Salve,
un testo eccellente e circostanziato, che in un paese civile otterrebbe sicuramente immediato ascolto (anzi, in un paese civile per davvero, a questo punto non ci si dovrebbe neppure arrivare).
Faccio i migliori auguri a coloro che si cimenteranno nell'impresa.
Per quanto riguarda mia moglie, lei è rimasta talmente offesa dalla palese illegittimità del comportamento della Prefettura (per di più, da Luglio, stiamo ancora aspettando una risposta ad una richiesta di delucidazioni, peraltro espressa con la massima cortesia). A ciò aggiungiamo la macchinosità ed i tempi per poter almeno cercare di far valere un diritto palesemente violato proprio da chi la Legge rappresenta e dovrebbe applicarla e farla rispettare, che il tutto ci ha fatto decidere per il rinunziare -allo stato attuale definitivamente- alla richiesta di cittadinanza italiana di mia moglie.
Per quanto mi riguarda, allorquando i legami famigliari che mi legano ancora a questo paese verranno a mancare, spero di potermene andare e, con l'occasione, rinunziare alla cittadinanza italiana; cittadinanza di un paese che ho molto amato ma i cui rappresentanti -indipendentemente dalla parte politica- fanno di tutto affinché un buon Cittadino debba vergognarsene profondamente.
Con estrema amarezza,
Enzo