Descrivo il caso generale, che è sempre valido: Cittadino del paese A vuole sposarsi con cittadina del paese B nel paese B.
I documenti che deve procurare il cittadino A devono essere
- legalizzati dal ministero degli esteri del paese A,
- tradotti da un traduttore giurato riconosciuto dal paese B,
- legalizzati dal/la consolato/ambasciata del paese B,
per poter essere validi nel paese B.
Normalmente (in contrasto a ció che dice Barraqueño) il/la consolato/ambasciata del paese B nel paese A ha delle liste di traduttori riconosciuti residenti nel paese A, visto che l'utente, altrimenti, dovrebbe andare coi documenti da A a B e poi ritornara ad A per far fare la legalizzazione dal/la consolato ambasciata del paese B.
Quali documenti pretende il paese B concretamente dipende dalla legislazione del paese B.
Un'eccezione alla procedura "legalizzazione affari esteri - traduzione - legalizzazione consolato/ambasciata" è prevista per i paesi aderenti alla Convenzione dell'Aja del 5 ottobre 1961. Per i paesi aderenti a tale convenzione basta l'apposizione di un'apostilla e, in seguito, una traduzione da parte di un traduttore riconosciuto dal paese B.
Le Filippine peró non hanno aderito a tale convenzione, quindi vale la procedura standard a 3 passi sopra indicata.
Essendo questo schema di carattere generale, penso di essere stato esaustivo. Buona fortuna!