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dopo avere sposato in Russia una ragazza russa...cosa fare?

Salve a tutti, gentilmente chiedo quali passi seguire (burocratici e non), dopo aver sposato una ragazza russa in Russia, per far venire la mia moglie in Italia a vivere con me. Io sono cittadino italiano con reddito. Grazie

Leo83

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Re:dopo avere sposato in Russia una ragazza russa...cosa fare?
« Risposta #1 il: 07 Giugno 2014, 11:18:14 »
se lei può entrare in italia come turista poi andare dirattamente in questura con il certificato di matrimonio i tuoi documenti di redito alloggio ecc e chiedere soggiorno (senza chiedere un nulla osta) in molti casi rompono le scatole chiedono che la perona deve chiedere il nulla osta....ma molti hanno fatto senza
« Ultima modifica: 07 Giugno 2014, 11:30:54 da Leo83 »
ciao a tutti. e volevo dirvi in anticipo che non ho studiato legge e nemeno lo faccio per lavoro. e solo esperienza personale avendo visuto anni in Italia.quindi gentilmente prendete cio che vi dico con le pinze..un in bocca a luppo a tutti

Intore

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Re:dopo avere sposato in Russia una ragazza russa...cosa fare?
« Risposta #2 il: 07 Giugno 2014, 13:06:43 »
Non è proprio così caro Leo83. Perché è stato abolito l'obbligo del rilascio del visto nazionale per i familiari dei cittadini comunitari.

Con il messaggio n. 400/A/2013/12.337, il Ministero degli Esteri ha chiarito le modifiche introdotte al D.Lgs. n. 30/2007 che norma l’ingresso e soggiorno dei familiari extracomunitari dei cittadini UE. Questa normativa si applica anche ai familiari dei cittadini italiani.

La novità più importante è l’eliminazione del visto nazionale come condizione per l’ingresso in Italia. Infatti, i familiari dei cittadini comunitari che si ricongiungono ovvero che entrano al seguito di questi ultimi, non hanno più l’obbligo di richiedere un visto nazionale di tipo D per lungo soggiorno (cioè per soggiorni superiori a 90 giorni) utile per l’ingresso in Italia, per il rilascio della carta di soggiorno e per l’iscrizione anagrafica.

Il visto, quindi, viene rilasciato solo ai cittadini extracomunitari che, per la nazionalità di appartenenza, sono soggetti alla richiesta di un visto turistico C di breve soggiorno (cioè inferiori a 90 giorni) per poter attraversare le frontiere UE. La domanda deve essere presentata alla Rappresentanza Diplomatica/Consolare italiana all’estero, allegando la documentazione che certifica il legame di parentela con il cittadino comunitario. Il visto rilasciato, a titolo gratuito come previsto già dal D.Lgs. 30/2007, ha ingressi multipli e una validità massima di 90 giorni da usufruire nell’arco di 6 mesi.

I cittadini non comunitari che non hanno bisogno del visto, i cosiddetti “visa waiver”, possono fare  tranquillamente ingresso nel territorio italiano senza richiedere un visto turistico in quanto appartengono ai Paesi che aderiscono al programma di esenzione di visto d'ingresso per brevi soggiorni.

Dopo l’ingresso in Italia, i familiari extraUE  devono recarsi direttamente alla Questura della città di dimora per presentare la richiesta della carta di soggiorno. L’obbligo di verificare la sussistenza delle condizioni di familiare a carico o del vincolo registrato in un altro Stato rimangono esclusivamente alle amministrazioni competenti nel territorio italiano.

Si rammenta che la normativa intende per familiare il coniuge o il partner che abbia un documento che certifica il legame di parentela con il cittadino comunitario; i figli sotto i 21 anni o a carico, anche se sono solo del coniuge/partner; i genitori a carico (sia del cittadino UE che quelli del coniuge/partner); ogni altro familiare solo se risulta a carico o convive già nel paese di provenienza con il cittadino comunitario, anche nel caso in cui il familiare abbia gravi motivi di salute ed è assistito personalmente dal cittadino UE.

Il visto tipo D per motivi familiari è rilasciato, dunque, esclusivamente ai familiari stranieri che si ricongiungono con i cittadini stranieri residenti in Italia, in presenza del nulla osta al ricongiungimento familiare, ai sensi dell’art. 29 del D.Lgs. 286/98.
"Ignorànzia lègis non excùsat"

Intore

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Re:dopo avere sposato in Russia una ragazza russa...cosa fare?
« Risposta #3 il: 07 Giugno 2014, 13:12:08 »
Una volta che sarete in Italia potrai richiedere la carta di soggiorno per cittadini extracominitari familiari di cittadini comunitari.
La carta di soggiorno per familiare di cittadino UE è il titolo di soggiorno rilasciato ai familiari stranieri di cittadini comunitari, tra cui rientrano anche i familiari extracomunitari di cittadino italiano.

Nei confronti dei cittadini comunitari e dei loro familiari stranieri applicano le disposizioni del Decreto Legislativo 6 febbraio 2007, n.30, con cui è stata data attuazione alla Direttiva 2004/38/CE relativa al diritto dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari di circolare e soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri.

