L'Italia non comunica ai paesi d'origine l'acquisizione della cittadinanza italiana, per cui l'Ucraina non ha la minima possibilità di venire a sapere che sua moglie è diventata italiana. Sua moglie non ha che da viaggiare col passaporto ucraino. Quando rientra in Italia, sua moglie dice all'aeroporto che ha dimenticato a casa la carta d'identità italiana e che suo marito è davanti alla porta ad attenderla con il documento. Probabilimente la poizia di frontiera italiana non controllerà nemmeno perché gli basterà guardare nel computer con nome, cognome e data di nascita di sua moglie per costatare che è italiane. Et voilà, il gioco è fatto. Anche eticamente non ho nulla in contrario, perché è amorale che un governo vieti la doppia cittadinanza, quindi, come diceva Gandhi "quando una legge è ingiusta, il corretto da fare è disattenderla".
Altrimenti, se vuole fare tutto ufficialmente, comunica l'acquisizione della cittadinanza italiana in Ucraina, restituisce il passaporto ucraino e si fa dare il visto per la Russia sul passaporto italiano, il che non è per nulla difficile da ottenere, costa solo soldi e tempo.