Ciao Barranqueno, inizio già a preparare i documenti da inviare via fax, PEC e racc a/r. Nel frattempo, per chi ha pazienza, riporto la conversazione "telematica" che sto avendo con l'ufficio visti di Quito, magari per chi ha la pazienza di arrivare fino in fondo può nascere qualche spunto interessante.
Ho mandato una mail all'Ufficio Visti dell'Ambaschiata di Quito, per segnalare il fatto. C'è da dire che in passato avevo già richiesto informazioni sui documenti da presentare all'atto della domanda, specificando quali si' e quali no, utilizzando il modello di Amedeo. Comunque, ieri ho scritto questo:
"Buonasera,
In data 19 settembre ho mandato mio suocero, cittadino ecuadoriano, di nome, Julio Cesar Ojeda Espinoza, a richiedere un visto per turismo per suocero (dl 30/2007). I documenti con i quali si è presentato sono:
a) modello di richiesta visto Shenghen;
b) foto formato tessera;
c) passaporto in corso di validità (scadenza a dieci anni) e sue fotocopie;
d) lettera di invito/ospitalità complessiva da parte mia;
e) certificato di nascita plurilingue con indicazione dei genitori, secondo la convenzione di Vienna (già apostillato);
f) certificato di matrimonio originale del Comune e apostillato;
g) autocertificazione di residenza mia;
h) autocertificazione di cittadinanza mia;
m) fotocopie dei documenti miei e di mia moglie.
Si è presentato all'appuntamento (cosa che neanche si dovrebbe chiedere, stando alla legge) ed è stato respinto in malo modo, adducendo che dovesse richiedere un visto per ricongiungimento familiare.
Specifico che io gli ho fatto chiedere un C5 (facendogli scrivere sul periodo di permanenza 3 mesi per ogni semestre per 5 anni); su mia indicazione, mio suocero è tornato alla carica poco dopo specificando che lui non vuole un visto per ricongiungimento familiare, ma uno per turismo, che è gratis per familiari di cittadini UE ai sensi del DL 30/2007.
Niente da fare, lo hanno respinto ancora e non hanno voluto rilasciare nessuna dichiarazione scritta dei motivi del non accoglimento della domanda. Preciso che nell'ambasciata di Quito lo sportellista è un ecuadoriano, che è il responsabile di questi rifiuti immotivati.
Alla fine mio suocero, che ovviamente non conoscendo bene la legge come me non ha potuto ribattere in maniera opportuna, ha rinunciato sconfortato.
Specifico che avevo già inviato una mail per richiedere informazioni sui documenti da presentare per l'ottenimento di un tale visto da parte di mia suocera (immagino che suocero e suocera si equivalgano, giuridicamente) e che potete visionare nella cronologia dei messaggi la mia domanda e la vostra risposta, che ritengo ASSOLUTAMENTE UNIVOCHE.
Ho prenotato per mio suocero un nuovo appuntamento per il giorno 11 ottobre, e con la presente chiedo da vostra parte garanzie sul fatto che questa volta la sua domanda sia giustamente accolta, in base ai diritti che gli conferisce il Decreto Legislativo DL 30/2007 in base al visto per turismo per familiari di cittadini UE. Qualora si verificasse un'altra volta una situazione del genere, sarò costretto a ricorrere per vie legali per l'ottenimento di un giusto diritto non riconosciuto.
Sicuro di un riscontro positivo, vi invio i miei cordiali saluti."
La loro risposta è arrivata immediatamente, ed è stata:
"Egregio sig.
Abbiamo chiesto al Suo suocero di ripresentare la domanda di visto perchè non ha presentato la lettera d'invito, la prenotazione dell'aereo e neppure l'assicurazione medica che sono necessarie per un visto di turismo."
Facciamo ordine.Innanzitutto, la lettera di invito mio suocero la teneva eccome,scritta bene e originale firmata da me, mentre non aveva nè prenotazione dell'aereo nè assicurazione, perchè. correggetemi se sbaglio(!!), per un familiare ai sensi del DL30 non sono necessari, come anche mi avevano assicurato dall'ambasciata in risposta alla prima mail di informazioni. Sarò stupido, ma intanto rispondo questo:
"Egregio Ufficio Visti,
Vorrei ulteriori chiarimenti sulla procedura, in quanto ho ricevuto da voi stessi informazioni contrastanti.
