in breve dice che :
- e' normale ed obbligatorio che la notifica del decreto di cittadinanza, consegnata dalla Prefettura, sia' consegnato in originale in Comune
- il semplice possesso del decreto notificato dalla Prefettura NON e' garanzia ne prova di cittadinanza italiana
- lo stato di famiglia dal paese d'origine e' assolutamente vincolante per la trascrizione della cittadinanza in Comune (a questo punto mi chiedo perche' cavolo non lo chiedono gia' al fascicolo iniziale da inviare al ministero !!! )
- uno diventa cittadino non dopo il giuramento ma anche dopo la trascrizione. che si fa se ci sono tutti i requisiti (anche quelli menzionati sopra)
- quindi dalla notifica in Prefettura ci sono ancora, tecnicamente, due passi , non uno : giuramento + trascrizione della cittadinanza negli atti del Comune
- il tutto deve succedere entro 6 mesi dalla data della notifica del decreto.
- e' l'ultima cosa, perche' non lo sapesse gia', trattenere il certificato di nascita e' solo una questione di prassi e di comodita', se serve si puo' chiedere al Comune di restituirlo (questo lo sapevo gia' )
Salve,
mia moglie, si è trovata nella seguente situazione:
ricevuto il decreto di cittadinanza, il comune ha fissato la data del giuramento (11/03/2020) ma oggi il 10/03/2020 improvvisamente ci chiedete un certificato dal consolato del paese di provenienza (Moldavo) che attesti il nostro matrimonio e che non ci sono stati divorzi, in quanto la richiesta di cittadinanza è stata fatta sulla base del matrimonio.
Ma lo possono fare???
il sito della preffetura dice:
"Nel caso di conclusione con esito positivo del procedimento, la Prefettura provvederà a trasmettere telematicamente il decreto di conferimento della cittadinanza al Comune di residenza, il quale provvederà alla relativa notifica e alla fissazione della data del giuramento" - non si dice niente del vostro parere o del integrazione della prattica.
C'e anche:
Dispositivo dell'art. 328 Codice penale
Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che indebitamente rifiuta(1) un atto del suo ufficio(2) che, per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o di igiene e sanità, deve essere compiuto senza ritardo, è punito con la reclusione da sei mesi a due anni.
Fuori dei casi previsti dal primo comma, il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che entro trenta giorni dalla richiesta di chi vi abbia interesse non compie l'atto del suo ufficio e non risponde per esporre le ragioni del ritardo, è punito con la reclusione fino ad un anno o con la multa fino a euro 1.032. Tale richiesta deve essere redatta in forma scritta ed il termine di trenta giorni decorre dalla ricezione della richiesta stessa(3).
Detto ciò, non è il discorso di chiedere questo certificato "inutile" al consolato e pagare quasi 80 euro e farlo quando sarà riaperto visto la situazione attuale, ma i termini e le motivazioni che mi fanno arrabiare.
NB: I atti del matrimonio sono stati debitamente trascriti in ufficio anagrafe del comune, noi ormai da 5 anni non torniamo in paese. Quando abbiamo fatto la richiesta per la cittadinanza abbiamo presentato tutti gli atti necessari incluso l'atto di matrimonio trascritto dal comune di Rubano ed altro.
Ha qualche suggerimento?
Cordiali Saluti,
Denis