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Come richiedere nuova carta d'identità anche se non scaduta

Ecco qui una lista di problemi iper-classici riguardanti la carta d'identità coi quali tutti noi ci siamo trovati confrontati:

- abbiamo divorziato e sulla c.i. c'è ancora "coniugato" e ciò ci da i nervi;
- la foto è o obsoleta o una schifezza perché l'avevamo fatta di fretta e vogliamo proprio cambiarla;
- siamo andati ad abitare ad un altro indirizzo e la gente a cui presentiamo la c.i. fa che copiare l'indirizzo obsoleto che c'è sulla c.i.;
- abbiamo cambiato professione o siamo andati in pensione e ci portiamo dietro la c.i. con la vecchia professione;
- la c.i. è piena di macchie, ingiallita o persino puzza perché è vecchia;
- etc.

Bene l'Italia, paese ove come al solito le leggi sono fatte coi piedi, è il solo paese in Europa che non permette di richiedere una nuova c.i. a meno che la vecchia non sia prossima alla scadenza.

Sì, avete letto bene: divorziate, traslocate da Torino a Berlino per essere lontani dalla vostra ex, tagliatevi barba e baffi e cambiate professione da taxista a professore per ricominciare una nuova vita... siete pieni d'entusiasmo per aver ben spazzato via le tracce di un passato deprimente... ma no!!! Lo stato vi obbliga a portarvi dietro per anni ed anni (al limite fino a 9 anni, se l'avete fatta da poco) la vecchia c.i. in cui risultate coniugati, residenti a Torino, con barba e baffi e taxista.

Qui la soluzione: danneggiarla. Sì, è legale (ma molto mal visto).

Non è una falsificazione, perché con la carta da voi personalmente e con tanto impegno danneggiata, non potete sviare nessuno.

Non è un reato di danno, perché, anche se la carta appartiene allo stato, siete voi che l'avete pagata e che pagherete per farvela rifare, quindi, allo stato non fate danni, anzi, gli fate fare dei profitti aggiuntivi.

Ma state sicuri che il funzionario allo sportello vi cazzierà per averla danneggiata e voi, se siete cittadini normali non ben informati, tremerete di paura e non vorrete ammettere di averla danneggiata voi.

Sbagliato!!! Se fate così, vi prendete la colpa per cose che sono colpa dei legislatori asini che hanno fatto una legge che non vale la carta su cui è stampata. Fate il contrario!!! Presentatevi allo sportello e dite spudoratamente che volevate cambiare la c.i. per i motivi X, Y e Z ma, siccome la legge è fatta coi piedi e non prevede tale caso, avete provveduto di persona e con molto piacere a deteriorare la vostra vecchia c.i. (che nel frattempo detestate) per avere una base legale di richiederne una nuova!!!

E se il funzionario cerca di incolparvi di qualcosa, minacciatelo spudoratamente di denunciarlo per omissione d'atto d'ufficio se non fa il suo dovere e ve ne emette una nuova seduta stante. E sottolineate che siete voi che pagate ed il cliente ha sempre ragione!!!

Se poi volete metterci la ciliegina sul gelato, stampate la seguente dichiarazione, allegate alla stessa una fotocopia della vostra c.i. (una fotocopia fatta, ovviamente, ad-hoc prima di danneggiarla) ficcatela in mano al funzionario e inviatene pure una copia al presidente della Repubblica:

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Dichiarazione concernente danneggiamento e richiesta di carte d’identità

Io, Tizio DE CAIO, nato a Patataville il 00.00.1903, in conoscenza dell’importanza di una dichiarazione giurata e delle conseguenze penali che una dichiarazione di contenuto non vero porterebbe con sé, dichiaro che il seguente è verità:

1.   Richiedo, con formulari separati, carte d’identità per me ed i miei tre figli Qui, Quo e Qua e faccio notare che ho il diritto di richiederle senza assenso della loro madre in forza delle regolamentazioni che si trovano a pagina 123 della sentenza di divorzio, depositata con tanto di traduzione asseverata all’ufficio trascrizione sentenze straniere dell’anagrafe di Patataville.

