Tutto Stranieri

Sono in trappola

Sono in trappola
« il: 30 Settembre 2012, 21:50:32 »
Sono disperata....forse devo arrendermi. Non posso neanche sposare il mio fidanzato. In Libano non esistono matrimoni civili, e cmq non potrei farlo perché risulto a carico di mio padre, che scoprirebbe tutto per forza di cose. Questo perché non ho uno straccio di lavoro. Sto veramente male. Non è giusto che un sentimento semplice come l'amore non possa essere vissuto....non è giusto....non so cosa fare...sono in trappola

Re:Sono in trappola
« Risposta #1 il: 01 Ottobre 2012, 10:56:10 »
Non capisco che cosa voglia dire che non esistono matrimoni civili... In ogni caso è possibile sposarsi in tutti i paesi del mondo e l'atto di matrimonio è trascrivibile in Italia. Se in Libano pretenderessero di sposarvi religiosamente, puoi ingoiare il rospo e far finta di essere credente, anche perché il Libano è un paese multireligioso quindi avrete pure la scelta tra chiesa cristiana e moschea. E se non vi va il Libano, basta che il tuo fidanzato si faccia la lista dei paesi nei quali può, come cittadino siriano, andare facilmente come turista e poi sceglierne uno che vi faccia comodo.

Per quanto riguarda tuo padre: balle. Sei maggiorenne e puoi sposarti con chi vuoi. Non hai nemmeno bisogno di dirglielo che ti sposi.

Forse in tutta la storia c'è solo un problema: i soldi. Sí, perché comunque, dopo sposata, tu ed il tuo sposo dovrete avere un alloggio vostro ove vivere insieme, dove iscrivervi insieme all'anagrafe e ove il vigile accerti che convivete veramente. E anche se tu "facessi finta" per tuo padre, comunque anche il tuo sposo solo dovrebbe trovare e pagarsi un alloggio e, comunque, dovrete iscrivervi all'anagrafe insieme nel vostro alloggio, altrimenti non gli danno la carta di soggiorno. Oltre all'affitto dell'alloggio, anche i viaggi e la pratiche costano.

Quindi o tu o lui dovete trovare i soldi per finanziare il vostro matrimonio. Ma questo non è colpa di tuo padre... a 28 anni (se ho ben capito) avresti dovuto farti già tu da tempo dei pensierini sul come ti guadagni la vita da sola o, se non trovi lavoro, su come te la fai finanziare dallo stato (assegno sociale).
Laureato in ingegneria a Torino
Laureato in economia ad Hagen
Specialista in Diritto di cittadinanza
Sostenitore dei Diritti Umani
Critico delle religioni, già incaricato regionale dell' IBKA
Sostenitore della psicoanalisi
Attivista contro gli abusi della psichiatria
Lingue: DE, FR, IT, EN, SP, NL

baby

  • *
  • 25
  • Ci Sono Giorni Che è Meglio Sognare Di Vivere Che
Re:Sono in trappola
« Risposta #2 il: 01 Ottobre 2012, 16:46:16 »
ciao Lulity non devi arrendertiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!
avete la cosa più importante(anzi le cose) la salute e l'amore
non vi servono soldi per sposarci(tuo padre non c'entra niente,tu civilmente ti puoi sposare dove e quando vuoi) dovete solo riuscire
a fare il matrimonio civile in Libano o negli stati confinanti.
è vero dovete avere un tetto in comune qua per fare la CDS per il tuo futuro marito, ma basta che ti trovi un monolocale in periferia (vantaggio: prezzi + bassi) che te lo puoi permettere con qualche lavoretto nel weekend e non ti scoraggiare quando maxytorino ti dice :"... a 28 anni (se ho ben capito) avresti dovuto farti già tu da tempo dei pensierini sul come ti guadagni la vita da sola..."
 ,hai tutta la vita davanti a te e nessuno è diventato presidente o miliardario alla tua età, anzi coi tempi che corrono alla tua stessa situazione economica purtroppo si trovano la maggior parte dei 28enni...
ciao baby
Ci Sono Giorni Che è Meglio Sognare Di Vivere Che Vivere...altri Che è Meglio Vivere Per Vivere Che Per Sognare...Io Sono Così, Sempre In Bilico Tra Sogno e Realtà...

