Scusatemi se vi correggo: A decorrere dal 1.1.2012 le p.a. italiane sono tenute a procurarsi da sole tutti i certificati di altre p.a. italiane. L'utente non ha che da autocertificare tutti i dati.
Solo ed unicamente per i certificati di p.a. straniere l'utente deve produrre documenti originali,
- con traduzione asseverata/giurata se i documenti sono in lingue straniere,
inoltre- con legalizzazione dell'ambasciata italiana del paese d'origine dei documenti se il paese d'origine dei documenti non fa parte della convenzione dell'Aja,
-
oppure con apostilla se il paese d'origine fa parte della convenzione dell'Aja,
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oppure senza né apostilla né legalizzazione se il paese d'origine ha accordi bilaterali specifici con l'Italia (come nel caso, p.es., della Germania)
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oppure senza né apostilla né legalizzazione né traduzione se il documento è redatto su modulo internazionale plurilingue secondo la convenzione di Vienna.
La lista dei paesi per i quali basta l'apostilla (al posto della legalizzazione) si trova nel testo della convenzione dell'Aja su:
http://www.admin.ch/ch/i/rs/i1/0.172.030.4.it.pdfI paesi con i quali l'Italia ha accordi diretti sono (senza garanzia di completezza della lista, nel caso informatevi bene):
Accordo Italia-Argentina (Roma, 9 dicembre 1987 - Legge 22.11.1988, n. 533)
Accordo Italia-Austria (Vienna, 29 marzo 1990 - Legge 5.10.1991, n. 330)
Accordo Italia-Spagna (Madrid, 10 ottobre 1983 - Legge 11.12.1985, n. 761)
Accordo Italia-Svizzera (Berna, 16 novembre 1966 - Legge 18.03.1968, n. 474)
Convenzione Italia-Germania (Roma, 7 giugno 1969 - Legge 12.04.1973, n. 176)
Convenzione Italia-Jugoslavia (Roma, 3 dicembre 1960 - Legge 12.08.1962, n. 1368)
Convenzione Italia-San Marino (Roma, 31 marzo 1939 - Legge 6.06.1939, n. 1320)
Il problema degli accordi bilaterali diretti è complesso ed è da analizzare di caso in caso leggendo gli accordi stessi, che sono tutti differenti gli uni dagli altri. Per esempio, so per esperienza personale che, anche se l'Italia ha un accordo con la Spagna, i documenti spagnoli sono da apostillare per essere usati in Italia. I documenti tedeschi, invece, vengono accettati senza apostilla. Ovviamente, sia i documenti spagnoli che quelli tedeschi devono essere tradotti, a meno che non si tratti di certificati su modulo internazionale plurilingue (vedi sopra).
Rispondendo a Carlos Tevez mi permetto di esprimere l'opinione che si sta facendo troppe preoccupazioni per niente. Lui ha dichiarato il giusto al momento di invio della domanda, se poi dopo gli è nato un figlio, non ha nessun dovere di andare a comunicarlo alle autoritá (a meno che ciò dia dei vantaggi ai fini del procedimento, vantaggi che io, personalmente, non vedo, visto che la cittadinanza per matrimonio è comunque un diritto). Inoltre, proprio il fatto che, decorrere dal 1.1.2012 le p.a. italiane si devono procurare da sole la documentazione di altre p.a. italiane, mi suggerisce che sono affari loro il tenersi al corrente, se lo vogliono.
Consiglio a Carlos, piuttosto che sovraccaricare il dossier della sua domanda con comunicazioni giuridicamente formalmente irrilevanti, lo stare appiccicato al procedimento con richieste di accesso agli atti, diffide e se necessario querele. Hasta la victoria :-)