L’art. 60 del d.l. n. 5/2012, convertito dalla l. n. 35/2012, ha previsto l’istituzione di una nuova carta acquisti, che sarà sperimentata nei Comuni con oltre 250.000 abitanti.
La sperimentazione coinvolgerà quindi le 12 città più grandi d’Italia
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Bari, Bologna,Catania, Firenze, Genova, Milan o, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia, Verona
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durerà un anno e avrà a disposizione un budget di 50 milioni di euro.
Il beneficio sarà calcolato sulla base della numerosità del nucleo familiare e sarà
notevolmente superiore a quello previsto dalla social card ordinaria, tutt’ora in vigore,
potendo arrivare a un importo mensile di circa 400 euro per le famiglie con 5 o più componenti.
La nuova “carta acquisti sperimentale” è destinata alla lotta alla povertà minorile a
partire dalle famiglie più marginali rispetto al mercato del lavoro.
A differenza della vecchia carta acquisti, potranno usufruire di tale strumento di sostegno al reddito non solo
i cittadini italiani, ma anche i cittadini stranieri in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo.
Il Decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali del 10.1.2013, infatti, nel fissare i
nuovi criteri di identificazione dei beneficiari della carta acquisiti sperimentale, prevede
che il richiedente potrà essere “
un cittadino italiano o comunitario ovvero familiare di
cittadino italiano o comunitario non avente la cittadinanza di uno Stato membro che sia
titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadino
straniero in possesso del permesso di soggiorno Ce per lungo soggiornanti
”.
Per beneficiare della nuova carta acquisti, inoltre, occorrerà essere residenti dal almeno
un anno nel comune in cui si presenta la domanda e soddisfare ulteriori requisiti
concernenti la condizione economica
(Isee inferiore a €3.000, patrimonio mobiliare
inferiore a €8.000...), le caratteristiche familiari (presenza nel nucleo di un minorenne,
precedenza in caso di disagio abitativo o di presenza di un solo genitore...) e la
condizione lavorativa (“disagio lavorativo”: possono ciò accedere anche famiglie in cui vi
siano componenti che non siano totalmente disoccupati, purché il valore complessivo
per il nucleo familiare dei redditi da lavoro, effettivamente percepiti nei sei mesi
antecedenti alla richiesta, non superi i 4.000 euro).
La nuova carta acquisti dovrà essere richiesta al Comune di residenza (tra quelli rientranti
nella sperimentazione) che, accertati i requisiti necessari alla fruizione di tale beneficio,
individuerà gli aventi diritto e farà firmare lo
ro un cosiddetto progetto personalizzato,
finalizzato al superamento della condizione di povertà, al reinserimento lavorativo e
all’inclusione sociale.
Scarica
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Decreto interministeriale del 20 gennaio 2013
http://www.lavoro.gov.it/NR/rdonlyres/AE802BF4-4443-44DA-91E2-48589125B51C/0/20130110_DI.pdf