Buongiorno a tutti,
Sono figlia di due rifugiati politici che hanno contratto matrimonio in Russia prima di venire qui in Italia e che da quello che ho capito non hanno registrato il matrimonio in Italia perchè questa è la prassi.
Mia madre vuole andar via di casa e separarsi, ma qui la questione si complica. Abbiamo contattato un avvocato che ci ha detto che se il matrimonio non è stato registrato non ha valore, quindi mio padre non potrebbe pretendere nulla da lei. Ma è realmente così? Le hanno detto di procurarsi un certificato contestuale all'anagrafe, ma questo certificato non lo danno agli stranieri; in ogni modo nei loro archivi risulta coniugata, ma molto probabilmente per una dichiarazione verbale presentata ormai 20 anni fa.
Come muoversi quindi? E in futuro quando lei richiederà la cittadinanza italiana, che valore avrà questo matrimonio? Andando via di casa può star tranquilla o va comunque ufficializzata la separazione e come visto che è rifugiata politica e non può rivolgersi al paese d'origine per i documenti?
Vi ringrazio della Vostra pazienza e domando scusa nel caso non sia il luogo preposto a queste domande, ma davvero non sappiamo come muoverci.