Buongiorno a tutti! Approfitto ancora una volta del vostro sapere, se permettete...
Mi spiego: nonostante il fatto che, dopo il matrimonio con una cittadina uzbeka, la mia concezione della burocrazia consolare italiana sia velocemente diventata molto più tragicamente realistica, resto tuttora abbastanza ingenuo da sorprendermi ancora, come fosse la prima volta che ho a che fare con questi simpatici figuri...
Sposato da qualche anno, finalmente mia moglie è cittadina italiana, quindi, ingenuo come non mai, credevo che la cosa avrebbe di molto facilitato le pratiche per i visti necessari a mia suocera per farci visita...
Mai errore fu più madornale, direi...
A fine settembre avremo un bimbo, quindi meditavo di chiedere all'ambasciata italiana a Tashkent un visto multingresso per mia suocera, ora madre di cittadina italiana, per permetterle di venire a farci visita più spesso e con maggior facilità...
Credevo di poter chiedere, ad esempio, un visto di tipo C1 o addirittura C2, ma invece col cavolo...
L'addetta in ambasciata dice che è fuori discussione si possa rilasciare un visto simile e suggerisce, UDITE UDITE, un visto per ricongiungimento familiare e poi CARTA DI SOGGIORNO!
Quello che mi lascia sgomento è il fatto di aver precisamente circostanziato la questione, spiegando che mia suocera lavora regolarmente in Uzbekistan e non ha alcun interesse a trasferirsi sul suolo italiano, quindi l'addetta mi suggerisce di mentire ben due volte all'autorità per la quale lavora:
- chiedendo un ricongiungimento familiare per un parente assolutamente NON A CARICO...
- suggerendo la domanda di una carta di soggiorno che sarebbe valida se e solo se mia suocera restasse in Italia almeno sei mesi, il che è assolutamente impossibile...
Resto basito, come al solito, appunto...
Voi che fareste?
Grazie mille come sempre!