Tutto Stranieri

La prima sentenza favorevole

Re: La prima sentenza favorevole
« Risposta #15 il: 21 Febbraio 2012, 11:32:28 »
Comunque i nostri bravi giudici italiani, nonostante ci sia chiaramente un vincitore della causa,
continuano nella loro pratica, applicabile solo in casi rari e sicuramente non in questo caso,
fuorilegge della compensazione delle spese.
E' una cosa davvero inaccettabile.

Re: La prima sentenza favorevole
« Risposta #16 il: 22 Febbraio 2012, 13:46:17 »
C'è di peggio. I giudici tedeschi. Quelli, quando vedono un nome e/o cognome straniero, gli fanno perdere tutta la causa, se necessario ignorando le prove, influenzando i testimoni e negando la realtá dei fatti. In prigione, i giudici tedeschi, non ci vanno mai anche se il reato di manipolazione del diritto prevede più anni di reclusione. Ma in Germania, i giudici sono appuntati, promossi e licenziati dai politici, quindi devono emettere sentenze che corrispondano alla volontá dei politici. Se vivi in una regione in cui la maggioranza e CDU (la versione pseudocristiana moderna e camuffata del partito Nazista), e sei hai origini straniere, non provare nemmeno a far ricorso ai tribunali.

In Italia, per lo meno, c'è un minimo di separazione tra potere amministrativo, giudiziario ed esecutivo. In Italia, tali porcherie vengono fatte in maniera ufficiosa, per "non danneggiare il collega funzionario", o per "non sovraccaricare le casse dello stato" con motivazioni quindi personali. In Germania, invece, il malcostume è istituzionalizzato nel sistema.

Con tutto ciò, è cosa buona e auspicabile il lamentarsi su tali porcherie. Senza farsi troppe illusioni.

PS: Ultimamente ho vinto al una causa contro un amministratore di immobili, a Duisburg, ed il tribunale mi ha imposto, ciò nonostante, il pagamento di tutte (!!!) le spese. Una turpitudine incredibile, ma per me la soluzione più semplice è stata quella di non pagare e basta, tanto non abito più in Germania. Con energie limitate, è meglio concentrare le truppe sui fronti che hanno importanza strategica fondamentale.
« Ultima modifica: 22 Febbraio 2012, 13:50:11 da maxytorino »
Laureato in ingegneria a Torino
Laureato in economia ad Hagen
Specialista in Diritto di cittadinanza
Sostenitore dei Diritti Umani
Critico delle religioni, già incaricato regionale dell' IBKA
Sostenitore della psicoanalisi
Attivista contro gli abusi della psichiatria
Lingue: DE, FR, IT, EN, SP, NL

Re: La prima sentenza favorevole
« Risposta #17 il: 22 Febbraio 2012, 14:17:59 »
interessante... visto che vorrei trasferirmi in germania dopo che mia moglie avrà ottenuto la cittadinanza italiana
spero che non in tutti i land sia così

Re:La prima sentenza favorevole
« Risposta #18 il: 11 Marzo 2013, 17:20:44 »
Fatemi capire. adesso leggendo tutto attentamente mi fa pensare di aver sbagliato ! Io voglio fare ricorso al TAR di Lazio ma forse dovevo mandare una lettera in prefettura di Rimini allegando la sentenza e sarebbe risolto cosi ?
Io ho fatto osservazioni come è stato chiesto con la notifica di diniego della cittadinanza entro 10 giorni. Ancora nessuna risposta scritta. Ma telefonicamente prefettura mi ha risposto che comunque devono negare la cittadinanza ! come mai devono negare ? Se il mio caso è identico di cui la sentenza ?!!!!
Non so cosa meglio fare adesso
« Ultima modifica: 13 Marzo 2013, 12:34:07 da Lyudmyla80 »

Re: La prima sentenza favorevole
« Risposta #19 il: 01 Aprile 2013, 21:58:35 »
interessante... visto che vorrei trasferirmi in germania dopo che mia moglie avrà ottenuto la cittadinanza italiana
spero che non in tutti i land sia così

È cosí quasi dappertutto, in Germania. Sottolineo: quasi. Cioè, si può aver fortuna e trovare, eccezzionalmente, un giudice (forse 1 su 100) che fa gli interessi della giustizia al posto di fare gli interessi della grande nazione tedesca. Per quanto riguarda i funzinari, è un po meglio: i funzionari fetenti e razzisti sono il 50%, mentre i giudici Nazi sono il 98%. Poi c'è ancora un 1% di comunisti che anche quelli non giudicano secondo la legge ma per principio a favore dei poveri (anche quando hanno torto). Resta quindi un 1% al massimo di giudici onesti.

