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divorzio islamico

divorzio islamico
« il: 20 Agosto 2012, 16:50:29 »
Buongiorno, a febbraio ho sposato islamicamente un ragazzo (abbiamo fatto il cosiddetto kat'il kitab, la scrittura del libro) ma ognuno ha continuato a vivere a casa propria. Diciamo che è stato fatto più che altro per non commettere peccato: lui me lo ha chiesto insistentemente, quasi obbligandomi, e mi era stato assicurato che, qualora le cose non fossero andate bene, avremmo potuto divorziare tranquillamente (assicurato da lui e dallo shaykh che ha celebrato il matrimonio).
La situazione è diventata insostenibile per me che non sono musulmana e sono decisa a divorziare, ma lui non vuole, anche se non perde occasione per dirmi che con me sta male (date le nostre spiaccate diversità culturali) e che la sua vita è schifosa da quando mi ha conosciuta perchè non condivido la sua mentalità. Mi sono resa conto che non potrà funzionare mai tra di noi, quindi perchè continuare e rovinare due vite? So che nell'Islam non è poi così difficile divorziare, ma devo capire e sapere come posso fare e perchè lui non lo vuole fare. Tra l'altro sul contratto di matrimonio non figurano nemmeno i nostri cognomi e le date di nascita: può forse non essere ritenuto valido? Ci tengo a precisare che non è stato registrato da nessuna parte, ma è solo una foglio di carta di cui entrambi abbiamo una copia ed è una pratica meramente islamica, che non ha alcun valore civile.
Leggendo qualcosa sulla giurisprudenza islamica, pur non avendo alcun valore civile, credo sia meglio riuscire a effettuare il divorzio: la mia preoccupazione, infatti, risiede più che altro nel fatto che se questo ragazzo mi dovesse vedere anche solo parlare con un amico, possa fare qualche gesto sconsiderevole perchè secondo la sua religione sono sposata con lui. L'ultima cosa che vorrei è quella di mettere a repentaglio l'incolumità mia e di chi mi è vicino. Come posso riuscire a divorziare?

Re: divorzio islamico
« Risposta #1 il: 20 Agosto 2012, 20:54:00 »
Buongiorno, a febbraio ho sposato islamicamente un ragazzo (abbiamo fatto il cosiddetto kat'il kitab, la scrittura del libro) ma ognuno ha continuato a vivere a casa propria. Diciamo che è stato fatto più che altro per non commettere peccato: lui me lo ha chiesto insistentemente, quasi obbligandomi, e mi era stato assicurato che, qualora le cose non fossero andate bene, avremmo potuto divorziare tranquillamente (assicurato da lui e dallo shaykh che ha celebrato il matrimonio).
La situazione è diventata insostenibile per me che non sono musulmana e sono decisa a divorziare, ma lui non vuole, anche se non perde occasione per dirmi che con me sta male (date le nostre spiaccate diversità culturali) e che la sua vita è schifosa da quando mi ha conosciuta perchè non condivido la sua mentalità. Mi sono resa conto che non potrà funzionare mai tra di noi, quindi perchè continuare e rovinare due vite? So che nell'Islam non è poi così difficile divorziare, ma devo capire e sapere come posso fare e perchè lui non lo vuole fare. Tra l'altro sul contratto di matrimonio non figurano nemmeno i nostri cognomi e le date di nascita: può forse non essere ritenuto valido? Ci tengo a precisare che non è stato registrato da nessuna parte, ma è solo una foglio di carta di cui entrambi abbiamo una copia ed è una pratica meramente islamica, che non ha alcun valore civile.
Leggendo qualcosa sulla giurisprudenza islamica, pur non avendo alcun valore civile, credo sia meglio riuscire a effettuare il divorzio: la mia preoccupazione, infatti, risiede più che altro nel fatto che se questo ragazzo mi dovesse vedere anche solo parlare con un amico, possa fare qualche gesto sconsiderevole perchè secondo la sua religione sono sposata con lui. L'ultima cosa che vorrei è quella di mettere a repentaglio l'incolumità mia e di chi mi è vicino. Come posso riuscire a divorziare?


Dove abitate ?
Saluti

Re: divorzio islamico
« Risposta #2 il: 20 Agosto 2012, 23:40:14 »
entrambi in Italia, ma in case separate: io con la mia famiglia, lui con amici. Non abbiamo mai vissuto insieme.
Saluti

Amedeo

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Re: divorzio islamico
« Risposta #3 il: 21 Agosto 2012, 06:09:38 »
Buongiorno, a febbraio ho sposato islamicamente un ragazzo (abbiamo fatto il cosiddetto kat'il kitab, la scrittura del libro) ma ognuno ha continuato a vivere a casa propria. Diciamo che è stato fatto più che altro per non commettere peccato: lui me lo ha chiesto insistentemente, quasi obbligandomi, e mi era stato assicurato che, qualora le cose non fossero andate bene, avremmo potuto divorziare tranquillamente (assicurato da lui e dallo shaykh che ha celebrato il matrimonio).
La situazione è diventata insostenibile per me che non sono musulmana e sono decisa a divorziare, ma lui non vuole, anche se non perde occasione per dirmi che con me sta male (date le nostre spiaccate diversità culturali) e che la sua vita è schifosa da quando mi ha conosciuta perchè non condivido la sua mentalità. Mi sono resa conto che non potrà funzionare mai tra di noi, quindi perchè continuare e rovinare due vite? So che nell'Islam non è poi così difficile divorziare, ma devo capire e sapere come posso fare e perchè lui non lo vuole fare. Tra l'altro sul contratto di matrimonio non figurano nemmeno i nostri cognomi e le date di nascita: può forse non essere ritenuto valido? Ci tengo a precisare che non è stato registrato da nessuna parte, ma è solo una foglio di carta di cui entrambi abbiamo una copia ed è una pratica meramente islamica, che non ha alcun valore civile.
Leggendo qualcosa sulla giurisprudenza islamica, pur non avendo alcun valore civile, credo sia meglio riuscire a effettuare il divorzio: la mia preoccupazione, infatti, risiede più che altro nel fatto che se questo ragazzo mi dovesse vedere anche solo parlare con un amico, possa fare qualche gesto sconsiderevole perchè secondo la sua religione sono sposata con lui. L'ultima cosa che vorrei è quella di mettere a repentaglio l'incolumità mia e di chi mi è vicino. Come posso riuscire a divorziare?


Il tuo è stato un classico matrimonio "orfi", che fanno i mussulmani quando devono andare a letto temporaneamente con una donna.   Non ha ovviamente alcuna valenza civile ne in patria, ne in Italia e lui lo sa benissimo.   Tutt'al più puoi andare da un Iman qualunque (anche in Italia) per fargli pronunciare e scrivere un divorzio.

Un saluto,
Amedeo

Autore di:
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