Re:Sono in trappola
« Risposta #3 il: 02 Ottobre 2012, 13:34:46 »
Ragazzi purtroppo per ora dipendo ancora dai miei...ho i soldi per mantenermi nelle mie piccole spese, ma non sono in grado di pagare un affitto o le tasse. Il lavoro lo sto cercando, ne ho fatti in precedenza ma i soliti stupidi lavori a provvigione, che non ti danno nessuna garanzia né futuro. Ho dovuto pagarmi gli studi con i soldi messi da parte, i libri, i viaggi in Siria (il mio fidanzato mi ha aiutata, ma anche lui ha le sue spese), altri acquisti importanti...mio padre c'entra eccome perché se vivo ancora a suo carico, non posso fare come mi pare e sposarmi, per lo più con un uomo che non accetta. Purtroppo mio padre è il classico padre padrone, che porta lo stipendio a casa e quindi comanda. E per potermi ribellare a questo ho bisogno anch'io di portare uno stipendio a casa (se non voglio ritrovarmi a dormire sotto un ponte). Sto facendo del mio meglio, ma il lavoro non salta fuori così! So che abbiamo entrambi bisogno di soldi, e ovviamente aspetteremo un po' per compiere questo passo, ma il problema è che lui non si può muovere!
Mi sono informata, in Libano c'è solo la cerimonia religiosa, e non siamo pronti per celebrare il matrimonio in chiesa...inoltre stanno respingendo i siriani alla frontiera, quindi c'è il rischio che io acquisti il biglietto per Beirut e lui non possa raggiungermi!!!
Stiamo pensando alla Turchia ma...boh!!! Non so se lui possa recarsi lì senza visto, se verrà respinto o meno. Non sappiamo a chi rivolgerci! All'ambasciata italiana in Turchia? Le ambasciate in Siria sono chiuse, lui non ha molti punti di riferimento...la situazione è tragica!
Cmq grazie dei consigli, ma purtroppo è molto più difficile che rispetto ad altri Paesi...lui non può andare da nessuna parte, è pericoloso o impossibile!

@ Baby: grazie del sostegno, che carina...
ho anche trovato degli appartamenti ad un prezzo non troppo alto, il problema è il lavoro che non si trova! Ma io continuo a cercare. Solo che vorrei sposarmi subito, e fare in modo che lui mi raggiunga successivamente, una volta trovato un lavoro...anche perché, se trovassi un lavoro, non potrei certo prendermi 2 settimane per andare in un Paese straniero a sposarmi! E se mi sposassi adesso, mio padre lo scoprirebbe....e sarei sbattuta fuori di casa! Oltre al fatto che trovare un Paese in cui il mio fidanzato possa andare sia impossibile! E' questo che mi demoralizza, più che la questione economica in sé!

Non so a chi rivolgermi ma ci proverò...Se vi va vi tengo aggiornati....grazie cmq dei consigli, siete molto gentili!

Re:Sono in trappola
« Risposta #4 il: 03 Ottobre 2012, 00:35:22 »
Ripeto il suggerimento: non hai pensato di richiedere l'assegno sociale? Per una persona sola nullatenente ci sono, se non mi sbaglio, 550 euro al mese. Sono modesti ma, siccome i lavoretti che fai a destra e a sinistra te li pagheranno sicuramente in contanti, nessuna p.a. lo potrá sapere e l'assegno sociale non ti verrá ridotto. Per trovare un'abitazione modesta e cominciare a tagliare il cordone ombellicale dai genitori, è già qualcosa.

Inoltre ci sono per i nullatenenti anche degli alloggi in case popolari nei quali si pagano affitti infimi, io ho sentito parlare di 80 euro al mese per un'alloggio a tre stanze a Torino (!!!). Sí, ci sono delle liste d'attesa bibliche, ma il più presto ci si iscrive il più presto si otterrà un posto...

Per chi forse potrebbe fraintendermi, ci terrei a sottolineare che io approvo al 100% lo stato sociale che da i soldi per vivere a chi non ha altri sbocchi. Penso anche che non c'è alternativa allo stato sociale, perché di lavoro non ce n'è per tutti e, col procedere dell'automazione e della razionalizzazione, la disoccupazione è destinata a salire, salire e salire. La mia prognosi è che in 20 anni avremo dei tassi di disoccupazione del 30% al meno. Ciò perché sará tutto talmente organizzato ed ottimizzato che non servirá che molta poca gente per fare girare la produzione e la distribuzione delle merci e dei servizi necessari. Quindi non resta nessuna alternativa che la ridistribuzione del prodotto nazionale! In poche parole, il solo governo pensabile per il futuro è un governo socialista, la unica alternativa possibile sarebbe la guerra civile ed una rivoluzione che finirebbe per instaurare un governo socialista.

