Dopo il preavviso di diniego.......

[Salger]

Sula base di quelo che ai scritto NO
Se il tu timore e il fatto che tuo frattelo
abbia avuto dei problemi con la giustizia, sta tranquilo che presuposti per il diniego non susistono.
Tienici aggiornati.

P.S Metti aposto le date scrite sono incongrue.Inviato utilizzando la versione mobile di Tutto Stranieri

Grazie sumadinac per le tempestiva risposta e le correzione date.

in effetti:
in data 28/08/2014 presento la mia domanda per cittadinanza.
in data 15/10/2014 ricevo il codice K.

Questo dubbio/timore mi è venuto a seguito che ieri a mio fratello è stato notificato l'avvio del procedimento amministrativo al rigetto della sua istanza di rinnovo permesso da studente. Cmq lui a marzo si laurea e ha intenzioni di lasciare l'Italia per tornare nel paese d'origine quindi poco male.

In più ho letto anche questa sentenza del TAR Lazio:

/**************************************************************************/

La natura altamente discrezionale del provvedimento di concessione della cittadinanza italiana per naturalizzazione, infatti, fa sì che possano essere presi in considerazione dalla amministrazione per le sue determinazioni tutti gli aspetti, riguardanti l’istante, che possano essere indicativi della sua effettiva e piena integrazione.
Il comportamento penalmente rilevante di familiari di primo grado, quale il figlio, quando si tratta di familiari conviventi, dunque può essere preso in considerazione al fine di motivare il diniego della cittadinanza italiana del padre, in quanto esso è un indice della integrazione del
nucleo familiare nel quale l’istante vive.
I due aspetti della convivenza e dello stretto grado di parentela sono infatti elementi significativi della sicura influenza svolta dal familiare, che abbia commesso reati, sull’istante e dunque possono essere legittimamente valorizzati dalla amministrazione ai fini di una motivazione di rigetto della cittadinanza italiana.
Il primo motivo deve essere respinto. Il secondo motivo, invece, deve essere dichiarato improcedibile. Infatti, il provvedimento impugnato si fonda su di una doppia motivazione: una concernente la necessità di una valutazione complessiva del nucleo familiare al fine della concessione della cittadinanza, e l’altra secondo la quale il comportamento del congiunto dell’istante sarebbe rilevante ai fini della concessione della cittadinanza italiana ai fini della valutazione di opportunità tenuto conto degli effetti dell’ottenimento della cittadinanza sui familiari dell’istante, i quali divengono inespellibili e possono ottenere il permesso per motivi familiari.

/**************************************************************************/

Premesso che il fratello è un legame di secondo grado e non è convivente con me (NON ha la mia residenza) ma nei periodi dei domiciliari fino alla senteza definitiva è stato ospitato da me a casa mia, tutto questo può arrivare a comprometere anche la mia domanda di cittadinanza ?

Mi consigliate che a una risposta della prefettura della mancanza dei pareri della questura posso avanzare un solecito verso la questura ?

Grazie.

[Salger]

Ciao,

qualcuno che potrebbe dare dei suggerimenti sulla mia questione di sopra ??

Sono preoccupato...

Vi ringrazio in anticipo.

[Maroooniter]

Ciao,

qualcuno che potrebbe dare dei suggerimenti sulla mia questione di sopra ??

Sono preoccupato...

Vi ringrazio in anticipo.

Sumadinac ti ha già risposto! Leggi sopra la sua risposta..

[Salger]

Sumadinac ti ha già risposto! Leggi sopra la sua risposta..

Ciao Maroooniter,

purtroppo vedo che non viene più visualizzato un mio post, in effetti dopo la risposta di Sumadinac avevo scritto:

"Grazie sumadinac per le tempestiva risposta e la correzione date.

in effetti:
in data 08/2014 presento la mia domanda per cittadinanza.
in data 10/2014 ricevo il codice K.

Questo dubbio/timore mi è venuto a seguito che ieri a mio fratello è stato notificato l'avvio del procedimento amministrativo al rigetto della sua istanza di rinnovo permesso da studente. Cmq lui a marzo si laurea e ha intenzioni di lasciare l'Italia per tornare nel paese d'origine quindi poco male.

