Buongiorno a tutti,
mi fa piacere che non sono l'unico a pensare che il Ministero degli Inerni con la sua circolare ha cambiato il senso dell'articlo 5 della legge 91 del 1992.
È assurdo che, mentre la legge afferma che il coniuge richiedente debba essere stato maritato con il coniuge cittadino italiano per XY anni (dipende dal caso), la circolare afferma invece che gli XY anni devono essere attesi non dalla data del matrimonio, ma dalla data di naturalizzazione del coniuge italiano.
Come dicono giustamente altri utenti, il Ministero degli Interni non è un organo legislativo, ma solo esecutivo e, emettendo circolari contrari alla legge, infrange il suo dovere di far rispettare la legge.
Visto il fatto che moltissimi funzionari in Italia sono precari e devono quindi "fare i bravi" nella speranza che il loro contratto di lavoro venga prolungato, e che anche i non precari ne soffrono delle conseguenze in termini di carriera e di ambiente di lavoro se, come dovrebbero in teoria fare, non obbediscono alle circolari quando queste contrastano con le leggi, in pratica le circolari finiscono per sostituire la legge, perché vengono osservate, a ragione o a torto.
Ritengo che gli utenti dannegiati da tale circolare dovrebbero reagire. Gli Italiani sono a volte troppo obbedienti. In Francia, senza la Rivoluzione, certi stati di "diritto" che non erano che degli stati di sfruttamento, non sarebbero mai stati eiliminati.
Propongo che almeno 10 o 20 coppie dannegiate da tale circolare si riuniscano inserendo un commento in seguito al mio. Una volta raggiunto un numero sufficiente di "coppie vittime coraggiose", potremmo metterci tutti d'accordo e sottoscrivere insieme una querela contro i responsabili del Ministero degli Interni.