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matrimonio con marocchina

matrimonio con marocchina
« il: 29 Marzo 2012, 23:18:23 »
Nel 2007 ho sposato in Marocco una marocchina (mi ero gia' convertito all'islam anni prima) ecco la storia.
Dopo circa 7 anni di conoscenza sporadica tra me e un marocchino che vive nella mia citta' e rispettiva moglie, vengo dalla coppia invitato ad un breve soggiorno in Marocco con l'obiettivo di farmi conoscere una brava ragazza loro parente e non solo con l'idea di un eventuale matrimonio.
Invitato a spese loro all'andata io e mia madre vedova raggiungiamo la citta' di .... dove siamo ospitati dalla prima famiglia e li' conosco per la prima volta la mia futura moglie, le conoscenze sono state molteplici e dopo una decina di giorni ho conosciuto in totale 9 ragazze pero' la prima inizia a toccarmi nel cuore tanto che a questo viaggio, dopo esserci scritti tutti I giorni per circa 4 mesi riparto per il Marocco con l'obiettivo di sposarmi con lei.
Il problema primario che mi aveva fatto posticipare sempre l'invito in Marocco sino al 2007 era che non avendo un lavoro fisso avevo paura di non farcela ad ottemperare alle richieste che solitamente fanno per stipulare un matrimonio ma il marocchino mi aveva tranquillizzato dicendo che avrebbe preparato un contratto di lavoro tramite un suo amico e che questo al mio ritorno doveva diventare un lavoro a tutti gli effetti avendo, secondo lui, trovato un datore di lavoro che doveva aver pagato gli anni precedenti e farmi avere una busta paga.
Al mio ritorno in Marocco ho cominciato a percepire qualcosa di strano, a quanto pare il marocchino mi diceva di non preoccuparmi pero' lui chiedeva a mia suocera una certa cifra tipo di 5 milioni che andavano a coprire I costi del datore di lavoro.
Al momento del matrimonio l'adhul (una specie di sindaco) mi chiedeva oltre al certificato di conversione, rifatto in Marocco dove compaio col mio nome islamico, cosa decidevo per il mahr, dote che deve pagare il marito alla moglie. Risposi che il mahr, avendo studiato bene la shariah islamica, null'altro e' che un proforma dove mia suocera diceva di scrivere che io avevo gia' dato 1000€ e che bastava cosi' pero' mia madre volle aggiungere anche delle lenzuola ricamate a mano per il valore complessivo di 3000€.
La serata del dopo matrimonio mia suocera mi ricattava dicendo che se volevo consumare il matrimonio dovevo pagare 6000€, a questo punto molto deluso della questione ripartivo con mia madre per l'Italia. In Italia il lavoro del datore amico del marocchino non c'era piu' pero' trovavo colle mie capacita' un lavoro da receptionist in un hotel della mia citta'.
Il lavoro avrebbe potuto offrirmi molte opportunita' se non fossi stato sempre disturbato dalle vessazioni di mia moglie per conto di mia suocera tanto che se non avessi trovato la cifra che sarebbe servita per fare la festa del matrimonio come da tradizione marocchina senza la quale non avrei mai potuto avvicinarmi a mia moglie.
Chiedo un'aspettativa quando videochattando con mia moglie lei piangendo mi rivela un segreto: se non fossi andato a prenderla al piu' presto in Marocco lei sarebbe stata obbligata ad andare a vivere in Spagna dove viveva la sorella.
Facendo un sacrificio non da poco mia madre chiede aiuto ad una finanziaria e ripartiamo nel mese di agosto io e lei per andare a prendere mia moglie e portarla a documenti ottenuti con me in Italia. Le finanziarie pero' nel mese di agosto non sono iperattive e quindi riesco ad ottenere un bonifico di appena 1000€ finito il quale riesco a convincere mia suocera che a sua volta ha chiamato testimoni ed un avvocato che fanno firmare mia madre come garante che avrebbe ricevuto I rimanenti 5000€ spediti in un secondo momento. (Faccio un inciso lei fece scrivere invece che questa somma era un prestito dato a mia madre e non la realta' della cosa)
All'arrivo di mia moglie in Italia tutto procede bene sino a quando I soldi mia madre riesce a spedirli a mia suocera tramite western union dopodiche' mia moglie inizia a cambiare...
Mia moglie sorda ai sacrifici che gli avevo detto avremmo dovuto fare dopo aver perso il lavoro non rinnovato al mio ritorno in Italia, al primo giorno in cui viene lasciata sola telefona in Marocco e Spagna per 300€ di spesa e smentisce al mio arrivo anche se I tabulati dicevano il contrario, poi ha crisi tipo epilettiche, inizia col minacciare mia madre e mi mette piu' volte le mani addosso per futili motivi alche' io paro semplicemente I colpi, uno di questi mi ha mosso un osso del ginocchio, a quanto pare le arti marziali imparate in Marocco le servono per ottenere tutto quello che vuole.
Prima fra tutte vuole imparare l'italiano, anche giusto visto che e' venuta in Italia pero' non ha tempo di aspettare che gli trovassi una scuola privata e allora la iscrivo ad un corso della scuola della mia citta' dove cosi' potra' frequentare altre connazionali, peccato che la vedono parlare da sola con molti uomini piu' che donne e per una donna di religione islamica sposata questa cosa non e' usuale.
