Ciao a tutti,
senza troppo delungarmi entrando nel dettaglio della mia situazione disastrosa, il sunto è quanto segue:
sono sposato con cittadina italiana e dopo due anni di matrimonio, ho presentato richiesta di cittadinanza art. 5. Ora è passato un anno e 4 mesi e sono alla fase 3 da novembre scorso. Da quanto raccontatomi da un conoscente che ha accesso diretto in prefettura, la mia domanda si trova a Roma al DLCI con i pareri positivi.
Il problema è questo:
mia moglie essendo affetta da ingenti squilibri mentali (caso seguito dai servizi sociali) ed in un periodo in cui ha deciso di sospendere i farmaci, si è convinta (fomentata dalla vipera della madre) di dover sbarazzarsi di me e tenersi nostro figlio neonato e la casa. Ad un certo punto, si è recata al pronto soccorso con una mano gonfia (si è fatta male due settimane prima manovrando il passeggino del pupo) denunciandomi per maltrattamenti in famiglia (ovviamente è tutto inventato, ma non è la prima volta).
Successivamente, ha sporto denuncia in questura contro la mia persona raccontando baggianate inaudite evidentemente soffiate dalla solita vipera. Fortunatamente, dopo due giorni, sono riuscito a farla tranquillizzare e riprendere la terapia. Dopodiché, mi ha rivelato piangendo il piano diabolico che stava costruendo.
I servizi sociali mi hanno sconsigliato di far intervenire le forze dell'ordine per il rischio che nostro figlio potessere essere portato in casa famiglia visto che la madre, in nessun modo a dir loro, potrà rimanere da sola con il piccolo nel caso io me ne dovessi andar via (mossa che non ho mai nemmeno sfiorato col pensiero).
In ogni caso, mia moglie è tornata dopo due giorni in questura e ha presentato formale remissione/ritiro della querela, prima che partisse il processo, che ho dovuto accettare, anche se avrei potuto smontare tutte le accuse presentando prove inconfutabili (registrazioni delle sue violenze verbali e fisiche che presento periodicamente al medico che la segue per modulare la terapia).
La mia domanda è la seguente: visto che in questura sono stato depinto come un mostro e che hanno saputo della richiesta di cittadinanza in corso, potrebbero intervenire presso la prefettura per bloccarmi il procedimento o, perlomeno, rallentarlo anche in assenza di motivi ostativi; questo, malgrado abbiano già espresso parere favorevole qualche mese fa visto che non ho mai avuto a che fare con casini o cose simili?
Grazie a chi mi saprà delucidare
Non essendo ci motivi ostativi previsti dalla legge.
Visto che i parerei sono già stati espressi.
Trattasi di una lite coniugale la quale non sembra avuto luce al interno del Palazzo di Giustizia ma si e fermata in Questura dove tra l'altro e stata ritirata.
Mi sento di rispondere che non dovrebbe avere un risvolto negativo nei confronti del tuo procedimento,caso mai prestare attenzione alla effettiva convivenza con il coniuge quale requisito indispensabile per evitare un diniego.
Ecco per che consiglio un sollecito CONGIUNTO da inviare sia al Ministero che alla Prefettura scritto e firmato da entrambi i coniugi in modo da poter mostrare la effettiva convivenza di rapporto coniugale.