Il D.L. del 6 febbraio n. 30 del 2007 specifica che i familiari di cittadini UE possono chiedere un "Visto per turismo per familiare di cittadino UE" che, a differenza del normale visto per turismo, non richiede nè assicurazione medica, nè prenotazione del volo.Inoltre, questa tipologia di visto non ha durata pari al periodo di soggiorno ma può essere di natura C1, C2 etc fino a C5 (con la limitazione di 90 giorni di soggiorno per semestre). Il riferimento è sempre il "decreto Legislativo n.30 del 6 febbraio del 2007, che posto nel seguente link:
http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/testi/07030dl.htm"
Per quanto riguarda la lettera di invito, sono sicuro che mio suocero ne era in possesso, in quanto ho provveduto personalmente a formirgliela.
D'altra parte, avevo già scritto in data 24 giugno 2011 a questo ufficio per chiedere informazioni sui documenti da presentare per il visto di turismo per familiare di cittadino UE per mia suocera. Vi riporto il messaggio:
"
Buongiorno, vi scrivo per richiedere informazioni riguardo all'ottenimento di un visto turistico per familiare ai sensi del DL 30 del 2007.
La mia famiglia, residente in Italia è composta da:
- me, cittadino italiano;
- mia moglie cittadina ecuadoriana con Permesso di Soggiorno.
Vorrei poter ospitare ogni tanto e per brevi periodi, durante le vacanze estive, natalizie ed in altre occasioni, mia suocera, cittadina ecuadoriana residente a Cuenca (Ecuador). La tipologia di visto che vorrei far richiedere a mia suocera è quella per turismo e secondo il D.L. 30 del 2007, trattandosi di familiare di cittadino italiano. Vorrei farle chiedere un visto turistico multingresso e di durata annuale o biennale, per evitare di dover accedere all'Ambasciata Italiana di Quito due o tre volte l'anno.
I documenti che dovrebbe produrre l'interessata, secondo le informazioni prese, dovrebbero essere:
a) modello di richiesta visto Shenghen;
b) foto formato tessera;
c) passaporto in corso di validità (scadenza a dieci anni) e sue fotocopie;
d) lettera di invito/ospitalità complessiva da parte mia;
e) certificato di nascita plurilingue con indicazione dei genitori, secondo la convenzione di Vienna (già apostillato);
f) certificato di matrimonio plurilingue, redatto secondo la convenzione di Vienna (già apostillato);
g) autocertificazione di nascita di mia moglie con indicazione dei genitori;
h) autocertificazione di cittadinanza mia;
m) fotocopie dei documenti miei e di mia moglie.
L'interessata, ai sensi del D.L. 30 del 2007, non dovrebbe, invece, produrre:
n) prenotazione di accesso al consolato (trattandosi di coniuge di cittadino comunitario e parente di cittadino italiano);
o) attestazione di pagamento del visto (gratuito secondo il D.L. 30/2007);
p) attestazione (fidejussione, ecc.) dei mezzi di sostentamento per il viaggio (non previsti dal D.L. 30/2007);
q) assicurazione sanitaria (non prevista dal D.L. 30/2007);
r) prenotazione o acquisto biglietti di viaggio (non previsti dal D.L. 30/2007).
In conclusione, gradirei avere una conferma di quanto indicato oppure l'indicazione di quanto si debba ancora produrre con i relativi riferimenti normativi da verificare in sede di normativa dell'UE.
In attesa di un gradito riscontro, saluto cordialmente,
Vincenzo Masillo"
A precisa domanda ho ricevuto da voi la seguente risposta, il giorno 29 giugno 2011 alle ore 20.51:
"
Il giorno 29 giugno 2011 20:51, Ufficio Visti - Ambasciata d'Italia Quito <visti.quito@esteri.it> ha scritto:
Gentile Sig.re,
I documenti indicati da Lei van bene. Soltanto deve essere certo che il certificato di matrimonio sia quello italiano emesso dal Comune e che il certificato di nascita di sua moglie sia legalizzato dal locale Ministero degli Affari Esteri.
L'appuntamento per il visto si prende sul sito web segnalato in basso. Vedere sezione in spagnolo.
Pietro Pilo
Ufficio Visti
Ambasciata d'Italia a Quito
Embajada de Italia en Quito"
Capirete, dunque, la mia grande sorpresa e delusione neò vedere mio suocero respinto perchè non in possesso di documenti che voi stesso mi indicato di non presentare.
Certo di avere una risposta tanto rapida quanto esaustiva, vi ringrazio per la pazienza avuta nel leggere una mail tanto lunga quanto importante, e
Vi porgo i miei Cordiali Saluti,
Vincenzo Masillo
Vi terrò aggiornati, intanto la prossima "cita" è il 7 ottobre, cercherò di far arrivare mio suocero preparato.
Un saluto a tutti