Quindi, che nessuno si vergogni di domandare aiuto allo stato. Perché quelli che hanno la fortuna di poter lavorare (e come vanno le cose oggi si può parlare solo di fortuna, se non, per essere più cinici, di ammanicamento) pagano le tasse? In modo che il governo le usi per fornire servizi e i servizi sociali sono tra i servizi più importanti di una societá. Senza servizi sociali si creano emarginati che prima o poi non possono che accorgersi che non sono più stupidi di quelli che si arricchiscono sempre di più, che il sistema è ingiusto e finiscono per mettersi d'accordo e ghigliottinare la classe opulenta (la rivoluzione francese insegna...).

Il mio suggermento di darsi da fare per trovare una maniera di sopravvivere senza genitori non era quindi un incitamento moralista a lavorare, non era dettato da una mancanza di coscienza del fatto che il lavoro è un bene raro oggigiorno, nemmeno credo per nulla che "chi vuole lavorare il lavoro lo trova", una frase che forse poteva essere vera negli anni del boom economico, ma che oggi come oggi è un'insulto ai milioni di persone qualificate e desiderose di lavorare che si ritrovano in vicoli ciechi senza sbocchi.

Il mio suggerimento era inteso come incoraggiamento a trovare una qualche maniera di rendersi indipendente. L'essere dipendente da una sovvenzione statale non è né castrante né umiliante. L'esserlo da dei genitori despoti che credono di poter comprare la libertá dei figli coi loro soldi, lo è.
Laureato in ingegneria a Torino
Laureato in economia ad Hagen
Specialista in Diritto di cittadinanza
Sostenitore dei Diritti Umani
Critico delle religioni, già incaricato regionale dell' IBKA
Sostenitore della psicoanalisi
Attivista contro gli abusi della psichiatria
Lingue: DE, FR, IT, EN, SP, NL

Action

  • *****
  • 1070
Re:Sono in trappola
« Risposta #5 il: 03 Ottobre 2012, 09:11:19 »
L'assegno sociale può essere richiesto solo da chi ha già compiuto 65 anni e non per i giovani.Guarda che se dessero un assegno di 550 eurini al mese sarei la prima della lista e non vedresti nessuno andare a lavorare  ;D .Uno si può mettere anche in lista d'attesa per le case popolari, ma ti assicuro che le famiglie con bambini, invalidi hanno la precedenza e non i giovani soli disoccupati.Credimi che farà in tempo a sposarsi ed ad aver figli prima di vedere quella casa.
Probabilmente sembrerò un pò hitleriana (per quanto il suo era uno stato sociale e assistenziale per certi versi), ma sono poco favorevole a uno Stato che fa diventare i suoi cittadini dei pesi sociali.Attenzione,non dico che lo Stato non deve aiutare i suoi cittadini, ma l'Italia è ben lontana dal modello nordeuropeo.Soprattutto perche vige la regola del furbettino di turno o del falso povero ed invalido(le cronache ne sono piene) e a chi spetta realmente e davvero non rimane niente.Poi bisogna pensare che un giovane ha di sicuro piu' sbocchi di un 50enne in mobilità o altre categorie simili.Probabilmente io sono una di quelle molto fortunate che si fa a pezzi e fa due lavori part-time e sono la prima a voler vedere le mie tasse utilizzate realmente per i servizi sociali,ma la realta dei fatti non è quella.Sono convintissima che tutti devono pensare allo Stato sociale (per quanto sia un utopia per certe persone), altrimenti senza un po di altruismo ci aviciniamo al regno degli animali dove sopravvive solo il piu' forte (in questo caso chi ha piu' soldi o è piu' fortunato).

