Tutto Stranieri

Dopo 2 anni di lavoro autonomo mi hanno comunicato avvio rigetto, c'e' speranza?

Ciao ragazzi, io sono un cittadino straniero che da 2 anni lavora autonomamente in Italia. Due anni fa ero ancora studente, pero' avendo avuto successo con una mia piccola iniziativa imprenditoriale decisi di 'bruciare le tappe', iniziare a lavorare e mollare l'Universita' per lanciare un'attivita' che mi appassionava. Purtroppo pero' quando decisi di richiedere il rinnovo del permesso per lavoro autonomo (invece di studio) non ero a conoscenza del requisito dell'approvazione della Prefettura. Lo vengo a sapere solo in Questura, con il vecchio permesso scaduto da pochi giorni e quando non c'era piu' niente da fare. Nello stesso tempo avevo gia' aperto la partita IVA (che in teoria non dovevano aprirmela non avendo presentato la quota lavorativa dalla Prefettura) e avevo allegato tutta la mia documentazione lavorativa alla mia pratica di rinnovo.

Il questore invece di rifiutare, siccome ero gia' in possesso della partita IVA, accetto' comunque la mia pratica, avvertendomi che ci sarebbe voluto molto tempo. Cosi' passano 2 anni in attesa del messaggino o di una chiamata dalla Questura. Nel frattempo io vado avanti con il lavoro pagando sempre tasse e contributi vari come qualsiasi lavoratore autonomo. Fin dal primo anno di attivita' il mio reddito supera nettamente il minimo richiesto per il rinnovo del permesso. Mi faccio un mio giro di clienti, a lavorare su dei progetti per il futuro ecc.

Oggi pero' di punto in bianco, dopo oltre 2 anni, ricevo una chiamata dalla Questura dove vengo convocato per degli aggiornamenti sulla mia pratica. In tutta onesta' dopo la lunga attesa e tutte le tasse e i contributi pagati mi aspettavo solo buone notizie. Invece no, in sede mi viene chiesto di firmare una comunicazione dove veniva riferito l'avvio della pratica di rigetto poiche', quoto, "non ha ottenuto dalla competente Prefettura la prevista quota lavorativa". Dopo 2 anni di attivita'.

Come potete immaginare per me questa e' una situazione surreale, un vero pugno nello stomaco. Io ho tutta la mia vita qui in Italia, sia quella lavorativa che sociale e quelle righe mi hanno colpito come un treno in corsa. Oggi ho trascorso tutta la giornata a informarmi e l'unica cosa da fare pare sia presentare memorie o chiarimenti in Questura e molti dicono che non serve a nulla perche' ho sbagliato procedura e che il Questore se ne frega del fatto che ho reddito e delle tasse che ho pagato. Quello che mi fa davvero preoccupare in questo senso e' che nella lettera non viene specificata alcuna integrazione documentale. Quindi l'unica strategia pare sia quella di mettere nel ricorso un po' tutto: fatture, dichiarazione redditi, bilanci ecc.

Faro' tutto quello che posso, questo senza dubbio. Ho gia' contattato un avvocato (che sembra abbastanza pessimista), e gia' chiesto al commercialista tutti i dati riproducibili sulla mia attivita' in questi 2 anni ecc.

Nel frattempo volevo sapere se qualcuno di voi per caso si e' trovato in una situazione simile o sa di casi simili e di come siano andati a finire? Io sto davvero male, ho la nausea da tutto il giorno, non riesco ancora a credere che tutto quello che ho costruito in questi due anni mi viene azzerrato cosi' all'improvviso. Ne ho presi parecchi di pugni nella vita, ma uno cosi' mai.

Se avete qualche informazione o consiglio vi chiedo cortesemente di condividere.

Saluti