione del forum perché la mia esperienza coinvolge due argomenti diversi (Cittadinanza e Carta soggiorno Dlg 30/2007), e l’ultimo è quello che c’entra in questa sessione.
Sarà un po’ lunga e vi chiedo di avere pazienza Cominciamo….
Sono cittadino un brasiliano che è arrivato in Italia nel 1996 per ricongiungimento familiare. Mia madre era sposata con un cittadino Italiano. Mio primo permesso di soggiorno risale al 1997 e nell’anno 2003 ho ottenuto la carta di soggiorno.
Nel 2008 ho fatto richiesta per la Cittadinanza Italiana per residenza, visto che da anni avevo un lavoro stabile e tutte le carte in regola per fare tale richiesta. Ho aspettato tre anni e la cittadinanza non arrivava, sul sito del ministero dell’interno c’era scritto ormai da parecchi mesi: “L'istruttoria è stata avviata. Si è in attesa dei pareri necessari alla definizione della pratica ”. Nel mese di gennaio del 2012 ho cominciato a cercare in rete e ho trovato questo Forum e ho seguito i consigli di Amedeo e ho inviato una “diffida ad adempiere” ai vari organi competenti. Dopo questa procedura, ho notato che lo stato della mia pratica è cambiato radicalmente. In pratica nel giro di 3 mesi il decreto era già stato firmato e nel 21/04/2012 ho fatto il giuramento.
Mia madre che ormai era divorziata da anni ed era venuta a vivere con me, per motivi vari non è mai riuscita né a fare la cittadinanza, né a fare la Carta di soggiorno normale. In pratica non riusciva ad avere una situazione economica stabile per fare tali documenti.
Su questo forum sono venuto alla conoscenza del Dlg 30/2007, e ho preparato tutta la documentazione per fare la carta di soggiorno per mia madre. Come descritto da Amedeo ho riscontrato i seguenti problemi:
1) In questura non esiste la modulistica adatta per fare tale richiesta, ma il normale modulo per il classico permesso di soggiorno. Mi sono lamentato con l’ufficiale incaricato, ma lui in sostanza mi diceva che andava bene quello… Siccome non mi fidavo, una volta compilato il modulo, ho barrato la scrittura “permesso di soggiorno” e ho sostituito con la dicitura “Carta di Soggiorno in base a Dlg 6 febbraio 2007, n.30”. L’ufficiale incaricato in pratica mi ha fulminato con gli occhi, ma non ha avuto il coraggio di dire niente anche perché mi sono letto tutta la normativa e l’avevo portata con me.
2) Di solito ti chiedono altri documenti che non c’entrano niente, ma questo può essere facilmente contestabile perché sulla documentazione la normativa è molto chiara. La documentazione non è difficile da recuperare e se la persona interessata vive con te e come nel caso di mia madre che non lavorava, ho dovuto soltanto fare un’autodichiarazione che lei era a carico.
3) Bisogna fare molta attenzione alle informazioni che ti danno in questura perché spesso sono inesatte. È sempre meglio leggere prima la normativa di riferimento e arrivare “preparati”.
Risolto questi problemi iniziali, ho fatto la domanda e come al solito dopo 4 mesi non era arrivato niente. A questo punto altra diffida per velocizzare la pratica…
A mia sorpresa quando lei è andata a ritirare il documento ho visto che si trattava di un permesso di soggiorno valido 5 anni. Mi sono infuriato e ho mandato una autotutela a tutti gli organi competenti e dopo due settimane mi cercava insistentemente l’ispettore della questura che voleva parlarmi visto che avevo anche messo il mio numero di cellulare nel caso qualcuno volesse contattarmi.
Alla fine ho fissato un appuntamento con lui e mi ha spiegato in sostanza che quella era una carta di soggiorno perché il ministero dell’interno stampa sempre su un foglio che è quello del permesso di soggiorno, ma se gli organi di polizia inseriscono il numero del documento nel sistema, allora appare come una CDS. Mi ha detto anche che l’unica cosa che il ministero fa in questo caso per distinguere tra un normale Permesso e una CDS è che mettono un timbro “Carta di Soggiorno per familiare di cittadino UE” (che nel nostro caso non c’era). Io invece gliel’ho detto che non essendoci niente che confermava che quella era una CDS, allora per me si trattava di un PDS.
Alla fine ha chiama un suo collega che ha messo il timbro. Tra l’altro erano molto seccati dalla lettera che ho mandato e mi ha detto: “Bastava che lei veniva qui e glielo mettevamo il timbro che ci eravamo dimenticati”. Io l’ho risposto: “Se il documento fosse stato fatto a dovere… allora nessuno di noi avrebbe perso tempo per questa cosa”. In più l’ho contestato che il documento, così com’è stato consegnato non era chiaro, soprattutto per le persone che come noi che non fanno quello di mestiere non capisco esattamente le varie motivazioni che possano esserci…. A volte mi chiedo se queste situazioni non siano fatte di proposito…
Per finire vorrei dirvi di non accontentarvi delle risposte che vi danno i vari organi competenti e se qualcosa non vi è chiaro, di cercare in rete, perché ci sono tante informazioni utili. Purtroppo se non stiamo attenti, ci fregano e il miglior modo per lottare per i propri diritti è essere informati!
Un saluto e Buona Fortuna a tutti!