Cittadinanza minore padre naturalizzato italiano.

[Lex]

Salve a tutti
Vi descrivo il mio problema, magari qualcuno può aiutarmi in questa situazione.
Io ho prestato il giuramento per la cittadinanza per naturalizzazione a dicembre del 2017, in seguito della domanda fatta presso un comune di Campania. Ho un figlio nato a maggio dello stesso anno.
Mi sono trasferito in Lombardia perché ho perso il lavoro, dove c’era la mia compagna, ed ho trovato il lavoro qui.
Per non complicare l’andamento della mia pratica per la cittadinanza, visto già i tempi lunghi di per se, non ho trasferito la mia residenza in Lombardia.
Nel frattempo è nato mio figlio, e quando ho prestato il giuramento era residente con la mia compagna.
Quando ho ritirato il decreto in prefettura ho detto che ho un figlio, e mi è stato detto che lui aquisterà la cittadinanza insieme a me.
Dopo aver fatto il giuramento ho cambiato la mia residenza nella stessa abitazione della mia compagna e mio figlio, mi sono recato in comune per fare la domanda di cittadinanza per mio figlio.
Lì mi hanno dato una brutta notizia, dicendomi che nel momento dell’acquisizione della cittadinanza mio figlio doveva avere la residenza nello stesso comune, e lui potrà decidere se diventare italiano quando compie i 18 anni.
Ho provato a chiamare il comune dove ho prestato il giuramento, loro mi hanno detto che il comune della mia attuale residenza deve fare la pratica per la sua cittadinanza, visto che io non sono più residente li, hanno mandato tutta la documentazione relativa alla mia pratica ed il mio giuramento al comune della mia attuale residenza, ma ancora nulla.
Pensavo di non complicare le cose, invece le ho complicate e come.
Per tutto questo tempo lui ha vissuto sempre con me, ha il mio cognome, il nome che abbiamo scelto insieme alla mia compagna, ho assistito perfino al parto.

La mia domanda è
Si può fare qualcosa in questo caso?
Dove devo andare, da chi devo andare, cosa posso fare?
Grazie in anticipo per vostre risposte

Alexandr

[durres]

Salve a tutti
Vi descrivo il mio problema, magari qualcuno può aiutarmi in questa situazione.
Io ho prestato il giuramento per la cittadinanza per naturalizzazione a dicembre del 2017, in seguito della domanda fatta presso un comune di Campania. Ho un figlio nato a maggio dello stesso anno.
Mi sono trasferito in Lombardia perché ho perso il lavoro, dove c’era la mia compagna, ed ho trovato il lavoro qui.
Per non complicare l’andamento della mia pratica per la cittadinanza, visto già i tempi lunghi di per se, non ho trasferito la mia residenza in Lombardia.
Nel frattempo è nato mio figlio, e quando ho prestato il giuramento era residente con la mia compagna.
Quando ho ritirato il decreto in prefettura ho detto che ho un figlio, e mi è stato detto che lui aquisterà la cittadinanza insieme a me.
Dopo aver fatto il giuramento ho cambiato la mia residenza nella stessa abitazione della mia compagna e mio figlio, mi sono recato in comune per fare la domanda di cittadinanza per mio figlio.
Lì mi hanno dato una brutta notizia, dicendomi che nel momento dell’acquisizione della cittadinanza mio figlio doveva avere la residenza nello stesso comune, e lui potrà decidere se diventare italiano quando compie i 18 anni.
Ho provato a chiamare il comune dove ho prestato il giuramento, loro mi hanno detto che il comune della mia attuale residenza deve fare la pratica per la sua cittadinanza, visto che io non sono più residente li, hanno mandato tutta la documentazione relativa alla mia pratica ed il mio giuramento al comune della mia attuale residenza, ma ancora nulla.
Pensavo di non complicare le cose, invece le ho complicate e come.
Per tutto questo tempo lui ha vissuto sempre con me, ha il mio cognome, il nome che abbiamo scelto insieme alla mia compagna, ho assistito perfino al parto.

La mia domanda è
Si può fare qualcosa in questo caso?
Dove devo andare, da chi devo andare, cosa posso fare?
Grazie in anticipo per vostre risposte

Alexandr

Ciao mi dispiace per te che sei vitima di questi incompetenti, che vengono pagati dalle tasse che noi versiamo. Tuo figlio ha il diritto di prendere la cittadinanza perché lo permette la legge dello ius sanguinis,  tu dal funzionario che ti dice che nn puoi , gli chiedi solo su che base, e su quali leggi( e di darti la legge nr e data della legge) se non ci sono chiedi di fare il suo lavoro, se no ti denuncio purtroppo in questi casi funziona cosi, saluti

[Lex]

Grazie per la risposta.
Spero che sia così!
In effetti c’è una legge che però non parla chiaro, dove dice che la convivenza deve essere effettiva nel momento dell’aquizione della cittadinanza ed attestata con idonea documentazione.

Secondo l’art. 14 della legge 91/92 “I figli minori di chi acquista o riacquista la cittadinanza italiana, se convivono con esso, acquistano la cittadinanza italiana, ma, divenuti maggiorenni, possono rinunciarvi, se in possesso di altra cittadinanza”.