Continua ad avere atti epilettici ed esce di casa da sola anche all'1 di notte perche' dice che si sente mancare, per fare cosa? Sedersi sulle panchine oppure per telefonare ancora a sua cugina che vive nella mia citta' o in Marocco. Gli presento alcune amiche di estrazione araba come B una tunisina che vive felicemente sposata con un suo connazionale e con 2 figli e visto che cerca ogni pretesto per litigare con me ed insultare mia madre dopo cinque mesi di convivenza andiamo una sera proprio da lei e ha un comportamento da indemoniata fino a quando prende il telefono cellulare con la scheda pagata da mia madre e anziche' lasciare che mia madre possa far sapere tutte le malefatte a mia suocera con la traduzione di B prende il telefono e gli dice che qui siamo io e mia madre a comportarci male con lei. I litigi si fanno sempre piu' frequenti sino a rendere la convivenza insopportabile e le minaccie sue si moltiplicano nei nostri confronti fino ad arrivare a dirci che lei trovera' il modo per portarci in galera per maltrattamenti mentre noi siamo le vittime e non I carnefici. Una notte mi tira un pugno sul petto talmente forte che vogliamo denunciarla ma lei ci minaccia nuovamente ed usciamo di casa alle 4 del mattino per andare dai carabinieri, io e mia madre a denunciarla per l'aggressione fisica e verbale e lei vuol fare altrettanto ma non ci prendono in considerazione e ci chiedono di andare il mattino dopo. La situazione si rende sempre piu' insopportabile alche' andiamo da un giurisperito musulmano di ........., in sua presenza ci chiede di rimanere tutti calmi e rivolto a lei gli dice che se non si trova piu' bene con me esiste il divorzio che e' contemplato quando tutte le possibilta' di restare insieme e vivere bene pianificando il futuro falliscono ma lei non ha pazienza ed il mercoledi' successivo dopo aver incontrato sua cugina, la quale diceva di non poter soffrire mi crea un nuovo problema, dice che io non la voglio piu' dopo aver parlato con un altro marocchino della mia citta'. Alla mia risposta che non e' cosi', che non mi lascio condizionare da nessuno sulle mie scelte si ribella e vuole che gli apro la porta perche' non vuole piu' stare con me. Pensando che fosse una sua sfuriata la lascio andar via ma non so piu' nulla per 15 giorni, nel frattempo suo fratello via internet mi minaccia di uccidermi perche' mi reputa colpevole di omicidio mentre invece mia moglie mi telefona dicendo di essere dalle assistenti sociali e che vuole vedermi.
Fissato l'incontro non appena ci si rivede, io sarei stato anche felice di riprenderla se le intenzioni fossero state buone ma lei è cambiata ancora in peggio anziche' chiedermi scusa per essersene andata facendomi preoccupare si inventa una nuova storia con il desiderio di denunciarmi. Il motivo suo per il quale si e' allontanata è perche' io la picchiavo e con dei lividi che non so chi gli abbia potuto fare s'e' presentata alle assistenti sociali che l'hanno ospitata nei pressi della mia citta' alla larga da un marito tanto cattivo. Alle sue storie inventate io gli rispondo che in questi modi non intendo piu' rimettermi con lei visto che l'amore si fonda sull'onesta' e sulla fiducia non sulle storie inventate per ottenere soldi e permesso di soggiorno e da quel momento non l'ho piu' voluta vedere.
Ho saputo che in quel periodo e' stata vista girare con un tunisino che la andava a prendere e che ha fatto telefonate alle spese delle assistenti sociali per circa 1000€ e ha malmenato una suora poi allontanata dal centro ospitalita' e' stata accolta dalla cugina e quando ha minacciato di suicidarsi la cugina l'ha fatta ricoverare all'ospedale ed e' stata curata nel reparto psichiatrico. Alle mie preoccupazioni di rivederla l'assistente sociale mi ha detto che era meglio di no per non procurarle nuove turbe e sotto sedativi e' stata fatta rimpatriare in Marocco.
Sono passati 3 anni ho sempre chiesto sul suo stato di salute tramite un suo zio col quale ci sentiamo via internet e ognitanto vengo ancora minacciato di denuncia da parte di sua madre fintanto che dopo essere riuscito ad ottenere il divorzio in un tribunale inglese basato sulla shariah ora vengo invitato a comparire in un tribunale marocchino per il divorzio marocchino che a quanto pare non e' basato sulla legge islamica altrimenti non mi contatterebbero.
Ho queste domande da fare, pur non avendo altri soldi da buttare come faccio a
1.     Invalidare il matrimonio (non dovrebbe rientrare nemmeno in caso di separazione e divorzio) essendoci tutte le prove scritte e registrate che vengono contemplate nello stalking ripetuto da anni ormai e oggetto avere i documenti
2.     Ottenere un risarcimento danni per aver perso il lavoro di receptionist e I 6000€
3.     Cosa succede se non mi presento in Marocco? Mica rischiero' pure l'estradizione dove chissa' cosa racconteranno suocera e moglie ai giudici?
grazie