Alla fine il consiglio che posso dare a Lulity è solo quello di renderti anche solo un pò piu' indipendente per avere a pieno il controllo della tua libertà e della tua vita.I genitori non sono i tuoi padroni e anzi dovrebbero darti una mano e condividere le tue scelte anche se non piacevoli per loro.A 28 anni dovresti decidere senza aver paura di persone cosi dispotiche.Comprendo che oggi giorno non è facile come negli anni passati.E poi se vuoi fare questa scelta, sposati anche senza il lavoro.I soldi non saranno mai abbastanza ma ogni tanto bisogna avere il coraggio e rischiare.Soprattutto se pensi che sia la persona giusta con cui condividere la vita.

Re:Sono in trappola
« Risposta #6 il: 03 Ottobre 2012, 19:28:47 »
A quanto ne so, l'assegno sociale è un diritto di tutti i cittadini nullatenenti e senza introiti. A meno che Monti non l'abbia tolto. Qualcuno mi sa dire com'è la VERA situazione legale al momento attuale? Con tanto di legge ed articolo? Per favore, nessuna opinione, ma dei fatti.

Faccio presente che io, come cittadino tedesco, ho dovuto dimostrare di avere in banca l'importo dell'assegno sociale di un anno per poter ottenere la residenza in Italia. Per una famiglia di padre, madre e 3 figli, ciò significava che ho dovuto mettere sul tavolo dell'ufficiale di anagrafe un estratto conto con circa 13.800 euro, l'importo che l'ufficiale di anagrafe ha calcolato che sarebbe stato l'assegno sociale per me ed i miei figli. Tale importo è calcolato con la cifra intera per il capo famiglia e la metá per ogni membro di famiglia aggiuntivo, cioè 1 x 4.600 + 4 x 2.300 = 13.800 euro

Ne deduco che, se l'assegno sociale non esistesse che per gli invalidi (non parlo degli anziani, per i quali si tratta di una pensione sociale, non di un assegno sociale), non avrebbe senso che lo stato chieda ad un cittadino comunitario di dimostrare mezzi proprii corrispondenti per lo meno all'assegno sociale "per assicurare che il cittadino comunitario non diventi un onere per lo stato italiano", come dice il DL 30 / 2007.

PS: Che qualcuno cerchi di approfittare ottenendo l'assegno sociale pur avendo introiti e/o patrimonio, è un fatto non escludibile in nessun paese del mondo. Chi fa ciò è comunque penalmente perseguibile per frode allo stato.
Laureato in ingegneria a Torino
Laureato in economia ad Hagen
Specialista in Diritto di cittadinanza
Sostenitore dei Diritti Umani
Critico delle religioni, già incaricato regionale dell' IBKA
Sostenitore della psicoanalisi
Attivista contro gli abusi della psichiatria
Lingue: DE, FR, IT, EN, SP, NL

Action

  • *****
  • 1070
Re:Sono in trappola
« Risposta #7 il: 04 Ottobre 2012, 10:16:53 »
A quanto ne so, l'assegno sociale è un diritto di tutti i cittadini nullatenenti e senza introiti. A meno che Monti non l'abbia tolto. Qualcuno mi sa dire com'è la VERA situazione legale al momento attuale? Con tanto di legge ed articolo? Per favore, nessuna opinione, ma dei fatti.

Faccio presente che io, come cittadino tedesco, ho dovuto dimostrare di avere in banca l'importo dell'assegno sociale di un anno per poter ottenere la residenza in Italia. Per una famiglia di padre, madre e 3 figli, ciò significava che ho dovuto mettere sul tavolo dell'ufficiale di anagrafe un estratto conto con circa 13.800 euro, l'importo che l'ufficiale di anagrafe ha calcolato che sarebbe stato l'assegno sociale per me ed i miei figli. Tale importo è calcolato con la cifra intera per il capo famiglia e la metá per ogni membro di famiglia aggiuntivo, cioè 1 x 4.600 + 4 x 2.300 = 13.800 euro

Ne deduco che, se l'assegno sociale non esistesse che per gli invalidi (non parlo degli anziani, per i quali si tratta di una pensione sociale, non di un assegno sociale), non avrebbe senso che lo stato chieda ad un cittadino comunitario di dimostrare mezzi proprii corrispondenti per lo meno all'assegno sociale "per assicurare che il cittadino comunitario non diventi un onere per lo stato italiano", come dice il DL 30 / 2007.

PS: Che qualcuno cerchi di approfittare ottenendo l'assegno sociale pur avendo introiti e/o patrimonio, è un fatto non escludibile in nessun paese del mondo. Chi fa ciò è comunque penalmente perseguibile per frode allo stato.

