Io ho fatto domanda il 20 ottobre 2016, e mi trovo sempre alla fase 1/2. Risiedo all'estero, e dunque ho presentato la domando attraverso il Consolato nel mio paese di residenza. Siccome lo stato della mia richiesta era rimasto fermo alla fase uno, fino a fine ottobre 2018, cioè 2 anni dopo l'upload dei documenti, e visto che ogni volta che chiedevo al consolato il motivo per il quale non cambiava lo stato mi veniva risposto dalla persona che si occupa delle cittadinanze che era normale e che bisognava aspettare pazientemente, decisi dunque di scrivere all'ufficio competente presso il MAECI (Ministero Affari Esteri), xke essendo residente all'estero, il consolato e il MAECI davano i pareri necessari per il passaggio alla fase 3. Quando informo' un dipendente del consolato della mia intenzione di mandare la pec, mi contatto il giorno stesso la signora che tratta le cittadinanze per farmi firmare il riassunto della mia domanda fatta online piu' di 2 anni prima, cosa che avrebbe dovute farmi fare subito dopo che avevo scaricato i documenti. Per colpa sua, mi trovo ancora, dopo quasi 3 anni, alle prime fasi del processo quando altri che hanno fatto domanda dopo di me si trovano alle fasi finali e qualcuno ha addirittura ottenuto la cittadinanza. cosa mi consigliate di fare in questo caso?
Il decreto Salvini entro' in vigore 15 giorni prima della scadenza dei due anni, senno' avrei fatto ricorso al TAR e avrei denunciato la persona responsabile per omissione di atti d'ufficio, perché nonostante i mie solleciti non succedeva nulla e quando ha saputo della mia intenzione di mandare la pec, usci' fuori, come per magia il riassunto da firmare.
Grazie in anticipo per i vostri consigli.