Re: matrimonio con marocchina
« Risposta #1 il: 30 Marzo 2012, 00:15:35 »
Ho letto circa un terzo del tuo intervento, poi ho smesso perché è un classico e non ho bisogno di entrare nei dettagli.

Hai semplicemente troppo poca esperienza e ti sei fatto abbindolare da un livello di gente infimo.

Devi tener conto che, quando nasci e cresci in una nazione, sviluppi un sesto senso che ti permettere di riconoscere immediatamente la gente "bene" dalla "feccia". Parlo di carattere, non di ricchezza o di povertá.

Un tale sesto senso, quando vai in un paese molto diverso dal tuo, non ce l'hai. Forse, se fossi andato in Francia o in Spagna, non ti saresti fatto bidonare. Ma andando in Marocco senza "apprendistato", sei caduto in gentaglia di livello più basso che infimo e ti hanno abbindolato e bidonato per mesi e mesi.

A me non è mai successo. Perché? Perché mi sono trasferito in Marocco, ho vissuto lì, ho imparato un po della loro lingua, ho parlato con europei che hanno vissuto decenni in Marocco, ho aperto gli occhi ed ho imparato. Tu questo apprendistato, purtroppo non l'hai fatto e sei cascato su dei pirati che io, dopo solo una mezz'ora di conversazione, giá avrei mandato al diavolo lasciando loro una impronta della mia scarpa sul loro deretano.

Visita il sito www.tuttomarocco.com e leggi i miei interventi. C'é tutto quello che si deve sapere sul Marocco per evitare gli errori più grossolani.

Ora, per salvare il salvabile, un paio di consigli:

1. Matrimonio. Un divorzio in Marocco normalmente è una menata, lo si risolve con una udienza di dieci minuti. Inoltre, ti do un consiglio un po pirata (hai a che fare con dei pirati e coi pirati si può fare i pirati): se non hai mai trascritto il matrimonio marocchino in Italia, non fare niente e fregatene, perché per l'Italia sei ancora celibe.

