Salve, vorrei condividere con voi la mia esperienza per poter aiutare chi si trova nella stessa situazione.
Sono una ragazza italiana, nata e residente a Bologna.
A giugno 2009 mi sono sposata con il mio compagno, senegalese, senza permesso di soggiorno (comunemente definito "clandestino").
Ancora non sapevo cosa fosse la Carta di soggiorno, così dopo il matrimonio abbiamo chiesto il classico Pds. Riassumo schematicamente le tappe della nostra vicenda:
-giugno 2009 matrimonio
-luglio 2009 richiesta di pds
-fine ottobre 2009 controlli della questura, ovviamente positivi.
-inizio novembre 2009 rilascio del permesso di soggiorno, con scadenza novembre 2010
-fine settembre 2010 facciamo domanda di carta di soggiorno, come avevo imparato leggendo questo forum. Poichè la Questura di Bologna non ha i moduli di richiesta per la carta di Soggiorno, avevo stampato i miei, ma non li hanno accettati. Così prendo i loro e cancello la scritta "Richiesta permesso di soggiorno" scrivendo sopra "Richiesta Carta di soggiorno"
-a fine febbraio, sul sito della Questura ancora nessuna risposta, il documento risulta sempre "in trattazione"
-il 19 febbraio invio una DIFFIDA AD ADEMPIERE E RICHIESTA DI ACCESSO AGLI ATTI, prendendo il modello che Amedeo ha messo sul forum. L'ho inviata sia per fax sia con raccomandata. ovviamente il fax arriva subito, la racomandata dopo qualche giorno, ma...
-il 23 febbraio il sito della Questura magicamente si sblocca, il documento è pronto. Prenotiamo il ritiro per il 7 marzo.
-7 marzo ci rechiamo in questura e ci danno un permesso di soggiorno, con durata di un anno.
-decidiamo allora di utilizzare lo strumento dell'autotutela, come suggerito da Amedeo. Ho stampato 6 moduli, in cui ho riassunto i nostri dati e la nostra vicenda, e li ho mandati a:
.Direttore Ufficio Immigrazione di Bologna, Stefano Lodi
.Questore Capo di Bologna, Luigi Merolla
.Ministro della Funzione pubblica, Antonio Naddeo
.Presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino
.Ministro dell'interno, Roberto Maroni
.Presidente della repubblica, Giorgio Napolitano
Tutti questi indirizzi si trovano su internet, sono pubblici. Bisogna solo avere la pazienza di trovarli. Io comunque li ho già, se qualcuno fosse interessato.
-morale, ancora non abbiamo risposta, ma confido che qualcosa si muoverà.
La burocrazia è una palude dove si può rimanere invischiati per anni, se non si fa di tutto per far rispettare i propri diritti.
Io invece voglio andare in Senegal a conoscere i miei nipotini
sapendo che mio marito può entrare e uscire dall'Italia con me, e ha la tranquillità di un permesso indeterminato, che non dovrà rifare ogni anno con tutti questi problemi...
In bocca al lupo a tutti