Innanzitutto sappi che ti capisco molto bene e che di gran lunga non sei il solo. Quindi per primo ti cito la mia storia e per secondo ti do un consiglio.
I. Il mio caso di molti anni fa
Anni fa vivevo in Marocco ed avevo una relazione con una marocchina (che ora è mia moglie). Da tale relazione sono nati due figli. Ora tienti forte:
I figli ho dovuto lasciarli per moltissimo tempo "sans papiers" solo a causa del fatto che mi rifiutavo di convertirmi all'islam e la mia compagna si rifiutava (solidarmente a me) di piegarsi alle legge assurde di stampo islmico. Finché un giorno, a forza di protestare con l'ambasciata tedesca in Marocco (io sono cittadino tedesco di origine mista italo-francese) abbiamo potuto fare, la mia compagna ed io, un atto di riconoscimento di paternità congiunto ad atto di accettazione di riconoscimento della madre cosiccome atto di scelta di cognome e nome dei bambini. Ci hanno dato subito i passaporti tedeschi per i bambini.
A quel punto, pensavo non esistesse nessun problema a far dare alla mia compagna (e madre dei miei figli) un visto turistico per poterci sposare in Germania, cosa che volevamo fare lì per non piegarci alle leggi islamiche del Marocco. Bene, con la stessa gentilezza che nel tuo caso, ci hanno rifiutato il visto per esattamente le stesse ragioni idiote ed assurde per le quali lo hanno rifiutato a tuo fratello.
Per ragioni puramente politiche (ragioni che ho scoperto più tardi, per la precisione per il solo motivo che la Germania cerca di far entrare e bloccare sul suo territorio il maggiorn numero di bambini possibile, vedi anche
www.ceed-europa.eu) la funzionaria dell'ambasciata ci ha dato il consiglio seguente (rivolgendosi a me): "Prenda la sua figlia più grande, vada in Germania, si iscriva all'anagrafe con sua figlia e chieda ricongiungimento della madre straniera alla figlia tedesca".
Non voglio entrare nei dettagli dell'inferno che mi ha fatto l'ufficio stranieri in Germania, che ha preteso delle cose che non sono nemmeno nella legge e che non hanno nessun diritto di pretendere, ma alla fine il visto glielo hanno dato. E, arrivata in Germania, mia moglie ha avuto un permesso di soggiorno per ricongiungimento famigliare con validità di 3 anni, ma solo a condizione che seguisse un corso obbligatorio di lingua (anche questo contro le direttive della UE che pretendono il diritto assoluto e senza condizioni per il ricongiungimento famigliare).
II. Il mio consiglio
Leggi il DL 06.02.2007 n. 30. Come "famigliari" sono definiti: il coniuge, gli ascendenti diretti e i discendenti diretti.
Quindi, in principio, tuo fratello non è tuo "familigare" ai sensi del DL su indicato. Però è famigliare dei tuoi genitori.
Posso quindi immaginarmi la seguente soluzione, per tagliare la testa al toro: fai venire i tuoi genitori. Ne hai diritto, perché sono tuoi familigari ai sensi del DL su indicato. Poi, i tuoi genitori, una volta in possesso della carta di soggiorno, fanno venire tuo fratello. Una volta tuo fratello sia in Italia, i tuoi genitori se ne possono andare.
È dispendioso, certamente, ma non mi sembra che ci sia altra soluzione.
La mia esperienza insegna: quando non puoi battere il nemico (o quando sarebbe troppo dispendioso il batterlo), aggiralo.