2. Soldi. Dimenticali, non li rivedrai mai più. Nel sito tuttomarocco ho dato due o tre dritte, che si riassumono con (a) paga sempre a prestazione avvenuta, mai prima e (b) se sposi una marocchina, tienti ben lontano dalla sua famiglia (se gli va bene cosí, ok, altrimenti, al diavolo, in Marocco, ne trovi una ogni angolo che va a letto con te e per sposarsi con un europeo le marocchine fanno non importa che).

3. Estradizione. Non se ne parla nemmeno. L'estradizione c'è solo per reati penali gravissimi. Tu sei in una causa civile. Se non ti presenti, non ti divorzioano, per il Marocco continui ad essere sposato. Dipende da te se ti interessa fregartene o no. Se vuoi ritentare la fortuna con un'altra marocchina (per favore, stavolta scieglila bene), è ovvio che devi divorziarti.

Per finire, come leggerai in tuttomarocco, io mi sono radicalmente rifiutato di convertirmi all'islam, mi sono sposato in Europa ed ho messo in chiaro dal primo giorno che dalla famiglia si tiene una distanza di almeno 500 kilometri. Prendere o lasciare. Bene, ho trovato la giusta, perché mia moglie, anche se marocchina, non pratica la religione, capisce benissimo che la sua famiglia non vuole che dei soldi e quindi tiene molto volentieri le distanze. E cosí funziona.

Quindi, il tuo primissimo passo sbagliato è stato di convertirti all'islam. Quando dai il dito, si prendono la mano e poi il braccio...

Laureato in ingegneria a Torino
Laureato in economia ad Hagen
Specialista in Diritto di cittadinanza
Sostenitore dei Diritti Umani
Critico delle religioni, già incaricato regionale dell' IBKA
Sostenitore della psicoanalisi
Attivista contro gli abusi della psichiatria
Lingue: DE, FR, IT, EN, SP, NL

Re: matrimonio con marocchina
« Risposta #2 il: 30 Marzo 2012, 13:34:31 »
Grazie per tutto ma volevo far notare due cose, proprio perche' all'islam mi ci sono convertito per mia scelta e non perche' mi piace il Marocco dove han capito l'islam al 10% e solo dopo ben 7 anni di conoscenza col marocchino ho accettato di andare li' a conoscere queste sue parenti altrimenti non avrei avuto di questi problemi...

Re: matrimonio con marocchina
« Risposta #3 il: 30 Marzo 2012, 18:35:50 »
Sigmund Freud ha giá 100 anni fa analizzato la religione e dimostrato che si tratta di una malattia mentale di massa (Massenneurose, il lingua originale).

Friedrich Nietzsche, Giordano Bruno e molti altri, hanno criticato razionalmente la religione.

La scienza moderna ha dimostrato con prove che quasi tutto quello che sostengono le religioni contrasta con la realtá sperimentale dei fatti.

Certo, mentre il cattolicesimo arriva a degli estremi di aberrazione come quello di condannare il piacere sessuale persino nell'ambito del matrimonio, posso capire che l'islam venga percepito come meno psicopatico, consentendo l'islam il sesso nell'ambito del matrimonio e persino lodandolo come il "cemento del matrimonio".

Peró, mi sembra che una persona moderna che vive in uno stato occidentale che mette a disposizione tutti i mezzi per informari e capire che le religioni sono tutte fondate su dei dogmi arbitrari, dovrebbe, ad una certa etá, aver capito che non serve avere nessuna religione.

In effetti, il popolo marocchino è il più civilizzato di tutti i paesi arabi e la ragione è esattamente che i Marocchini pensano più con la logica che non gli altri popoli arabi e quindi, conseguenza diretta, prendono meno sul serio l'islam. Per fortuna, si può dire, allora, che i Marocchini "hanno capito l'islam solo al 10%". Io direi piuttosto, che i Marocchini hanno capito al 90% le leggi della natura che regolano la vita quotidiana e quindi prendono solo il 10% dell'islam sul serio. E questa è proprio la ragione per la quale sono più avanti degli altri paesei arabi.