In più ho letto anche questa sentenza del TAR Lazio:

/**************************************************************************/

La natura altamente discrezionale del provvedimento di concessione della cittadinanza italiana per naturalizzazione, infatti, fa sì che possano essere presi in considerazione dalla amministrazione per le sue determinazioni tutti gli aspetti, riguardanti l’istante, che possano essere indicativi della sua effettiva e piena integrazione.
Il comportamento penalmente rilevante di familiari di primo grado, quale il figlio, quando si tratta di familiari conviventi, dunque può essere preso in considerazione al fine di motivare il diniego della cittadinanza italiana del padre, in quanto esso è un indice della integrazione del
nucleo familiare nel quale l’istante vive.
I due aspetti della convivenza e dello stretto grado di parentela sono infatti elementi significativi della sicura influenza svolta dal familiare, che abbia commesso reati, sull’istante e dunque possono essere legittimamente valorizzati dalla amministrazione ai fini di una motivazione di rigetto della cittadinanza italiana.
Il primo motivo deve essere respinto. Il secondo motivo, invece, deve essere dichiarato improcedibile. Infatti, il provvedimento impugnato si fonda su di una doppia motivazione: una concernente la necessità di una valutazione complessiva del nucleo familiare al fine della concessione della cittadinanza, e l’altra secondo la quale il comportamento del congiunto dell’istante sarebbe rilevante ai fini della concessione della cittadinanza italiana ai fini della valutazione di opportunità tenuto conto degli effetti dell’ottenimento della cittadinanza sui familiari dell’istante, i quali divengono inespellibili e possono ottenere il permesso per motivi familiari.

/**************************************************************************/

Premesso che il fratello è un legame di secondo grado e non è convivente con me (NON ha la mia residenza) ma nei periodi dei domiciliari fino alla senteza definitiva è stato ospitato da me a casa mia, tutto questo può arrivare a comprometere anche la mia domanda di cittadinanza ?

Mi consigliate che a una risposta della prefettura della mancanza dei pareri della questura posso avanzare un solecito verso la questura ?

Grazie. "

[sumadinac]

Ciao,

qualcuno che potrebbe dare dei suggerimenti sulla mia questione di sopra ??

Sono preoccupato...

Vi ringrazio in anticipo.

Allora!
Se nel primo post ero siguro della risposta datati purtropo adesso non lo sono piu o per lo meno sono scetico,devi ametere che il tuo caso e un po particolare e come tale merita piu tempo nella risposta.
Noi siamo disponibili nei tempi e modi a noi conccesi  tratasi questo di un VOLONTARIATO, bene detto questo passiamo al tuo caso specifico.


Ti ringrazio per la domanda fatta ,in modo che cosi afrontiamo anche questo problema, che a me devo dire e stato un po sconosciuto non dovendomi trovare a confronto.
Dal punto di vista umano e logico il problema dovrebe essere di natura semplice CHI SBAGLIA PAGA,ma purtropo non e cosi almeno non dal punto teoricogiurisdizionale.
In questo caso subentra  la legge 94/2009   restringendo il divieto di espulsione ai soli parenti di cittadini italiani entro il secondo grado - e non piu’ entro il quarto - se conviventi.

Ciò significa che mentre il genitore o il fratello (familiari di secondo grado) di un cittadino italiano che convivano con questo potranno continuare a ottenere un permesso ex art. 19, c. 2, lett. c), tale norma non potrà più essere invocata, ad esempio, dai cugini del cittadino italiano: questi ultimi, infatti, sono familiari di quarto grado.

Quindi in teoria ma solo TEORIA potrebbero esserci dei problemi,dipendera sopra tutto dalla GRAVITA dei fatti compiuti.

Cosa fare?

Allora  il mio consiglio e quelo di afrontare questa situazione con serenita e determinazione,determinazione che devi avere sopra tutto nel otenre  il PROVEDIMENTO positvo o negativo che esso sia. Intanto potresto preparare eventuali carte per dimostrare la non gravita dei reati,in modo che se eventualmento tu dovesi rivolgerti al TAR abbia in tua diffesa.

[Salger]

Allora!
Se nel primo post ero siguro della risposta datati purtropo adesso non lo sono piu o per lo meno sono scetico,devi ametere che il tuo caso e un po particolare e come tale merita piu tempo nella risposta.
Noi siamo disponibili nei tempi e modi a noi conccesi  tratasi questo di un VOLONTARIATO, bene detto questo passiamo al tuo caso specifico.