I familiari stranieri di cittadino dell'Unione che possono chiedere la carta di soggiorno ai sensi dell'art. 2 del D.lgs. 30/2007 sono: il coniuge, i discendenti diretti di età inferiore ai 21 anni o a carico e quelli del coniuge, gli ascendenti diretti a carico e quelli del coniuge, il partner che abbia contratto con il cittadino dell'Unione un'unione  registrata  sulla  base  della  legislazione  di uno Stato membro (qualora la legislazione dello Stato membro ospitante equipari l'unione  registrata  al  matrimonio  e nel rispetto delle condizioni previste dalla pertinente legislazione dello Stato membro ospitante). L'articolo 3 del D.lgs. 30/2007 inoltre estende la definizione di familiari anche a "ogni altro familiare, qualunque sia la sua cittadinanza ... se è a carico o convive, nel paese di provenienza, con il cittadino dell'Unione titolare del diritto di soggiorno a titolo principale o se gravi motivi di salute impongono che il cittadino dell'Unione lo assista personalmente; ... il partner con cui il cittadino dell'Unione abbia una relazione stabile debitamente attestata". Chiarimenti in proposito sono stati forniti nella circolare del Ministero dell'Interno n. 39 del 18 luglio 2007.

Il successivo art. 10 del D.lgs. 30/2007, al comma 1, stabilisce che "i familiari del cittadino dell'Unione, non aventi la cittadinanza di uno Stato membro....trascorsi tre mesi dall'ingresso nel territorio nazionale, richiedono alla questura competente per territorio di residenza la Carta di soggiorno di familiare di cittadino dell'Unione".

I documenti da presentare per il rilascio della Carta di soggiorno, elencati all'art. 10 comma 2 del D.lgs. 30/2007 sono:

- Passaporto o documento equivalente in corso di validità;
- Documento rilasciato dall'autorità competente del Paese di origine o provenienza che attesti la qualità di familiare e, qualora richiesto, di familiare a carico ovvero di membro del nucleo familiare ovvero del familiare affetto da gravi problemi di salute, che richiedono l'assistenza personale del cittadino dell'Unione, titolare di un autonomo diritto di soggiorno;
- Attestato della richiesta d'iscrizione anagrafica del familiare cittadino dell'Unione;
- Fotografia dell'interessato, in formato tessera, in quattro esemplari.

"Ignorànzia lègis non excùsat"

Leo83

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Re:dopo avere sposato in Russia una ragazza russa...cosa fare?
« Risposta #4 il: 07 Giugno 2014, 13:23:41 »
Intore ma a bologna non lontano di un anno fa sia io, che miei amici hanno fatto richiesta direttamente in questura dopo che mi ero sposato in Albania (lei e venuto qua con pas. visto che possiamo venire qua senza visto) io sono andato direttamento in questura di Bologna ho presso per 2 anni (precisso appena venuto in Italia)...adesso non lo so come funziona..
« Ultima modifica: 07 Giugno 2014, 13:31:53 da Leo83 »
ciao a tutti. e volevo dirvi in anticipo che non ho studiato legge e nemeno lo faccio per lavoro. e solo esperienza personale avendo visuto anni in Italia.quindi gentilmente prendete cio che vi dico con le pinze..un in bocca a luppo a tutti

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Re:dopo avere sposato in Russia una ragazza russa...cosa fare?
« Risposta #5 il: 07 Giugno 2014, 13:31:54 »
Caro Leo83,
tu provieni dall'Albania e con gli accordi bilaterali tra Albania e Italia, gli albanesi non hanno bisogno di visto d'ingresso per entrare in Italia. Ma se hai letto bene, l'utente robyg779 dice che sua moglie è russa. Tra la Russia e l'Italia non ci sono accordi di ingresso senza visto e quindi lei, essendo russa necessita di un visto per entrare in Italia. Quindi come vedi il suo caso è diverso dal tuo. Ecco perché bisogna fare molta attenzione a dare informazioni precise.
Nel caso di robyg779, essendo sposati lei non ha più bisogno di richiedere un visto tipo D ma di seguire la procedura che ho indicato prima.
"Ignorànzia lègis non excùsat"

Leo83

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Re:dopo avere sposato in Russia una ragazza russa...cosa fare?
« Risposta #6 il: 07 Giugno 2014, 13:41:00 »
infatti quello che ho scritto io prima era un “esperienza personale”…è ho scritto se lei può venire in Italia  come “turista“… ;) ovviamente se posso aiutare qualcuno basato sulla propria esperienza personale lo faccio volentieri  (preciso che non lavoro nei centri Cgil per immigrati, oppure in qualche studio di avvocato che sono aggiornato sulle leggi… lavoro in Fabrica) 
ciao a tutti. e volevo dirvi in anticipo che non ho studiato legge e nemeno lo faccio per lavoro. e solo esperienza personale avendo visuto anni in Italia.quindi gentilmente prendete cio che vi dico con le pinze..un in bocca a luppo a tutti

Intore

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Re:dopo avere sposato in Russia una ragazza russa...cosa fare?
« Risposta #7 il: 07 Giugno 2014, 16:46:56 »
Ok. No problem! ;)
"Ignorànzia lègis non excùsat"