Essendo un argomento che tratto nella mia vita lavorativa quotidiana ti dico con sicurezza che l'assegno sociale spetta ai cittadini nullatenenti che abbiano superato i 65 anni d'età.Infatti prima si chiamava pensione sociale e poi hanno cambiato il nome e qualche parametro.Monti non ha tolto ancora niente per il momento, però ha pensato bene di alzare l'età per gli anni aveniri.A ottobre 2011 era stato richiesto l'inserimento di un assegno sociale dai 18 anni in su da una minoranza parlamentare (visto la crisi) , ma come sempre non è stato preso neanche in considerazione.
Fatti e non opinioni, verità e riferimenti di legge:
art. 1, comma 783 legge 296/2006
legge 335/95 (Riforma Dini)
ex art. 26, L. 153/69
Per gli invalidi esiste l'assegno di invalidità.
Essendo l'importo piu' basso che lo Stato rilascia ai suoi cittadini, funge anche da parametro per tutto il resto (es:ricongiungimento familiare,rilascio permesso di soggiorno, assegni familiari, richiesta di residenza dei cittadini comunitari e altre pratiche ancora)

P.S: Qua me la tiro un po per gioco e non per far polemica (anche perche nessuno è infallibile e non so sempre tutto), ma mi sa che Maxytorino non ha visto in che cosa sono moderatrice sul sito vecchio hi hi hi ;D
Un saluto, senza rancore
« Ultima modifica: 04 Ottobre 2012, 10:26:10 da Action »

baby

  • *
  • 25
  • Ci Sono Giorni Che è Meglio Sognare Di Vivere Che
Re:Sono in trappola
« Risposta #8 il: 04 Ottobre 2012, 21:40:28 »

P.S: Qua me la tiro un po per gioco e non per far polemica (anche perche nessuno è infallibile e non so sempre tutto), ma mi sa che Maxytorino non ha visto in che cosa sono moderatrice sul sito vecchio hi hi hi ;D
Un saluto, senza rancore

 ;D ;D ;D ;D ;D sei un po anche la mia consulente  8) 8) 8) 8) 8) 8)
 cmq maxytorino se lo vuoi sapere la regione Piemonte toglie a me povera dipendente 170.00 euro dalla busta per cosa???per fare cassa la regione /comune(giusto Action???) e di sicuro non sono soldi che vanno ad aiutare i bisognosi,noooooooo sono soldi per il solito tram-tram di magna magna
ps per quanto riguarda le case popolari ha ragione Action, io conosco una persona(con una pensione minima sui 460.00 euro) che non le hanno concessa la casa perche superava di 5 euro le entrate per poter ottenere la casa e conosco altra gente con pensione sui 1300.00 euro che è da anni che ha la casa popolare(le piu belle che ci sono a Torino,in mezzo al verde) e paga di affitto sui 60 euro ...tutto questo è vergognoso
ciao baby
« Ultima modifica: 05 Ottobre 2012, 14:07:28 da baby »
Ci Sono Giorni Che è Meglio Sognare Di Vivere Che Vivere...altri Che è Meglio Vivere Per Vivere Che Per Sognare...Io Sono Così, Sempre In Bilico Tra Sogno e Realtà...