Con tutto ció, la Convenzione Europea sui Diritti Umani da (ed è giusto cosí) a tutti il diritto di credere a quello che vogliono. La libertá di religione finisce, ovviamente, là dove comincia la libertá delle persone con altre religioni e degli atei.

Inoltre, se uno crede a delle storie fantasiose, certamente ne ha il diritto, peró ció ha delle conseguenze dirette sul modo (distorto) in cui vede i fatti (filtrandoli al posto di analizzarli). E ha quindi anche delle conseguenze sulla sua capacitá di difendersi.

Non c'è quindi da sorprendersi se sei caduto in questo imbroglio.

E se non apri un po gli occhi e ti modernizzi, ricadrai, con la prossima fidanzata, ancora una volte in delle storie allucinanti. Per lo meno avrai più probabilitá di caderci. A meno che non vai a cercarti una ragazza "aarubi min jbel" (=campagnarda della montagna) che non sa niente di niente e che è stata educata solo ad obbedire. Bisogna vedere, peró, se tale ragazza, una volta venuta in una cittá europea, resta come è o se, in pochi anni, capisce tutto (anche più di quello che hai capito tu) sull'Italia e ti pianta in asso per farsi una vita migliore.

Scusa la sinceritá, ma faccio con te come faceva con me mio padre: meglio una dura veritá dalla quale puoi imparare che una gentile menzogna che ti lascia nell'ignoranza.

Con tutto ció non mi resta che augurarti buona fortuna.
« Ultima modifica: 30 Marzo 2012, 18:38:19 da maxytorino »
Laureato in ingegneria a Torino
Laureato in economia ad Hagen
Specialista in Diritto di cittadinanza
Sostenitore dei Diritti Umani
Critico delle religioni, già incaricato regionale dell' IBKA
Sostenitore della psicoanalisi
Attivista contro gli abusi della psichiatria
Lingue: DE, FR, IT, EN, SP, NL

Re: matrimonio con marocchina
« Risposta #4 il: 02 Aprile 2012, 13:14:25 »
Su Sigmund Freud è l'opposto di quel che dici, Sigmund Freud (in ebraico Shlomo, "il saggio") è il primo figlio di Amalie Nathanson, la terza moglie di Jacob Freud, un commerciante ebreo di lana proveniente dalla Galizia che, a causa dei rivolgimenti politico-economici, era stato costretto a stabilirsi nel 1860 a Vienna, quando Sigmund aveva solo quattro anni.
Sigmund all'età di 8 anni con il padre Jacob che era un libero pensatore, sebbene avesse studiato le scritture della tradizione ebraica, e non diede al figlio un'educazione ortodossa. Sigmund s'immerse in giovanissima età nella lettura appassionata e nello studio della Bibbia, sentendo immediatamente il fascino delle storie ebraiche, da cui sarà in seguito fortissimamente influenzato. W chi puo' ragionare con la propria testa e trovare modi anche se non eterodossi per servire il Barukh (in ebraico il Benedetto). Io come Freud non ci siamo fatti lavare il cervello dalla religione e proprio per aver usato la testa siamo caduti in problemi, lui per alcuni motivi io per altri...
Non e' questione di modernizzare la mia vita per non incappare in persone che ti fregano attraverso il matrimonio e mai confondere una cosa con l'altra, a me fanno paura gli ipocriti dell'islam cosi' come gli ipocriti di ogni religione, loro e i fanatici delle medesime che sono altrettanto persone da starne alla larga. Proprio perche' non ho accettato matrimoni combinati ho atteso 7 anni prima di visitare il Marocco e trovare l'ipotetica moglie che sembrava nata per me, con questo mi sorprende invece che l'ateismo sia la scelta giusta per essere vaccinato da ogni truffa. La moglie marocchina e' stata un caso, non cercato visto che nell'islam non c'e' nessun obbligo di sposare solo le musulmane ma anzi posso pure scegliere tra ebree, cristiane e zoroastriane, le bosniache non sono arabe e quindi non dovrei trovare altri imbrogli ma visto che il mio lavoro mi consente di conoscere donne di tutti i tipi se sara' non ricadro' nello stesso problema.
Concludo col dirti che le storie fantasiose che tu citi sono sia nel Corano che nella Bibbia e ci sono ancora miliardi di persone che o bene o male ne hanno a che fare come me, quindi preferisco di non emulare quelle che come Magdi Allam tornano indietro e passano dall'islam al cristianesimo o quelli che da credenti sono passati ad atei, mi sono scelto il sufismo quale gruppo dell'islam dove non vi sono fanatismi e non ho preclusioni di sorta e preferisco sottomettermi solo al Creatore e a nessuna famiglia araba, grazie comunque di consigli che non erano proprio quelli da me richiesti.

