Salve a tutti, la questione è già stata affrontata in passato, spiego il mio caso specifico per avere le idee un po' più chiare.
Sono cittadino italiano, la mia compagna è filippina e vive nelle Filippine. VOLENDO CONTRARRE IL MATRIMONIO CIVILE SOLO NELLE FILIPPINE per poi portarla in Italia come familiare a seguito, a cosa esattamente vado incontro in caso di divorzio?
Io sono innamorato di lei, ma se disgraziatamente l'amore prima o dopo dovesse finire? Ho saputo che le Filippine sono l'unico stato al mondo (escludendo il Vaticano...) dove il divorzio a tutt'oggi ancora NON ESISTE... E che al momento nelle Filippine quello che si può ottenere è solo un "annullamento" del matrimonio, ma questo a spesa di anni di rogne e un dispendio energetico-finanziario enorme. Confermate tutto questo?
Ora vorrei sapere:
1) Nel caso il matrimonio contratto civilmente nelle Filippine dovesse FINIRE CONSENSUALMENTE IN ITALIA e lei decidesse semplicemente di ritornare nel suo paese, io avrei problemi a RISPOSARMI SUBITO IN ITALIA o, visto che il matrimonio filippino in principio è stato comunque registrato in Italia dovrei prima comunque presentare un certificato di annullamento/divorzio ottenuto nelle Filippine ?
2) Se dopo averla sposata nelle Filippine mi risposassi anche in Italia, UNA VOLTA OTTENUTO IL DIVORZIO IN ITALIA, per me, SEMPRE IN ITALIA, VARRANNO SOLO IL MATRIMONIO E L'OTTENUTO DIVORZIO ITALIANO? In sostanza vorrei capire se MATRIMONIO E DIVORZIO ITALIANO ANNULLANO, IN ITALIA, il valore del precedente matrimonio contratto nelle Filippine, e quindi se UNA VOLTA OTTENUTO IL DIVORZIO IN ITALIA avrei la possiblità di risposarmi in Italia o altrove, meno che nelle Filippine, dove risulterei ancora sposato. Questa incogruenza è possibile? (Spero di essermi spiegato bene
)
3) Credo che il matrimonio in italia, a prescindere dalla possibilità di divorzio offra più garanzie... Ma come aggirare questo matrimonio nelle Filippine? In altre parole, lei come potrebbe entrare in Italia per venirsi a sposare con me? Escludendo visto turistico che non può autonomamente ottenere – e che a quanto ho capito viene normalmente rifiutato anche se l'applicant ha una cospicua fideiussione - escluso visto per studio (impossibile per lei da ottenere in ogni caso) e visto per lavoro non stagionale (se ne parla, forse, nel 2014)...
Ho pensato...Forse si potrebbe tentare di farla venire come lavoratrice stagionale in Italia con il nuovo decreto flussi e nel frangente approfittare per sposarsi?
...In alternativa, ci si potrebbe sposare in un PAESE DIVERSO DALLE FILIPPINE e che lei riuscirebbe a raggiungere per turismo SENZA VISTO - quindi solo mostrando il contante alla frontiera - tipo Hong kong? In seguito, lei potrebbe fare richiesta di visto familiare a seguito/ricongiungimento direttamente a Manila con certificato di matrimonio contratto a Hong Kong? O la richiesta di visto in tal caso andrebbe fatta per forza in Ambasciata/Consolato ad Hong Kong?
Aspetto vostre.
Ringrazio in anticipo.
A.