Re:Sono in trappola
« Risposta #9 il: 05 Ottobre 2012, 12:55:40 »
Ragazzi vi ringrazio per i tanti consigli che mi state dando, mi state aiutanto tantissimo. Ha ragione maxytorino nel dire che è avvilente essere dipendente da un padre despota che compra la mia libertà con i soldi. Ho sempre cercato di essere "indipendente" per quanto riguarda le mie spese personali, ma non lo sono nel momento in cui devo garantirmi un tetto sopra la testa e il cibo sufficiente per vivere (non parlo di vizi...non so quanto tempo è che non vado al ristorante, non bevo, non fumo...). Sto facendo i miei sacrifici, cercando di racimolare anche il centesimo per il mio futuro prossimo ma non è facile. Forse mio padre ce l'ha con me perché non sono laureata, forse perché ha questa mania di tenere tutto sotto controllo...non importa! Il fatto è che a 28 anni un essere umano, a prescindere dagli errori passati, ha il diritto di autodeterminarsi, senza condizionamenti esterni. E' umiliante non avere un lavoro a questa età! Non lo sarebbe richiedere aiuti allo Stato, perché non è certo colpa mia se il lavoro non c'è! Non ho votato io Berlusconi! da quando ho avuto diritto al voto ho sempre espresso la mia preferenza per Rifondazione Comunista, quindi figuratevi quanto sia inca**ata! Purtroppo non sono molto esperta di leggi e non sono pratica di burocrazia...è da poco che sto dando una sbirciatina al mondo, prima non ne ho mai avuto la possibilità, ero troppo presa dallo studio e da quegli stupidi lavoretti saltuari che mi permettevano a malapena di mantenermi. Il lavoro continuo a cercarlo, è avvilente perché ormai solo chi conosce questo e quel politico va avanti! io di politici non ne conosco (paradosso: sto studiando per diventarlo!  ;D) e allora che faccio? continuo a cercare....ma a quanto pare per noi giovani ci sono solo quegli orrendi contratti a provvigione, che ti fanno andare al lavoro con l'ansia che anche oggi nessuno firmerà il contratto con quella compagnia mangiasoldi (e fanno bene!!!), e se nessuno firma tu non mangi. Come posso pagarmi un affitto in queste condizioni? Grazie a dio il mio ragazzo ha dei genitori che lo appoggiano, e che per il primo periodo lo aiuterebbero economicamente, quindi perlomeno l'affitto potremmo pagarcelo....ma quanto è umiliante tutto questo!  :-[

Per ora aspetto....non so neanche cosa in realtà! Quest'attesa è diventata snervante, e mi sta distruggendo lentamente...

Re:Sono in trappola
« Risposta #10 il: 05 Ottobre 2012, 13:36:13 »
Sappi solo che come te ce ne sono tanti. Incluso il sottoscritto, nonostante 2 lauree (una italiana ed una tedesca) per un totale di 10 anni di studio, 6 lingue, tutte a livello C1 o C2, e 20 anni di esperienza in ricerca e sviluppo, consulenza aziendale e gestione di progetti.

Per ora ci sono 2 problemi: (a) l'automazione e la razionalizzazione rendono inutili sempre più posti di lavoro e (b) i paesi low cost si prendono tutti gli ordini e spazzano via quindi altri posti di lavoro nei paesi che hanno una valuta forte (zona euro).

Mentre il problema (b) si risolverá lentamente (al cambio attuale, una impresa europea può comprarsi un mese di un ingegnere indiano per 500 euro, cioè un decimo di quello che costa un ingegnere europeo), il problema (a) si intensificherà.

Il concetto di assegno sociale, o, come lo si chiama in Germania e in Svizzera, "aiuto sociale", cioè chi non ha né introiti né patrimonio è lo stato che gli da i soldi per vivere, diventerá una normalitá assoluta per fino al 50% della forza lavorativa nei prossimi 20 o 30 anni. Perfino in Spagna c'è già l'assegno sociale (si chiame RMI = renta mínima de inserción). Se non si vuole un'altra rivoluzione francese, tutti i paesi europei dovranno dare un'assistenza sociale a tutti i maggiorenni senza lavoro e senza risorse proprie.

Ci sono vecchi idioti conservatori che pensano che proprio quello porterà il paese alla catastrofe. I loro argomenti sono "Ma come finanziamo tutto ciò?", "Le tasse aumenteranno fino al 90%", "Ci saranno orde di gente che smetterà di lavorare perché tanto ha i soldi dallo stato!".

Tutti questi argomenti sono balle. Qui la prova:

- Mentre in Italia, ove l'assegno sociale pare che non ci sia (e anche se ci fosse o ci fosse stato si parla di modesti 400 euro al mese) si pagano aliquote fiscali fino al 50%, Iva del 20% ed imposte di bollo su tutto,

- in Svizzera, ove per una persona sola c'è un assegno sociale che ammonta a circa 2.000 - 2.500 Franchi (da dividere per due perché il potere di acquisto è più basso, quindi è come se dessero in Italia un assegno sociale da 800 - 1.200 euro circa per una persona singola), le tasse dirette hanno aliquote che per stipendi normali si aggirano sul 15% e per stipendi da capogiro raggiungono a fatica il 30%, l'Iva è meno del 9% e di marche da bollo non se ne parla nemmeno per scherzo,