2.   I motivi di tale richiesta erano originariamente:
a.   L’indirizzo di residenza mio e dei miei figli non è più valido.
b.   Le fotografie di Quo e Qua erano obsolete, i bambini non erano più riconoscibili.
c.   Il mio stato civile è cambiato da “coniugato” a “divorziato”.

3.   A causa di un difetto grave nella legge Italiana la quale non prevede (unica in Europa) la richiesta ed il rilascio di nuove carte d’identità per i motivi precedenti, ho proceduto al danneggiamento delle stesse strappandole in due al fine di creare un fondamento di legge che permetta la richiesta di nuove carte d’identità (richiesta per danneggiamento).

4.   Ho evidenziato inoltre sulle stesse, dopo averle danneggiate, i dati non più attuali.

5.   Consiglio le p.a. di non denunciarmi né ammonirmi per tale atto di danneggiamento volontario, primo, perché era necessario, secondo, perché non c’è nessun articolo del codice penale che preveda una sanzione per tale danneggiamento visto che non causa perdite a nessun soggetto terzo incluso lo stato, terzo, perché tali danneggiamenti non rappresentano falsificazione.

6.   Sottolineo di essere in accordo anche con il codice civile, visto il fatto che, nonostante le carte d’identità siano destinate ad uso personale però rimangano proprietà dello stato, per ottenerle ho pagato dei contributi che sono enormemente più alti del costo delle stesse e, per ottenere i duplicati dei documenti da me danneggiati, pago un contributo altrettanto enormemente più alto del costo delle nuove carte d’identità. In questo senso, nessun indennizzo supplementare è dovuto allo stato, visto che lo stato genera profitti dall’emissione delle carte d’identità, quindi il mio atto di danneggiamento genera non perdite, bensì profitti supplementari allo stato.

7.   Richiedo che una copia della presente dichiarazione sia inoltrata al Presidente della Repubblica ed ammonisco con la presente il governo (chiunque sia responsabile) a prendere provvedimenti per modificare la legge corrispondente. In effetti, non ha senso che la legge abbia previsto l’indicazione dell’indirizzo, dello stato civile e della professione del cittadino se questo ultimo non ha il diritto di richiederne una nuova dopo una variazione di tali dati. Non è ammissibile, p.es., che un cittadino divorziato debba essere obbligato a portarsi dietro per anni ed anni un documento sul quale egli risulta coniugato. Nemmeno ha senso che il cittadino non abbia il diritto di richiedere una nuova carta d’identità quando una foto diventa obsoleta (crescita di un bambino, invecchiamento di un adulto, etc.).

8.   Richiedo al consolato d’Italia a Patataville ad emettere senza ritardo alcuno le carte d’identità richieste, indipendentemente dal fatto che i funzionari dello stesso siano d’accordo o meno con il contenuto della presente dichiarazione e/o con la causa del danneggiamento. Se questi ultimi intendono elevare dei contenziosi contro di me, che lo facciano separata sede senza ritardare l’emissione dei documenti, un’emissione che è comunque dovuta per legge in caso di danneggiamento, non importa per qual ragione il danneggiamento sia avvenuto.




Luogo e data:   _____________________   Firma del dichiarante: __________________________

La presente dichiarazione non necessita dell’autenticazione della firma e sostituisce a tutti gli effetti le normali certificazioni richieste o destinate ad una pubblica amministrazione, purché accompagnata dalla fotocopia di un documento di riconoscimento.

Laureato in ingegneria a Torino
Laureato in economia ad Hagen
Specialista in Diritto di cittadinanza
Sostenitore dei Diritti Umani
Critico delle religioni, già incaricato regionale dell' IBKA
Sostenitore della psicoanalisi
Attivista contro gli abusi della psichiatria
Lingue: DE, FR, IT, EN, SP, NL