Il matrimonio al consolato non credo che sia possibile, forse sí, forse no. La maggior parte delle nazioni non offre la possibilitá di sposarsi in Consolato. La Germania, per esempio, non offre tale possibilitá. Il Marocco, invece, offre la possibilitá di sposarsi al Consolato del Marocco ma solo ai cittadini marocchini. Qui è lei che deve informarsi, caro Ozzyit.
Una volta celebrato, il matrimonio è comunque valido in tutto il mondo.
Il punto è che non cambia proprio niente di niente per la sua pensione lo sposarsi in Consolato o lo sposarsi allo stato civile inglese o lo sposarsi in India (se ciò la divertisse...). Se lei ha una pensione inglese ed è residente in inghilterra, sono le leggi inglesi che contano. Né il luogo dove si sposa, né la sua cittadinanza, né la cittadinanza di sua moglie contano un fico secco.
Un'altro discorso è il regime di matrimonio. Se voi non fate un contratto di matrimonio, il regime che conta è quello normale dello stato in cui vi sposate. Per esempio: mia moglie (marocchina) ed io (ai tempi solo tedesco ed ora nel frattempo tedesco ed italiano) ci siamo sposati in Germania senza convenire nulla di particolare, quindi vale automaticamente lo "standard" tedesco, che è la "Zugewinngemeinschaft", cioè che ciò che ognuno dei coniugi possiede il giorno del matrimonio resta di sua proprietá, e, se poi si divorzia, la differenza tra la somma dei due patrimoni al divorzio e la somma dei due patrimoni (Zugewinn = guadagno aggiuntivo) al matrimonio viene spartita in due.
Ancora un'altro discorso è la pensione. Se lei è in un fondo pensionistico inglese ed è residente in Inghilterra è soggetto a legge inglese, quindi, sono quelle leggi che decidono che cosa se ne fa dei soldi del fondo pensionistico nel caso lei deceda.
Solo un dettaglio... ma perché pensa a una cosa del genere adesso? Non vorrei fare parallele, ma io ho avuto, 15 anni fa, una relazione di alcuni anni con la peggiore donna che abbia mai conosciuto in vita mia. Lei insisté moltissimo sullo sposarmi (cosa che x fortuna non ho mai fatto) ed a "dargli un futuro" nel caso io morissi (feci un testamento che ho poi revocato dopo che mi sono sposato con la mia attuale moglie). Col senno del poi devo dire che un tale "accenno col palo della luce" avrebbe dovuto essere sufficiente, per me, per capire immediatamente che quella donnaccia non voleva me, ma il mio portamonete. In effetti, dopo essere rientrato dal Marocco alla Germania con la mia nuova fidanzata e due figli avuti da lei ed essermi sposato, tale donnaccia (che avevo fatto sbattere fuori dal mio appartamento con l'aiuto della polizia due anni prima) ha pure cercato di separarmi da mia moglie mettendomi "lettere d'amore" tutti i giorni nella buca delle lettere. Ho finito per farle fare una diffida dall'avvocato.
Stia all'erta, caro Ozzyit. Una donna che sposa un uomo per amore (o anche solo per sincera ed onesta amicizia, il che basta ed avanza), l'ultimo a cui pensa è la sua ereditá e/o la sua pensione. Una che pensa a tali cose, ha tutte altre prioritá. Un vecchio conoscente svizzero mi disse una volta: "La donna è un animale rapace. Come tutti gli animali rapaci, ha una strategia.". Ovviamente, non è sempre cosí, ma in 9 casi su 10 è cosí. Cerchi, caro Ozzyit, di essere il 1 caso su 10 che non è cosí. Filtri, filtri e filtri, prima di decidere. Se sapesse quante fidanzate ho avuto prima di sposarmi...