La ragione è da cercare nella storia: quando gli alleati vinsero, gli Americani, al posto di fare una razzia di tutti i giudici che avevano applicato ciecamente la legge nazista, li scusò per ragioni politiche (il problema grosso ai tempi era bloccare l'avanzata dei comunisti e i giudici ex-nazi facevano comodo perché si poteva essere sicuri che sarebbero stati contro ai comunisti) con la ormai trita e ritrita storia che "avevano solo obbedito agli ordini" e, apparentemente (ma non vero) "non potevano fare altrimenti".

Ovviamente, una generazione di giudici Nazi ha insegnato nelle università e formato nei loro uffici i giuristi della generazione seguente. Quindi, i giuristi attuali tedeschi, non possono essere tanto diversi da quelli di allora (chi non la pensava come i giuristi Nazi che erano i loro professori e/o i loro superiori, veniva segato).
Laureato in ingegneria a Torino
Laureato in economia ad Hagen
Specialista in Diritto di cittadinanza
Sostenitore dei Diritti Umani
Critico delle religioni, già incaricato regionale dell' IBKA
Sostenitore della psicoanalisi
Attivista contro gli abusi della psichiatria
Lingue: DE, FR, IT, EN, SP, NL

Re: La prima sentenza favorevole
« Risposta #20 il: 02 Aprile 2013, 09:56:08 »
È cosí quasi dappertutto, in Germania. Sottolineo: quasi. Cioè, si può aver fortuna e trovare, eccezzionalmente, un giudice (forse 1 su 100) che fa gli interessi della giustizia al posto di fare gli interessi della grande nazione tedesca. Per quanto riguarda i funzinari, è un po meglio: i funzionari fetenti e razzisti sono il 50%, mentre i giudici Nazi sono il 98%. Poi c'è ancora un 1% di comunisti che anche quelli non giudicano secondo la legge ma per principio a favore dei poveri (anche quando hanno torto). Resta quindi un 1% al massimo di giudici onesti.

La ragione è da cercare nella storia: quando gli alleati vinsero, gli Americani, al posto di fare una razzia di tutti i giudici che avevano applicato ciecamente la legge nazista, li scusò per ragioni politiche (il problema grosso ai tempi era bloccare l'avanzata dei comunisti e i giudici ex-nazi facevano comodo perché si poteva essere sicuri che sarebbero stati contro ai comunisti) con la ormai trita e ritrita storia che "avevano solo obbedito agli ordini" e, apparentemente (ma non vero) "non potevano fare altrimenti".

Ovviamente, una generazione di giudici Nazi ha insegnato nelle università e formato nei loro uffici i giuristi della generazione seguente. Quindi, i giuristi attuali tedeschi, non possono essere tanto diversi da quelli di allora (chi non la pensava come i giuristi Nazi che erano i loro professori e/o i loro superiori, veniva segato).

La giustizia e le leggi di un paese sono solo espressione della classe dominante.
Anche perché se così non fosse le cambierebbero in un battibaleno.
Può essere diversamente da così solo per brevi periodi. Poi le cambiano eccome.

