Ciao Sumadimac,
Ti scrivo nuovamente in merito a quel mio conoscente Moldavo che sto seguendo per la pratica di cittadinanza per residenza. E' di competenza della Dott.ssa Varvazzo (numero finale codice K: 1). Prefettura competente: Torino.
Ho mandato la diffida da oltre 30 giorni e nessuna risposta: sempre allo step 3 : "L'istruttoria è completa; la domanda è in fase di valutazione".
Faccio presente che la domanda, per residenza, risale a ben 3 anni fa (Aprile 2014).
Nella diffida precedente avevo indicato genericamente il responsabile del procedimento per la Prefettura di Torino, oltre ovviamente al Ministero, non sapendo esattamente il nome. Spero che il problema non fosse quello. Poi l'avevo mandata a tutti gli e-mail da te indicati a mezzo PEC, con allegati il pdf della diffida firmato dalla persona, la copia del documento della persona e la copia della certificazione della casella pec.
Faccio presente che la persona ha redditi sufficienti da anni, lavora sempre, non ha precedenti penali nè qui nè al suo Paese e non ha cambiato residenza (ha casa di proprietà, oltretutto).
Come mi consigli di procedere?
Mando altra diffida?
Cosa scrivo sopra?
Grazie ancora per l'aiuto.
Prova a scrivere due righe di mail alla Capo Ufficio dr.ssa Antonella DINACCI.
antonella.dinacci@interno.it
coord.dcdcm@pecdlci.interno.it
dati personali e numero K
Egregia dr.ssa Antonella DINACCI quale Capo Ufficio della DIREZIONE CENTRALE PER I DIRITTI CIVILI, LA CITTADINANZA E LE MINORANZE.
Mi rivolgo a lei con questa comunicazione via mail inviata con la Posta Elettronica Certificata per comunicarle che sono titolare di una istanza di procedimento presentata in data gg/mm/aaaa la quale stesa mi risulta essere in consegna presso i vostri rispettabili uffici in quanto sul portale del Ministero vi e la dicitura "L'istruttoria è completa; la domanda è in fase di valutazione"
Faccio presente che il sottoscritto e una persona la quale risulta integrata nel tessuto sociale nella posizione reddituale e la quale non a condanne penali, nonché l’inequivocabile volontà di entrare a far parte della collettività italiana.
Inoltre egregia dr.ssa Antonella DINACCI mi preme comunicarle che ho inviato una formale DIFFIDA a fin che venga emanato un provvedimento alla regolare istanza di procedimento chiesta dalla mia persona, in quanto vi e una violazione dell'articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica n. 362/1994 ed e in contrasto con quanto specificato nella sentenza del TAR n. 2257 del 26 febbraio 2014 .
Per tanto chiedo con cortese urgenza un suo intervento nel inerzia creata si a fini di evitare ulteriore aggravio di spese sia per il sottoscritto che per l'amministrazione pubblica.
Cordiali saluti.
Questa richiesta e inviata a norma del articolo 1 comma 29 e comma 30 LEGGE 6 novembre 2012, n. 190 e a norma del Articolo 38 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 28 dicembre 2000, n. 445.
Si evidenzia che alla presente richiesta si CHIEDE di rispondere rispettando l'articolo 3-bis e l'articolo 6 della legge n. 241/1990.