Ti ringrazio per la domanda fatta ,in modo che cosi afrontiamo anche questo problema, che a me devo dire e stato un po sconosciuto non dovendomi trovare a confronto.
Dal punto di vista umano e logico il problema dovrebe essere di natura semplice CHI SBAGLIA PAGA,ma purtropo non e cosi almeno non dal punto teoricogiurisdizionale.
In questo caso subentra  la legge 94/2009   restringendo il divieto di espulsione ai soli parenti di cittadini italiani entro il secondo grado - e non piu’ entro il quarto - se conviventi.

Ciò significa che mentre il genitore o il fratello (familiari di secondo grado) di un cittadino italiano che convivano con questo potranno continuare a ottenere un permesso ex art. 19, c. 2, lett. c), tale norma non potrà più essere invocata, ad esempio, dai cugini del cittadino italiano: questi ultimi, infatti, sono familiari di quarto grado.

Quindi in teoria ma solo TEORIA potrebbero esserci dei problemi,dipendera sopra tutto dalla GRAVITA dei fatti compiuti.

Cosa fare?

Allora  il mio consiglio e quelo di afrontare questa situazione con serenita e determinazione,determinazione che devi avere sopra tutto nel otenre  il PROVEDIMENTO positvo o negativo che esso sia. Intanto potresto preparare eventuali carte per dimostrare la non gravita dei reati,in modo che se eventualmento tu dovesi rivolgerti al TAR abbia in tua diffesa.

Ciao sumadinac,

grazie per il chiarimento molto esaustivo e scusa la mia impazienza nel aspettare la risposta, si vede che sono novello nel forum!
Alla luce da quanto da te spiegato ed era quello che temevo:

"In questo caso subentra  la legge 94/2009   restringendo il divieto di espulsione ai soli parenti di cittadini italiani entro il secondo grado - e non piu’ entro il quarto - se conviventi"

A prescindere che mio fratello non ha intenzione a rimanere in italia, ma questo penso non interessa alla p.a  in caso di diniego,  sono andato a vedere il modello B compilato per fare la richiesta e nella sezione di dichiarazione del proprio nucleo famigliare mio fratello non risulta anche perché non fa parte del mio nucleo famigliare in quanto NON CONVIVENTE.

A questo punto non so se la legge 94/2009 può essere usata come oggetto di diniego? e quindi i miei dubbi siano infondati.

Vi ringrazio ancora per le vostre risposte.

[sumadinac]

Ciao sumadinac,

grazie per il chiarimento molto esaustivo e scusa la mia impazienza nel aspettare la risposta, si vede che sono novello nel forum!
Alla luce da quanto da te spiegato ed era quello che temevo:

"In questo caso subentra  la legge 94/2009   restringendo il divieto di espulsione ai soli parenti di cittadini italiani entro il secondo grado - e non piu’ entro il quarto - se conviventi"

A prescindere che mio fratello non ha intenzione a rimanere in italia, ma questo penso non interessa alla p.a  in caso di diniego,  sono andato a vedere il modello B compilato per fare la richiesta e nella sezione di dichiarazione del proprio nucleo famigliare mio fratello non risulta anche perché non fa parte del mio nucleo famigliare in quanto NON CONVIVENTE.

A questo punto non so se la legge 94/2009 può essere usata come oggetto di diniego? e quindi i miei dubbi siano infondati.

Vi ringrazio ancora per le vostre risposte.

Il tuo ragionamento vale per la APLICABILITA della legge stesa, al momento di essere usata cioe aplicata essempio;
Se io sono cittadiono e dopo 2 anni decido di far regolarizare la posizione di mio fartello posso far aplicare la legge ma devo avere i requisiti uno di questi e quelo della convivenza.

La filiazione tra farteli  deve essere dimostrata con ben due certificati di nascita da far trascrivere nel comune di residenza (cosa che io ignoro tu abbia fatta)
Diverso e il rapporto di filiazione figlio genitore dove nel istanza vi si riporta l'estratto di nascita.

[Salger]

Il tuo ragionamento vale per la APLICABILITA della legge stesa, al momento di essere usata cioe aplicata essempio;
Se io sono cittadiono e dopo 2 anni decido di far regolarizare la posizione di mio fartello posso far aplicare la legge ma devo avere i requisiti uno di questi e quelo della convivenza.

