ciao,
ho un problema analogo, nel mio caso si tratta di cambio di residenza mio (cittadino italiano) e di mia moglie (non italiana, cittadina extracomunitaria).
Attualmente entrambi regolarmente iscritti da oltre tre anni all'anagrafe del comune di Milano (dove ad onor del vero non ho avuto alcun problema a fare l'iscrizione anagrafica) devo fare il cambio di residenza verso un comune dell'interland milanese dove ci siamo trasferiti da qualche mese. Inutile dire che si tratta di comune con giunta completamente leghista.
Nel richiedere il cambio di residenza per me chiedono i soliti documenti standard, mentre per mia moglie mi dicono che in aggiunta servono certificato di idonietà alloggiativa e dimostrazione dei redditi.
Premesso che non ho nessun problema a soddisfare la richiesta di documentazione aggiuntiva, sono però stufo di essere sottoposto ad un continuo surplus di burocrazia e costi, soprattutto quando ho visto che per il certificato di idonietà alloggiativa sono richieste mappe catastali, certificazioni a norma di tutti gli impianti, marche da bollo (anche solo per il ritiro).....Tutto questo per una delibera comunale fatta da questa giunta comunale appena insediata per solleticare le corde del populismo ormai dilagante nel nostro paese, ma non vorrei tediarvi con la retorica.
Amedeo,
mi spiegheresti cortesemente meglio quando dici che "Occorre verificare se il regolamento comunale impone a tutti i loro cittadini la presentazione della idoneità alloggiativa per tutti gli utenti o solo per gli stranieri". Intendi dire che la richiesta sarebbe leggittima se fosse fatta per tutti i cittadini che richiedono l'iscrizione anagrafica (indipendentemente dal passaporto) ?
Inoltre potresti darmi il riferimento normativo in cui si afferma che il coniuge di cittadino italiano (o comunitario) ha diritto alla parità di trattamento del cittadino italiano (sempre che questo sia vero )? Io ho trovato a proposito una circolare ministeriale n°. 19 del 06 aprile 2007 e mi sembra di ricordare ci fosse anche un DPR in proposito
ultimo dubbio: il mio buon senso mi dice sempre di provare con le buone maniere evitando il più possibile lo scontro, ho ottenuto sempre quello che volevo con questa tecnica, ma se come penso questa volta mi dovessi trovare ad andare allo scontro c'è qualche possibilità, anche solo remota, che il fatto che stia chiedendo il cambio di residenza possa indurre qualche zelante impiegato dell'ufficio del nuovo comune a caccia di streghe ad annotarsi i miei dati e magari a comunicare al comune di Milano il mio tentativo di cambiare residenza (visto che non so se riuscirà ad andare in porto e con quali tempi data la valanga di documenti che mi chiedono) provocandone la cancellazione nel comune di origine e creando così discontinuità sulla residenza di mia moglie ?
grazie mille