Re: matrimonio con marocchina
« Risposta #5 il: 02 Aprile 2012, 14:46:35 »
Il "creatore"? E chi sarebbe, un vecchio signore con la barba bianca e la prostatite che ha fatto il mondo in se giorni con la bacchetta magica del prestigiatore ed il settimo giorno ha fumato la pipa per riposarsi?

E la famosa "anima" che è supposta esistere al di là del corpo? Che cosa fa, che funzioni ha, visto che, con una banale anestesia in sala operatoria, tutte le funzioni che vengono attribuite dalle religioni a detta "anima" sompaiono completamente?

Ed nel supposto "inferno", in cui "brucerebbero" i cosiddetti "peccatori", che cosa brucerebbe in questo fantasioso "inferno", visto che con una semplice iniezione di anestetico l'anima (che non è che l'espressione delle funzionalitá coordinate di un ammasso di neuroni nel cervello) diventa completamente insensibile a qualsiasi dolore (e visto che nessuno ha mai visto un teschio gridare di dolore... a parte nelle barzellette)?

Boh, chi vuol credere alle storie delle religioni, ci creda. L'oppio del popolo. Chi vive sperando muore cantando. È per questo che i Diritti Umani prevedono la libertá di religione, cosí ognuno puó sollazzarsi come gli pare e piace, incluso con idee provatamente ed obiettivamente non vere.

Certo, è giusto, come afferma più o meno implicitamente anche l'utente "italiano", che la libertá di una religione si ferma dove comincerebbe a ledere le libertá di persone con altre religioni e degli atei. Diciamo, anche qui, che l'oppio del popolo delle religioni fondamentaliste è da vietare, esattamente come sono da vietare le droghe pesanti come l'eroina - mentre invece le droghe leggere, come le religioni moderate e le sigarette, non danneggiano che gli individui stessi ed in maniera non poi cosí grave. Sigarette come inquinamento fisico, religione come inquinamento mentale, per cosí dire...

Anche qui, come nel caso delle sigarette, la cosa può essere, per le religioni, controversa, quando si parla delle interazioni in pubblico. Come un fumatore può creare danno ad un fumatore passivo che sta nella stessa stanza, analogamente una martellata continua di indottrinamento religioso, per esempio a scuola, può danneggiare lo sviluppo delle facoltá logiche di bambini che, per libera scelta, se lasciati crescere con la loro propria logica naturale, mai e poi mai diventerebbero religiosi ma, sotto la pressione di adeguarsi, finiscono per lasciarsi influenzare.

Ed è proprio qui che cominciano gli accesi dibattiti pubblici, che non possono che essere tenuti a bada con una severa applicazione della Convenzione Europa sui Diritti Umani, supportata, per fortuna, da una giurisprudenza che, per fortuna, nel corso degli anni diventa sempre più neutrale ed equilibrata.

In ogni caso è giusto che l'utente "italiano" noti che questo tipo di discorsi esula dall'ambito del forum. Abbiamo fatto un exkursus e qui deve finire.

Prego quindi, in qualitá di moderatore, di finire lo scambio di idee a questo punto.

Un tale scabio di idee lo si può continuare, se l'utente "italiano" proprio ci tiene, su un'altro sito di sua scelta che sia dedicato a questioni non burocratiche, bensí religiose e/o di critica alle religioni.

Grazie in anticipo per attenersi a questo invito di finire qui la discussione.
Laureato in ingegneria a Torino
Laureato in economia ad Hagen
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