La filiazione tra farteli  deve essere dimostrata con ben due certificati di nascita da far trascrivere nel comune di residenza (cosa che io ignoro tu abbia fatta)
Diverso e il rapporto di filiazione figlio genitore dove nel istanza vi si riporta l'estratto di nascita.

Grazie sumadinac apprezzo molto il tuo aiuto.

Il mio raggionamento e interesse non è rivolto all'applicabilità della legge a mio favore in un futuro ma all'applicabilità della legge a mio sfavore, cioè diniego di domanda cittadinanza, per il fatto che la legge può essere applicata impedendo l'espulsione di parenti fino a secondo grado quindi anche fratello, quindi per non darti la possibilità di applicare la legge ti neghiamo la cittadinanza!!
Tutto questo è solo per avere una tutela da adesso per la mia domanda, magari non succede niente (lo spero).

Non ho fatto nessuna trascrizione di certificato di nascita al comune sia mia che fratello, per di più mio fratello non è mai stato residente in Italia ma solo domiciliato. In più il mio nucleo famigliare è composto solo da me nella domanda quindi non convivente. Quindi non so se la questura o altra p.a nel esprimere il suo parere può in qualche modo usare quella legge per dare un parere negativo.

Quindi non ci sono i presuposti di usare il motivo "puoi usare la legge in un futuro per regolare la posizione di un parente con condanna penale" per diniego domanda di cittadinanza nel mio caso ?

Grazie.

[Ziad]

Salve ragazzi vorrei un vostro consiglio io il 22 dicembre ho mandato una lettera di sollecito alla prefettura e al ministero essendo i 2 anni sono già passati domanda fatta per residenza il 4/12/13.....stavo pensando se aspettare almeno a fine mese per un'eventuale risposta o di chiamare domani la prefettura per un acesso agli atti cosa mi consigliate tra i due ??...vi ringrazio in anticipo

[igli88]

Salve ragazzi vorrei un vostro consiglio io il 22 dicembre ho mandato una lettera di sollecito alla prefettura e al ministero essendo i 2 anni sono già passati domanda fatta per residenza il 4/12/13.....stavo pensando se aspettare almeno a fine mese per un'eventuale risposta o di chiamare domani la prefettura per un acesso agli atti cosa mi consigliate tra i due ??...vi ringrazio in anticipo

Il ministero e la Prefettura hanno 30 giorni a disposizione per risponderti; quindi, fai passare questi giorni e poi, se non hai ancora ricevuto nessuna risposta, chiama la prefettura.

[Ziad]

Quindi entro fine mese ??

[sumadinac]

Quindi non ci sono i presuposti di usare il motivo "puoi usare la legge in un futuro per regolare la posizione di un parente con condanna penale" per diniego domanda di cittadinanza nel mio caso ?

La mia paura e che invece i presuposti ci sono o meglio "potrebero susitere le ragioni ma non le condizioni"
Ma quelo che sopratuto credo anzi ne sono convinto e che tu ti stai "fasciando la testa prima che questa ti faccia male"
Questo sono solo supposizioni cioe teoria non ce niente di pratico,la cosa migliore che puoi fare e andare avanti con la pratica e atendere il PROVEDIMENTO ,noi siamo qui per suportarti e darti consigli su come fare ma purtropo piu di questo non siamo in grado di fare.

[Salger]

Ti ringrazio per tutto il supporto! infatti per il momento attendo, ho chiesto un accesso agli atti fissato per fine febbraio per vedere a che stato è realmente la pratica visto da 1 anno e mezzo che è ferma sul sito del ministero.

[sumadinac]

Ti ringrazio per tutto il supporto! infatti per il momento attendo, ho chiesto un accesso agli atti fissato per fine febbraio per vedere a che stato è realmente la pratica visto da 1 anno e mezzo che è ferma sul sito del ministero.

Fai piu che bene a chiedere di fare un acceso agli atti di solito non sono molto propenso ma in questo caso ci vuole proprio per vedere che aria tira e informarti sui pareri esspresi, anche se te li comunicherano verbalmente e non vi mail come preferisco io da usare poi in seconda batuta per chiedere parere a quel oragano.Questo e lo spirito che si deve avere per mandare avanti le proprie istanze.
Tienici aggiornati .

[Ziad]

Ragazzi l'accesso agli atti potrebbe essere rifiutato o è un nostro diritto e quindi non posso ??......grazie in anticipo