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diriti neo cittadino italiano

diriti neo cittadino italiano
« il: 21 Settembre 2013, 16:32:30 »
salve  ..ho  appena ottenuto la cittadinanza per matrimonio...e volevo sapere i miei diriti come neo cittadino..
volevo anche sapere una cosa, adesso che ho fatto la carta di identità italiana con la scritta cittadino italiano  ...sono apposto 100 % ?e la mia domanda di cittadinanza era per matrimonio , ma se succide un divorzio o problemi nel futuro con la mia moglia, perdo la cittadinanza ???
grazie sono molto contento perché il mio primo giorno come cittadino italiano....

naweed

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Re:diriti neo cittadino italiano
« Risposta #1 il: 21 Settembre 2013, 19:29:57 »
salve  ..ho  appena ottenuto la cittadinanza per matrimonio...e volevo sapere i miei diriti come neo cittadino..
volevo anche sapere una cosa, adesso che ho fatto la carta di identità italiana con la scritta cittadino italiano  ...sono apposto 100 % ?e la mia domanda di cittadinanza era per matrimonio , ma se succide un divorzio o problemi nel futuro con la mia moglia, perdo la cittadinanza ???
grazie sono molto contento perché il mio primo giorno come cittadino italiano....

allora addesso hai tutti i diritti e anche doveri che hanno i cittadini italiani ( ius sanguinis ) sei italiano al 100%, esempio diritti votare oppure lavorare nella p.a, doveri rispettare le leggi sia penali che civili,  se ti divorsi con tua moglie o altri problemi non perdi la cittadinanza, la cittadinanza si perde solo nei seguenti casi

I casi in cui viene meno lo status di cittadino italiano

Per rinuncia espressa nei seguenti casi:

Risiedendo all’estero, se in possesso di altra cittadinanza
alla maggiore età, se in possesso di un’altra cittadinanza, quando la cittadinanza italiana è stata acquisita durante la minore età per effetto della naturalizzazione dei genitori
alla maggiore età, per revoca dell’adozione, se in possesso di altra cittadinanza
 

 Automaticamente nei seguenti casi:

In caso di revoca dell’adozione per fatto imputabile all’adottato
per non aver ottemperato all’intimazione del Governo di abbandonare un incarico pubblico accettato presso uno Stato estero o il servizio militare prestato presso un altro Stato