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Coesione con il coniuge di nazionalità italiana

Coesione con il coniuge di nazionalità italiana
« il: 25 Aprile 2015, 16:13:46 »
Il coniuge del cittadino italiano (per nascita o naturalizzato) può richiedere un permesso di soggiorno per motivi familiari, stante la coesione con coniuge di nazionalità italiana. Questo diritto si basa sull'art. 19 del Testo Unico dell'Immigrazione e sull'art. 28 del Dpr 394/1999.
La prima norma, infatti, al numero 2 prevede che "Non è consentita l'espulsione, salvo che nei casi previsti dall'articolo 13, comma 1, nei confronti: "omissis.... c) degli stranieri conviventi con parenti entro il secondo grado, o con il coniuge, di nazionalità italiana".
A sua volta, l'art. 28 del regolamento di attuazione del Testo Unico, denominato "Permessi di soggiorno per gli stranieri per i quali sono vietati l'espulsione o il respingimento", precisa: "Quando la legge dispone il divieto di espulsione, il questore rilascia il permesso di soggiorno: …… omissis.... b) per motivi familiari nei confronti degli stranieri che si trovano nelle documentate circostanze di cui all'articolo 19, comma 2, lettera c), del testo unico".
Pertanto, salvo che l'interessato non sia stato respinto per motivi di ordine pubblico o di sicurezza dello Stato, ai sensi dell'art. 13, comma 1, del Testo Unico, non potrà essergli negato il permesso di soggiorno per motivi familiari, laddove richieda in Questura la coesione con coniuge di nazionalità italiana. Naturalmente sarà necessario allegare all'istanza i documenti richiesti, primo tra tutti l'atto di matrimonio (se celebrato all'estero, tradotto in italiano e legalizzato dalla competente autorità consolare italiana).

Avv. Francesco Boschetti

Re:Coesione con il coniuge di nazionalità italiana
« Risposta #1 il: 07 Maggio 2015, 10:41:43 »
Il coniuge del cittadino italiano (per nascita o naturalizzato) può richiedere un permesso di soggiorno per motivi familiari, stante la coesione con coniuge di nazionalità italiana. Questo diritto si basa sull'art. 19 del Testo Unico dell'Immigrazione e sull'art. 28 del Dpr 394/1999.
La prima norma, infatti, al numero 2 prevede che "Non è consentita l'espulsione, salvo che nei casi previsti dall'articolo 13, comma 1, nei confronti: "omissis.... c) degli stranieri conviventi con parenti entro il secondo grado, o con il coniuge, di nazionalità italiana".
A sua volta, l'art. 28 del regolamento di attuazione del Testo Unico, denominato "Permessi di soggiorno per gli stranieri per i quali sono vietati l'espulsione o il respingimento", precisa: "Quando la legge dispone il divieto di espulsione, il questore rilascia il permesso di soggiorno: …… omissis.... b) per motivi familiari nei confronti degli stranieri che si trovano nelle documentate circostanze di cui all'articolo 19, comma 2, lettera c), del testo unico".
Pertanto, salvo che l'interessato non sia stato respinto per motivi di ordine pubblico o di sicurezza dello Stato, ai sensi dell'art. 13, comma 1, del Testo Unico, non potrà essergli negato il permesso di soggiorno per motivi familiari, laddove richieda in Questura la coesione con coniuge di nazionalità italiana. Naturalmente sarà necessario allegare all'istanza i documenti richiesti, primo tra tutti l'atto di matrimonio (se celebrato all'estero, tradotto in italiano e legalizzato dalla competente autorità consolare italiana).

Avv. Francesco Boschetti

Buongiorno Avv. Boschetti,
Invece per quanto riguarda il fratello di un cittadino italiano?
Posso richiedere per lui qualche tipo di permesso di soggiorno?

Lui è stato espulso (10 anni) per "ingresso in Italia senza passare dai controlli di frontiera"-cosa non vera, che possiamo provare con il visto + timbro- ma ci hanno detto che il ricorso andava fatto entro 60 giorni...

Ora sta aspettando l'esito della richiesta presentata in consolato, in cui ha richiesto che i 10 anni li vengano ridotti a 5 (già trascorsi) e quindi ha chiesto di poter venire a trovare la famiglia (siamo tutti in Italia, inoltre nostro padre ha anche gravi problemi di salute)...eventualmente mi saprebbe dire qual'è l'ufficio responsabile di questo tipo di richieste al Ministero dell'Interno? Ho chiamato il centralino, ma mi hanno detto che lo dovrei sapere io che ufficio voglio che mi passino.............................Vorrei provare a chiedere informazioni sull'andamento della pratica (so che per questo tipo di richieste il ministero deve pronunciarsi in 120 giorni, ma ho paura che questo non verrà rispettato).

Tra l'altro io aspetto un bambino e vorrei tanto che mio fratello riuscisse a venire a conoscerlo.Si potrebbe magari integrare alla documentazione che lui ha mandato anche un mio certificato medico che indica la gravidanza in corso?

Grazie mille!