Salve!
Vi racconto un po' la mia esperienza:
31/03/2016 ho mandato la domanda di cittadinanza alla prefettura di Modena
fino a maggio del 2018 la mia pratica è sempre rimasta in fase 1.
Da maggio 2018 in poi la dicitura è sempre rimasta:"L'istruttoria è completa; la domanda è in fase di valutazione". A questo punto ho iniziato a mandare solleciti tramite PEC e una raccomandata A/R al ministero ma non ho mai ricevuto risposta.
A settembre sono andata in prefettura e mi è stato detto che la mia pratica è a Roma per le firme e che devo aspettare.
Il 08/10/2018 ho deciso di contattare direttamente la dott. Alvaro, la quale mi ha riferito che poco tempo fa l'istanza è stata spedita alla prefettura competente.
Il 14/01/2019 vado in prefettura per avere maggiorni informazioni ma mi viene riferito che la pratica è al ministero in attesa delle firme.
Oggi, 25/01/2019 ricontatto la Alvaro, che mi riferisce di non avermi mai detto che la pratica è stata spedita in prefettura...A questo punto decide di rispondere ai miei vari solleciti tramite PEC e la risposta è: "La informo che sono in corso valutazioni sugli elementi istruttori acquisiti la sua istanza sarà definita positivamente o negativamente compatibilmente con l'elevatissimo numero di analoghe pratiche già in corso di trattazione". Sul sito del ministero la dicitura è: "Gli accertamenti di competenza dell'Ufficio periferico sono stati avviati".
Secondo voi come dovrei procedere? C'è ancora speranza che qualcosa vada avanti?
domanda fatta 24.12.2015
primo sollecito telefonico in prefettura 02.2018 ---> presto va alla firma
primo invio email prefettura inizio maggio2018 ----> alcuna risposta
primo invio pec alla prefettura fine maggio 2018 (e aggiungo anche che ho i documenti scaduti, avrei bisogno degli originali lasciati in prefettura) ---> risposta telefonica da parte della prefettura "signora, la sua pratica è al ministero, ma se ha bisogno di originali puo' venire a prenderli"
secondo pec - diffida alla prefettura e al ministero 06.2018 ---> alcuna risposta
terzo pec - richiesta informazioni - 10.2018 ---> alcuna informazioni
a metà gennaio, dopo il cambiamento del sito, ed un'impossibilità temporanea di accedere al sito ricontatto il ministero, per una sola informazione sulla pratica, visto che non riuscivo ad accedere
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La concessione della cittadinanza è un atto di alta amministrazione e comporta una discrezionalità piena dell'Amministrazione, che deve valutare il rispetto dei requisiti di legge, nonché la capacità dell'interessato di integrarsi nel tessuto nazionale, osservandone i valori fondanti.
L'elevatissimo numero di istanze proposte non consente sempre di assicurare il rispetto dei termini, anche perché occorre procedere alla verifica di requisiti complessi che coinvolgono varie amministrazioni e sono di particolare rilievo per la sicurezza dello Stato. Frequentemente sono avvertite esigenze di accertamenti istruttori supplementari, per consentire il puntuale rispetto delle disposizioni di legge.
Si fa presente che dal momento della presentazione dell'istanza l'interessato ha la possibilità di conoscere, registrandosi sul sito del Ministero, ogni informazione utile sullo stato della propria pratica, che potrà comunque essere assicurata anche attraverso l'accesso agli atti presso le competenti Prefetture.
Con D.L. 4 ottobre 2018, n. 113 recante "Disposizioni urgenti in materia di protezione internazionale e immigrazione, sicurezza pubblica, nonché misure per la funzionalità del Ministero dell'interno e l'organizzazione e il funzionamento dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata", pubblicato nella G.U. n. 231 del 4 ottobre 2018, il termine di conclusione dei procedimenti, anche in corso, di conferimento della cittadinanza italiana è di 48 mesi.
La trattazione delle istanze avviene nel rispetto dell'ordine cronologico e dei vincoli ordinamentali e, ai fini di una proficua collaborazione, è importante che vi sia la partecipazione degli utenti nell'interesse dello svolgimento di un servizio più efficace. Pertanto si auspica che i rapporti siano improntati al massimo rispetto reciproco e si chiede di conseguenza di evitare, per quanto possibile, l'avvio di meccanismi defatiganti di richiesta di notizie destinati ad aggravare ulteriormente la già complessa attività."
ci ho rinunciato. ma il 24.12.2019 prendo l'avvocato. chi sa che altra legge cambiano se non agisco subito