Caro m.kazakhstan,
ti confermo che sia la questura che il sindacato stanno dicendo, facendo e scrivendo una marea di vaccate.
Ti consolo dicendoti che ciò non è una prerogativa dell'Italia. Io avevo perso la cittadinanza italiana decenni fa, essendo allora la doppia cittadinanza tedesca e italiana non consentita (ora invece lo è). Quando volli andare in Germania con la mia compagna con cui avevo ben due figli, andai prima in Germania con mia figlia e poi richiesi ricongiungimento famigliare della madre extracomunitaria alla figlia tedesca. Per tale ricongiungimento, la legge tedesca è chiarissima: non sono richieste né conoscenze di lingua né dati di reddito alcuni (sarabbe inoltra stato assurdo chiedere a me dati di reddito, visto che allora non ero nemmeno sposato con lei). Ciò nonostante, i funzionari, anche qui per motivi politici, ignorarono la loro prropria legge e, per mettermi i bastoni tra le ruote fecero delle pretese allunicnanti: nemmeno gli 8 immobili che allora ancora possedevo (cho ho poi perso proprio in un fallimento colossale causato proprio da giudici e amministrazioni pubbliche tedesche) gli bastavano. Debbi rivolgermi ad un ex-cliente grande industriale che, per ricanbiarmi un vecchio favore, mi fece un contratto di lavoro e mi regalò due stipendi mensili (gli avevo fatto risparmiare, anni prima, una convenzionale di mezzo milione di euro, quindi il regalarmene cinquemila non gli faceva poi male, per fortuna ci sono persone che si ricordano dei favori fatti...). Il motivo era chiaro: si trattava di una cittá con 25% di stranieri nella quale, quindi la politica locale faceva di tutto per frenare una ulteriore immigrazione. Avessi fatto la stessa richiesta in una cittá con il 2% di stranieri e con un governo di sinistra, non avrei avuto tali problemi. Beh, giá allora avrei dovuto bombardare le p.a. di querele, ma, solo perché avevo fretta di far venire la mia compagnia in Europa, ho fatto che accettare le pretese illegali dei funzionari.
In ogni caso, quindi, l'essenza del discorso è la seguente: sappi che dietro agli "errori" delle p.a. e dei tribunali, c'è sempre una qualche sorta di volontá, una volontá che io chiamo "politica" nel senso più lato del termine. Può essere solo la volontá puramente locale del responsabile del reparto che è un fanatico con idee ed idiosincrasie proprie, senza connessioni alla alta politica (p.es. forse il tuo funzionario ha avuto una amichetta russa che gli ha succhiato un sacco di soldi), ma può essere anche un ordine (ovviamente solo verbale) dato da un potentato di partito a tutti i funzionari che sono membri dello suo stesso partito a "interpetare" (cioè a violare) la legge secondo un certo schema ben predeterminato in modo da raggiungere scopi politici (qui: la riduzione dei nuovi cittadini italiani e/o della immigrazione).
In casi isolati ci possono essere personaggi presi di mira personalmente dal funzionario in questione, da un piccolo potentato politico locale (sindaco, un giudice, un prefetto, un industriale ammanicato, etc.). In casi ancora più particolari ci possono essere personaggi (come me) presi di mira addirittura dai servizi segreti di un governo (la zuffa con me l'hanno iniziata piccoli funzionari tedeschi, ma io mi sono ribellato bene e li ho svergognati a livello mondiale, e poi mi sono corsi dietro per 3 anni i loro servizi segreti).
Per quanto riguarda i sindacati, renditi conto che anche loro sono non solo pieni di incompetenti, ma, soprattutto negli ultimi anni, sono stati infiltrati dalla alta plutocrazia che governa dietro le quinte tutta l'Europa con della gente che fa finta di fare il sindacalista, ma che, invece di difendere i lavoratori, li prende per i fondelli - cioè sindacalisti che in una maniera o nell'altra fanno di tutto per indebolire i lavoratori e difendere gli interessi dei capitalisti. Ovviamente, non essendo i lavoratori le persone più colte, non se ne accorgono e ci cascano tutti come delle pere (o chi se ne accorge, come te, si arrabbia perché non si capacita di che cosa succede veramente dietro le quinte). Anche questo non c'è solo in Italia. In Svizzera, per esempio, la direzione dell'UNIA (uno dei più grandi sindacati) a Zurigo, è in mano di una ex-direttrice di personale che opera nell'interesse degli imprenditori, quindi contro gli interessi dei proprii soci.
Non voglio entrare nell'ideologia, ma Marx è stato un grande diagnostico ma un pessimo farmacologo, e come tale ha descritto benissimo la potenza del capitale in tutte le sue sfaccettature negative. Il capitale compra tutto: i partiti, gli enti, i giudici, i voti. Una democrazia capitalista non può essere una democrazia, bensí degenera sempre nella plutocrazia, e ciò è quello che sta succedendo in tutto l'occidente. Che il farmaco contro questa malattia non possa essere l'abolizione totale della proprietá privata, questo è stato indiscutibilmente provato, comunque la diagnosi era giusta ed è attuale ancora oggi.
Concretamente: smettila di stupirti, il mondo è corrotto fino al collo, dappertutto. E proprio in Germania, della quale tutti hanno, a torto, un'opinione cosí alta, succedono le turpitudini più allucinanti. Chi ha fatto palestra in Germania, a mio parere, non si stupisce più di nulla.
Nel tuo caso: concentrati nei passi necessari, cioè
a) la diffida come consigliato da Amedeo e come descritto in più interventi di questo sito;
b) se la diffida non fa effetto entro 90 giorni, querela penale.
Tanto, tua moglie qui ci deve stare e nessuno può mandarla via. Nel caso interessa anche un giornale locale cercando di far pubblicare un articoletto, tanto per dare un messaggino ai funzionari del tipo "sappiate che io pubblico, comincio con l'eco del villaggio, ma, se necessario, vado fino all'Herald Tribune". Tale messaggino, una volta pubblicato l'articoletto locale, lo puoi dare telefonicamente al capo del dipartimento in questione... quindi, se non vuole diventare tristemente famoso, che faccia il suo dovere... a buon intenditor poche parole!