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controlli ex post contro i matrimoni di comodo per ottenere la cittadinanza

Cancellieri al 'question time': esistono controlli ex post contro i matrimoni di comodo per ottenere la cittadinanza.


Dal sito del MInistero dell'Interno si riporta la new su:"
Il ministro dell'Interno è intervenuto anche chiarendo che non c'è obbligo di segnalare un km prima l'autovelox se l'apparecchiatura è mobile ed è presente un organo di polizia stradale

Ci sono norme che consentono, attraverso controlli ex post, di incidere con una certa efficacia sul cosiddetto fenomeno dei matrimoni di comodo per acquisire la cittadinanza italiana, senza tuttavia incorrere nei rilievi espressi dalla Corte Costituzionale. Lo ha chiarito il ministro Cancellieri oggi alla Camera rispondendo ad un'interrogazione durante il question time.
Il ministro dell'Interno ha ricordato che la Consulta aveva dichiarato illegittima la norma che imponeva il possesso di un regolare permesso di soggiorno allo straniero che intendesse sposarsi. I rilievi formulati - ha aggiunto - si rifanno a un preciso orientamento della Corte europea dei diritti dell'uomo, secondo il quale non è consentito introdurre divieti generalizzati e automatici che prescindano da una preventiva indagine riguardo alla genuinità delle intenzioni matrimoniali.
Sulla seconda interrogazione posta oggi al ministro, Cancellieri ha ribadito che se il superamento dei limiti di velocità  è accertato tramite un'apparecchiatura mobile, non si applica la norma che impone che via sia almeno la distanza di un chilometro tra il segnale che indica il limite di velocità e l'autovelox.
L'articolo 25 della legge 120/2010, che impone la distanza di almeno un chilometro tra il segnale recante il limite di velocità e l'apparecchiatura di rilevazione da remoto - ha spiegato il ministro - non è applicabile nei casi in cui l'infrazione è accertata tramite apparecchiature mobili, il cui uso è connotato dalla presenza di un organo di polizia stradale."


fonte: ANUSCA
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luogabri