- in paesi in cui c'è l'assegno sociale, la situazione di occopazione/disoccupazione non è per nulla diversa dall'Italia: in Spagna e in Franciaè uguale se non persino un po meglio, in Germania, Svizzera, Olanda e paesi scandinavi c'è, nonostante l'assegno sociale sia generoso, meno disoccupazione che in Italia (e se chiedi tutti quelli che sono a casa coi soldi dello stato 9 su 10 ti diranno che si annoian, si sentono inutili e preferirebbero lavorare).

quindi questo paragone tra due paesi limitrofi, Italia e Svizzera, mostra che non sono i "Sozialhilfeempfänger" (utenti dei servizi sociali, cioè coloro che percepiscono l'assegno sociale) che gravano sulla spesa pubblica al punto di far salire le tasse alle stelle. In sostanza, tale paragone prova irrefutabilmente che non sono le spese sociali che gravano, bensí che in Italia i soldi pubblici vengono ingoiati, attraverso finte e/o non necessarie commesse per lavori e/o servizi pubblici o inesistenti o inventati o creati ad-hoc, da pochi plutocrati che detengono quasi tutto il capitale, per far finire nelle loro tasche (ed in quelle dei loro tirapiedi) praticamente quasi tutti i soldi raccolti dal fisco.

Ci vorrebbe un Re come Mohammed VI del Marocco, che si traveste da cittadino normale (una volta da malato, una volta da turista, etc.), entra negli enti e negli ospedali pubblici come se fosse un utente/paziente normale, osserva chi lavora, chi pelandroneggia e chi ruba e poi chiama i suoi agenti e fa sbattere in galera seduta stante tutti quelli che becca, impartendo a questi magna-magna beccati in flagrante pure divieto di esercitare la professione (funzionario, medico, etc.) per il resto della loro vita. E guarda un po come è cambiato il Marocco in solo 10 anni, da quando Mohammed VI è al trono!!!



Laureato in ingegneria a Torino
Laureato in economia ad Hagen
Specialista in Diritto di cittadinanza
Sostenitore dei Diritti Umani
Critico delle religioni, già incaricato regionale dell' IBKA
Sostenitore della psicoanalisi
Attivista contro gli abusi della psichiatria
Lingue: DE, FR, IT, EN, SP, NL

Re:Sono in trappola
« Risposta #11 il: 07 Ottobre 2012, 18:15:51 »
Sono d'accordo con te maxytorino. Ma guarda, io per ora non cerco chissà che...non pretendo il lavoro dei miei sogni, dal momento che ancora non sono laureata. Cerco qualcosa di stabile, che sia anche 800 € al mese (con 500 non ce la farei a pagare l'affitto che ammonta a 450€+spese!!), ma se non altro ho la sicurezza di un tetto sopra la testa e di non essere sbattuta fuori di casa! Per quanto si possa parlare di stabilità al giorno d'oggi...vabbè!  ::)
Per dirne una, ho mandato la candidatura per un'associazione che opera per la difesa dell'ambiente e degli animali (quello sì che è il mio sogno, essendo vegana), senza fare il nome (non so se posso qui)...cercavano proprio dei ragazzi, anche studenti, che fossero disposti a parlare del loro progetto alle persone per strada, nelle piazze, nei centri commerciali...ho mandato la mia candidatura, non chiedevano neanche il CV!!! beh, non mi hanno ancora chiamata (e non credo che lo faranno)...si trattava sempre della solita paga a provvigione che si aggirava intorno ai 500 € (full time)....ma persino questi lavori del cavolo si fanno desiderare tanto?!  >:( che nervi!!!

In ogni caso sono in trappola...se non trovo un lavoro non posso andare a sposarmi in Turchia. Avremmo anche i soldi per farlo, ma dovrei cambiare la residenza (se non voglio che mio padre scopra tutto), il che significa avere almeno un monolocale dove risiedere! Anche se il mio fidanzato venisse a vivere da me non subito, io risulterei cmq sposata e sarebbe un rischio...dovrei cmq vivere da sola! E per questo mi serve un lavoro! Se invece trovassi un lavoro, non potrei andare in Turchia a sposarmi perché non mi darebbero mai un permesso di 2 settimane appena assunta! Se aspettassi sarebbe pure peggio: si preannuncia una guerra tra Siria e Turchia! Dunque? Che fo? Mi sparo?  :'(