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Il Governo presenta un nuovo “pacchetto sicurezza”

Il Governo presenta un nuovo “pacchetto sicurezza”
« il: 08 Novembre 2010, 13:01:15 »
08 novembre 2010

Il Governo presenta un nuovo “pacchetto sicurezza”: allontanamento con accompagnamento per i comunitari non in regola e rinnovo dei permessi di soggiorno affidato ai Comuni.
Il Consiglio dei Ministri di venerdì scorso ha approvato un DDL che nelle prossime settimane verrà inviato al Parlamento.


Un “nuovo pacchetto sicurezza”, così il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha definito le misure approvate venerdì scorso nel Consiglio dei Ministri.
La misura si basa su due provvedimenti: un decreto legge ed un disegno di legge da inviare al Parlamento. Il primo contiene interventi contro la violenza negli stadi, la prostituzione, il sequestro nei beni alla criminalità organizzata, la tracciabilità dei movimenti bancari e lo scambio di informazioni con le polizie straniere.
Il disegno di legge prevede misure più specifiche riguardo all’immigrazione. Anzitutto il Governo propone una procedura per l’allontanamento dei cittadini comunitari che non possiedono i requisiti per la permanenza in Italia previsti dalla normativa Ue sulla libera circolazione.
Per questo il Governo, che ha annunciato di voler richiedere un parere alla Commissione europea, ha previsto inizialmente per il cittadino non in regola un invito a lasciare il Paese, qualora questo rimanga inadempiente, il nuovo ddl prevede l’accompagnamento coatto.
“C’è una norma europea la 38 del 2004, – ha dichiarato il ministro Maroni presentando l’iniziativa – che prevede che, se un cittadino dell’Unione europea vuole risiedere stabilmente in un Paese oltre i 90 giorni, deve rispondere a determinati requisiti e cioè avere un lavoro, un reddito e un’idonea abitazione. La violazione non è oggi sanzionata e dunque noi introduciamo una sanzione che è l’invito ad allontanarsi”. Se questo invito non viene rispettato, ha aggiunto Maroni, “è prevista l’espulsione del cittadino comunitario per motivi di ordine pubblico”.
Il provvedimento prevede modifiche sostanziali anche per quel che riguarda il rinnovo dei permessi di soggiorno. Nel documento che Palazzo Chigi invierà al Parlamento tale procedura amministrativa, finora competenza delle questure, verrà trasferita ai Comuni.
Il Ministro dell’interno nel corso della conferenza stampa di presentazione del pacchetto sicurezza ha dichiarato che ogni anno “sono rinnovati 800mila permessi di soggiorno” e “vengono rilasciati 500mila nuovi permessi. Questi restano in capo alle questure”, ha ricordato Maroni, ma “noi vogliamo però che il rinnovo dei permessi di soggiorno sia tolto alle questure e suddiviso sul territorio nei Comuni dove tali cittadini risiedono”. In questo modo, ha sottolineato la procedura sarà “più rapida e meno onerosa”.

fonte: Immigrazioneoggi
Saluti
luogabri

Amedeo

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  • 1914
Re: Il Governo presenta un nuovo “pacchetto sicurezza”
« Risposta #1 il: 08 Novembre 2010, 17:25:33 »

Il provvedimento prevede modifiche sostanziali anche per quel che riguarda il rinnovo dei permessi di soggiorno. Nel documento che Palazzo Chigi invierà al Parlamento tale procedura amministrativa, finora competenza delle questure, verrà trasferita ai Comuni.
Il Ministro dell’interno nel corso della conferenza stampa di presentazione del pacchetto sicurezza ha dichiarato che ogni anno “sono rinnovati 800mila permessi di soggiorno” e “vengono rilasciati 500mila nuovi permessi. Questi restano in capo alle questure”, ha ricordato Maroni, ma “noi vogliamo però che il rinnovo dei permessi di soggiorno sia tolto alle questure e suddiviso sul territorio nei Comuni dove tali cittadini risiedono”. In questo modo, ha sottolineato la procedura sarà “più rapida e meno onerosa”
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fonte: Immigrazioneoggi

I conti non tornano!!!   Dato che gli stranieri in Italia sono 5.000.000 (fonte Caritas), di cui circa 500.000 irregolari, ne rimangono 4.500.000.   Tenuto conto che al max saranno 500.000 quelli con Carta di Soggiorno o PdS CE, ne rimangono 4.000.000.   Se normalmente gli uffici immigrazione rilasciano PdS ad un anno, le pratiche da trattare sono circa 4.000.000 all'anno e non 1.300.000!!!

Facciamo un altro conto: 4.000.000 / 100 provincie = 40.000 pratiche anno per provincia.   40.000 / 300 giorni = 133 pratiche al giorno per questura/provincia.

Era ora che si decidesse di trasferire ai comuni questa incombenza!!!

Un saluto,
« Ultima modifica: 08 Novembre 2010, 17:27:21 da Amedeo »
Amedeo

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