L’acquisto interviene, quindi, avviene automaticamente alla sola condizione della convivenza e sempre che si tratti di un soggetto minorenne secondo l’ordinamento italiano.

Perché il genitore divenuto italiano possa trasmettere il nostro status civitatis al figlio, occorrono pertanto che ricorrano tre condizioni:

il rapporto di filiazione; la minore età del figlio; la convivenza con il genitore.

L’art. 12 del D.P.R. n. 572/93 ha specificato che la convivenza deve essere stabile ed effettiva ed attestata con idonea documentazione, deve inoltre sussistere al momento dell’acquisto o del riacquisto della cittadinanza del genitore.

Avevo la residenza in un altro comune in sud Italia, ma lavoravo con un contratto regolare a Milano, dove risiedeva mio figlio con sua madre. Ero come garante nel contratto di affitto, ma non ero residente in quella casa. Anche avendo la residenza in Campania come potevo abitare li, se tutti i giorni andavo a lavorare a Milano...
se per ‘idonea documentazione’ intendono la residenza nella stessa abitazione con mio figlio dovrà aspettare i 18 anni.
Mi sembra assurdo!

[durres]

Grazie per la risposta.
Spero che sia così!
In effetti c’è una legge che però non parla chiaro, dove dice che la convivenza deve essere effettiva nel momento dell’aquizione della cittadinanza ed attestata con idonea documentazione.

Secondo l’art. 14 della legge 91/92 “I figli minori di chi acquista o riacquista la cittadinanza italiana, se convivono con esso, acquistano la cittadinanza italiana, ma, divenuti maggiorenni, possono rinunciarvi, se in possesso di altra cittadinanza”.

L’acquisto interviene, quindi, avviene automaticamente alla sola condizione della convivenza e sempre che si tratti di un soggetto minorenne secondo l’ordinamento italiano.

Perché il genitore divenuto italiano possa trasmettere il nostro status civitatis al figlio, occorrono pertanto che ricorrano tre condizioni:

il rapporto di filiazione; la minore età del figlio; la convivenza con il genitore.

L’art. 12 del D.P.R. n. 572/93 ha specificato che la convivenza deve essere stabile ed effettiva ed attestata con idonea documentazione, deve inoltre sussistere al momento dell’acquisto o del riacquisto della cittadinanza del genitore.

Avevo la residenza in un altro comune in sud Italia, ma lavoravo con un contratto regolare a Milano, dove risiedeva mio figlio con sua madre. Ero come garante nel contratto di affitto, ma non ero residente in quella casa. Anche avendo la residenza in Campania come potevo abitare li, se tutti i giorni andavo a lavorare a Milano...
se per ‘idonea documentazione’ intendono la residenza nella stessa abitazione con mio figlio dovrà aspettare i 18 anni.
Mi sembra assurdo!

Ciao lex quello che c dice lei ha senso se il figlio e maggiorenne(perche lo prende per nucleo familiare) ma neltuo caso ripeto ha detto una grande st....ata. Te sei italiano , ci sono copie italiane che adottando  i figli al estero e loro diventano italiani. Il minorenne nn puo avere un suo permesso di soggiorno perche nn puo lavorare, essendo che  dipende da te , e tu sei italiano ha gli stessi identici diritti che tu hai(diventare italiano). Fai il tuo lavoro dici alla signora e digli di parlare con un responsabile che lei e un incapace.

[Lex]

Ciao lex quello che c dice lei ha senso se il figlio e maggiorenne(perche lo prende per nucleo familiare) ma neltuo caso ripeto ha detto una grande st....ata. Te sei italiano , ci sono copie italiane che adottando  i figli al estero e loro diventano italiani. Il minorenne nn puo avere un suo permesso di soggiorno perche nn puo lavorare, essendo che  dipende da te , e tu sei italiano ha gli stessi identici diritti che tu hai(diventare italiano). Fai il tuo lavoro dici alla signora e digli di parlare con un responsabile che lei e un incapace.

Niente
Sono andato da un’altro funzionario del comune, il quale mi ha dato la stessa risposta. Mio figlio diventerà italiano a 18 anni, almeno che io non mi sposo con la mia compagna, facendo diventare lei cittadina italiana tramite domanda di cittadinanza per matrimonio, o se lei diventa italiana per naturalizzazione, così anche nostro figlio minore potrà prendere la sua cittadinanza. Che assurdità... non ho parole

[durres]

Niente
Sono andato da un’altro funzionario del comune, il quale mi ha dato la stessa risposta. Mio figlio diventerà italiano a 18 anni, almeno che io non mi sposo con la mia compagna, facendo diventare lei cittadina italiana tramite domanda di cittadinanza per matrimonio, o se lei diventa italiana per naturalizzazione, così anche nostro figlio minore potrà prendere la sua cittadinanza. Che assurdità... non ho parole

Si va bene perche loro fanno comunella tra di loro , gli hai chiesta su quale legge mi impedisce di fare questa cosa, tu lo hai riconosciuto come figlio ... ti fai dire la legge che stabilisce questa cosa, ripeto ci sono bambini adottati che diventano italiani . tu chiedi solo la legge poi la studi per bene la legge  vedrai che nn ce nessuna legge