Re:La prima sentenza favorevole
« Risposta #21 il: 02 Aprile 2013, 17:58:47 »
No, lei non ha capito niente. Le leggi sono, nella loro maggioranza (non tutte) abbsatanza eque. È attraverso la loro non applicazione che i plutocrati frodano il popolo (e/o i cittadini oriundi frodano i cittadini di origine straniera).
Laureato in ingegneria a Torino
Laureato in economia ad Hagen
Specialista in Diritto di cittadinanza
Sostenitore dei Diritti Umani
Critico delle religioni, già incaricato regionale dell' IBKA
Sostenitore della psicoanalisi
Attivista contro gli abusi della psichiatria
Lingue: DE, FR, IT, EN, SP, NL

Re:La prima sentenza favorevole
« Risposta #22 il: 03 Aprile 2013, 09:21:43 »
No, lei non ha capito niente. Le leggi sono, nella loro maggioranza (non tutte) abbsatanza eque. È attraverso la loro non applicazione che i plutocrati frodano il popolo (e/o i cittadini oriundi frodano i cittadini di origine straniera).

Mi sa che è lei ad aver capito poco. Ci sono leggi, e in Italia lo sono tutte, fatte apposta per la classe dominante.
Pensiamo solo alla regolamentazione del lavoro, ovvero ai soldi che entrano nelle tasche della gente.
Un dipendente non paga il 33% di tasse o giù di lì, bensì il 75%. Ma nessuno ne parla perché
non conviene e la cosa viene mascherata dal fatto che il dipendente non vede il 50% che è trattenuto
direttamente dall'azienda. I datori di lavoro si lamentano che le tasse sul lavoro sono troppo alte.
Ma in realtà quei soldi sono del dipendente. Quindi è il dipendente che le paga. Con una tassazione normale
gli stipendi sarebbero il doppio.
Cosa molto equa direi.
Vogliamo parlare dell'abuso di contratti interinali e a tempo determinato sottopagati?
Sono sotto gli occhi di tutti e con il placet dei "poteri forti" hanno distrutto il futuro delle persone.
Da chi sono voluti? Dalla classe dominante in combutta con sindacati e tutti quelli che dovrebbero pensare
al bene dei lavoratori.
Cosa molto equa direi.
La classe dominante dei ricconi vuole pagare poche tasse quindi il grosso lo paga il dipendente. Questo uccide il futuro
delle persone che non riescono a farsi una famiglia e a garantire il futuro ai propri figli, neanche a garantire
delle opportunità serie.
Cosa molto equa direi.
Per non parlare delle leggi non applicate. Quando non si applica una legge in realtà si "tollera" un reato ovvero si fa un
favore a chi il reato lo commette. Basta non perseguire il reo e automaticamente si crea una "nuova legge virtuale".
Cosa molto equa direi.
Vogliamo parlare dei vari sgravi fiscali alle aziende? Aiuti di stato pagati con le tasse dei dipendenti.
Altro favore fatto alla classe dominante.
Cosa molto equa direi.
Giustizia.
Vogliamo parlare della lentezza della giustizia? Bene, crea una differenza tra chi può permettersi di pagare avvocati
profumatamente e di "aspettare" e tra quei poveracci che devono essere pagati per il lavoro svolto o per il torto
subito. Legge non scritta ma applicata molto bene.
Cosa molto equa direi.
Vogliamo parlare degli omicidi non risolti? O, per meglio dire, volutamente non risolti? Basta far parte di famiglie
"particolari " per essere raccomandati anche nel ramo giustizia. Ci sarebbe da parlare per anni.
Cosa molto equa direi.
Come ha accennato, ed è l'unica cosa con cui sono d'accordo, avere delle pene che oscillano tra pochi giorni a
un anno per lo stesso reato cosa vuol dire? Risposta: agli amici si applicano le pene minime, ai nemici quelle massime.
Semplice.
Cosa molto equa direi.
Droghe.
Vogliamo parlare del fatto che il consumo di eroina è stato perseguito in passato abbastanza pesantemente mentre un
trattamento all'acqua di rose è stato riservato alla cocaina? Beh, semplice. La cocaina è la droga dei ricchi e i ricchi,
classe dominante, non va mica perseguita allo stesso modo.

Vorrei tanto non aver capito nulla. In realtà, purtroppo, è proprio il fatto che ho capito bene quello che succede
che mi provoca tanto schifo per questo paese medievale.
Le svelo un segreto: sarà sempre peggio.
Purtroppo.
« Ultima modifica: 04 Aprile 2013, 20:59:31 da adamiani »